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Domenica, 26 Marzo 2023
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Tornano ad accendersi i riflettori su Palazzo dei Celestini. In una lettera indirizzata al primo cittadino di Carmiano, Gianni Erroi, il professore Silvio Macchia lancia l’allarme sullo stato di degrado dell’antico palazzo di via Lecce e chiede interventi celeri per la messa in sicurezza e la salvaguardia degli affreschi.

“Ricordo una vostra disponibilità, proclamata via internet prima delle elezioni, a completare il restauro di palazzo Celestini. Forse esistono 660.000 euro – scrive Macchia - concessi anni fa dalla Regione Puglia dopo la presentazione del progetto dell’architetto Piero Vergine, incaricato dall’allora sindaco Ferrieri Caputi.

In questa fase e in attesa che termini il processo tra Comune e l’azienda che ne deteneva il possesso e che aveva svolto dei lavori di consolidamento, spese che mi risulta valutate differentemente dall’amministrazione e dalla ditta, occorre intervenire per scongiurare ulteriori rinvii nel restauro a tutela degli affreschi che ricoprono la volta dell'androne. Sono riuscito a far vincolare Palazzo Celestini – aggiunge Macchia - riconosciuto patrimonio storico di interesse nazionale, e spero in un vostro intervento celere prima che il palazzo perda la sua identità. Sono disponibile a organizzare un convegno di studi per tenere alta l’attenzione e l’impegno collettivo, auspicato dalla comunità”.

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La lamentela con richiesta di intervento da parte dei cittadini di via Montegrappa per il topo “beccato” a passeggio su muri e cordoli delle abitazioni, è raccolta dall’assessore all’ambiente Salvatore De Cruto. “Come assessorato all’ambiente e igiene pubblica sono molto dispiaciuto per l’accaduto. Va precisato che la derattizzazione viene fatta con molta accortezza dalla ditta incaricata – chiarisce De Cruto – tuttavia la segnalazione riguarda le vicinanze di una abitazione privata, purtroppo un po’ trascurata, e come amministrazione non possiamo intervenire. Allo stesso modo però possiamo sollecitare la proprietà a provvedere alla derattizzazione. Il mio impegno – aggiunge l’assessore - è quello, come già in passato, di controllare che ciò avvenga. Aggiungo che le trappole per topi non possono per legge essere attivate e posizionate nelle vicinanze e sui marciapiedi”.

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Un grosso topo a spasso indisturbato tra muri e cordoli delle abitazioni su via Montegrappa a Carmiano. La segnalazione alla nostra redazione, corredata da video, è stata inoltrata da un cittadino preoccupato dai possibili risvolti igienico sanitari. “Da cittadino di Carmiano – scrive nel post - esprimo il mio apprezzamento per i lavori di rinnovo del "look" di via Roma, con rifacimento, tra l'altro, della pavimentazione dei marciapiedi. Carmiano ne aveva bisogno”. Poi l’affondo, con richiesta di chiarimenti al sindaco Erroi. “Al tempo stesso non si può non rilevare che basta svoltare l'angolo e ci si trova, in pieno centro urbano, con marciapiedi privi di pavimentazione, solo terra ed erbacce che li rendono di fatto non pedonabili, o addirittura con basoli mancanti. Tutto questo intorno ad una zona di via Roma, disabitata da decenni e oramai divenuta habitat di grossi ratti. Inutile aggiungere che tutti i residenti della zona – spiega l’uomo - sono costretti a tenere le porte di casa chiuse per il pericolo che qualche ratto s'infili nelle loro abitazioni, peraltro già successo. Proprio l'altra sera l'ennesimo ratto è stato visto scavalcare il muro di cinta della villa, attraversare la strada e arrampicarsi sul muro di una abitazione. Si confida nella sensibilità del sindaco Gianni Erroi e dell’amministrazione comunale tutta - conclude la nota - a voler prendere in considerazione il problema e di mettere in atto i dovuti provvedimenti per il bene di tutta la collettività”.

