Print this page
Altri tre mesi di indagine in Comune per la commissione prefettizia

Altri tre mesi di indagine in Comune per la commissione prefettizia

Confermata per altri tre mesi la commissione prefettizia per l'accesso e l'accertamento degli atti del Comune di Carmiano.

La comunicazione di proroga delle indagini, dovrebbe essere notificata in queste ore al segretario comunale. Non sono bastati, quindi i primi 90 giorni per giungere ad una conclusione dell’attività di accertamento. Da quanto è dato sapere, il pool d’indagine non andrà in vacanza, continueranno infatti a sfilare davanti ai componenti della commissione, alcuni funzionari e persone ritenute informate sui fatti. Tuttavia a palazzo di città permane per il momento il massimo riserbo sulla vicenda e procede normalmente l’attività amministrativa. Intanto la politica locale, a circa un anno dal voto per il rinnovo del consiglio comunale, si interroga alla ricerca di risposte.

Questo nuovo provvedimento segue temporalmente dopo tre mesi il primo incarico autorizzato dal Ministero dell’Interno, in seguito alla relazione dello scorso 4 marzo prodotta dal Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, per l’affidamento a sei commissari di approfondite indagini sull’attività dell’Ente, con lo scopo di individuare eventuali possibili condizionamenti ed infiltrazioni della criminalità organizzata nell'ambito dell’amministrazione della cosa pubblica. Un’indagine complessa, come si ricorderà, che scaturirebbe dal rinvio a giudizio di Giancarlo Mazzotta, primo cittadino di Carmiano, accusato, insieme ad altre persone, di estorsione aggravata dal metodo mafioso, nella vicenda dei presunti illeciti commessi nel maggio 2014 in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto.

I sei membri, tra funzionari della Prefettura e delle Forze dell’ordine, riconfermati nella commissione d’indagine per le attività di acquisizione di informative sugli organi, apparato burocratico e attività del comune del paese del nord Salento, sono: il Viceprefetto di Lecce Marilena Sergi; il primo dirigente della Polizia di Stato Giorgio Oliva, il comandante della Compagnia carabinieri di Campi Salentina Alan Trucchi, coadiuvati dal Comandante del G.I.C.O di Lecce Antonio Martina, dal funzionario Antonio Calignano e del Vicequestore aggiunto della sezione Antimafia di Lecce Salvatore Cesari. A fine settembre, al termine dei lavori, spetterà poi al Prefetto, sulla base dei risultati ottenuti, formulare una proposta da inviare al Governo centrale che deciderà se il Comune, sulla scorta di eventuali elementi concreti, univoci e rilevanti, tali per legge, vada o meno sciolto per mafia.

Related items