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Emergenza furti nelle campagne salentine

Emergenza furti nelle campagne salentine

“Per combattere l’emergenza furti nei campi, mettiamo in campo l’esercito”. Coldiretti Puglia invoca la presenza dei militari sul territorio dopo i numerosi episodi di danneggiamenti e furti di alberi, attrezzature e mezzi agricoli che continuano a minare la ripresa delle imprese agricole pugliesi, ribadendo una condizione di emergenza, a cui porre rimedio anche attraverso una cabina di regia tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni di settore. Il fenomeno dei furti di giovani alberi di ulivi della varietà “leccino” e “favolosa” resistenti alla xylella, che nelle ultime settimane pare essere sempre più frequente in Salento, preoccupa e non poco gli addetti ai lavori. “Le aziende hanno bisogno di sicurezza. Nelle aree rurali - afferma Gianni Cantele presidente di Coldiretti Lecce – i ladri condizionano la vita quotidiana degli agricoltori costretti a trasformarsi in vigilanti diurni e notturni. E spesso stremati dai furti quotidiani si sentono isolati e finiscono per non denunciare gli episodi criminosi che sono costretti a subire. Questo però - prosegue Cantele - è un grosso errore perché non permette di far comprendere la gravità di un fenomeno, radicato in particolare nel Salento e che mina la capacità di ripartenza dell’aziende già afflitte dalla xylella e dalla crisi economica. Il mondo agricolo deve reagire, ma lo Stato deve comprendere che si tratta di un’emergenza che necessità di interventi straordinari. In questa direzione – precisa Cantele - la presenza dell’esercito migliorerebbe la sorveglianza in campagne e periferie”.

Furti che al momento restano di dubbia interpretazione ma che potrebbero favorire attività di concorrenza sleale con un mercato parallelo nella vendita delle piante. “La preoccupazione è diffusa – ammette Emanuela Longo di Cia Salento - ma questo oltre al danno rappresenterebbe anche una beffa per gli agricoltori. Come associazione chiederemo un incontro al Prefetto e alle forze dell’ordine per sollecitare maggiori controlli sui terreni e nelle aziende agricole. Tutte le piante hanno un loro “passaporto” - sottolinea Longo - in grado di “denunciare” ogni spostamento illecito”. Criticità attenzionata anche dal presidente di Confagricoltura Lecce, Maurizio Cezzi. “Iniziano ad arrivare diverse segnalazioni che inducono a pensare che ad essere presi maggiormente di mira sono i piccoli imprenditori agricoli. I ladri agiscono poco dopo la piantumazione per poter riutilizzare gli alberi con maggiore probabilità di attecchimento altrove”. In sintonia anche il consigliere Anga, Camillo Villani Miglietta. “Il fenomeno dei furti nelle campagne è un problema che non risparmia alcun comparto all’interno del settore primario: dalle cultivar resistenti alla Xylella alle barbatelle nei vigneti, dai fiori alle attrezzature agricole. Certo è che in piena pandemia da Xylella i furti perpetrati nei confronti degli olivicoltori si configurano come veri atti di sciacallaggio. Utilizziamo le fototrappole di cui sono dotati i comuni – conclude Villani Miglietta - come deterrente ai furti”.

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