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Bisogna conoscere il passato per preparare il futuro. Il passato di Carmiano è stato oggetto di diverse ricerche storiche. Si è cercato di dare un volto, un’identità ad una comunità che ha attraversato cinque-sei secoli di storia conservando pochissime tracce del suo passato. Carmiano è uno dei pochi paesi del Salento che ha distrutto quasi interamente il suo centro storico, a partire dalla sua chiesa parrocchiale cinquecentesca e dei suoi quattro rioni intitolati alle famiglie più antiche. Sono sopravvissuti solo la chiesa dell’Immacolata e il palazzo semi diruto dei padri Celestini di Santa Croce di Lecce, signori per quattro secoli del feudo e in buona sostanza fondatori dell’odierno paese. A considerare questa sistematica demolizione, iniziata in pieno Ottocento e completata un secolo dopo, Carmiano sembra aver perso la sua originaria identità, divenendo agli occhi degli stessi suoi abitanti un paese “senza storia”, senza cioè un passato visibile a cui aggrapparsi per costruire il suo futuro. Chi visita oggi Carmiano cerca una piazza (l’antica agorà) senza mai trovarla, un reperto archeologico significativo senza conoscere dove è custodito, una remota presenza umana (attestata dallo stesso nome del paese) ma non ancora suffragata da una documentazione certa e inoppugnabile. Il paese è finito in un vicolo cieco, la cui oscurità permane non solo a livello di indagine storica ma anche sul piano prospettico nel senso cioè che è difficile per un attento osservatore immaginare quale sarà il suo futuro.

Su questo giornale ho già scritto un pezzo intitolandolo provocatoriamente “Carmiano sopravviverà al 2050” cercando di argomentare il disordinato sviluppo urbanistico che non promette nulla di buono per il futuro. Il paese è cresciuto senza un piano regolatore, con logiche pervasive di abusivismo che seppure sanato per via normativa non lo ha affatto affrancato da un destino irrimediabilmente compromesso. Oggi Carmiano appare un confuso agglomerato di case, costruzioni messe le une accanto all’altre senza una chiara e razionale finalità, ma con il solo obiettivo di cementificare i residuali spazi disponibili. Agli occhi di un forestiero il paese sembra soffocare dentro un confine urbano troppo stretto per assicurare un’agibilità ed una vivibilità adeguata alla popolazione residente. Difficile venirne a capo in tempi brevi. Ci vorrebbe un ambizioso e coraggioso piano di risistemazione del territorio per correggere (o almeno contenere) le storture edilizie messe in atto. Come quello perseguito e realizzato (unico nella storia del paese) nel corso del ‘600, periodo in cui non vi erano né ingegneri né architetti, ma mastri artigiani come amministratori i quali di fronte all’esplosione demografica dell’antico nucleo urbano (pozzo del casale) disegnarono le nuove direzioni di sviluppo edilizio inventando il rione Gagliardina con strade ben squadrate, che oggi appaiono forse strette per le macchine e i trattori, ma che allora servivano per far circolare in tutta sicurezza traini e carrozze. Da tempo il paese attende altri amministratori illuminati che sappiano con scelte oculate ridare alla comunità residente quello che effettivamente manca, larghi spazi di verde e ossigeno in abbondanza per rendere il paese vivibile e in prospettiva attrattivo per chi vuole continuare e/o ritornare a vivere.

Come è noto Carmiano occupa nella provincia gli ultimi posti per il verde pubblico. Non è un dato da vantare e divulgare, ma a questo ritardo si può rimediare con una politica che sappia in maniera anche graduale elaborare un piano di interventi mirati. Partendo però da una preliminare considerazione sul ruolo esercitato dal paese ora come ora. Diversamente da altri paesi limitrofi, come Leverano, Veglie, Copertino, che hanno già acquisito una chiara connotazione urbana nel settore dello sviluppo economico-sociale, Carmiano si è progressivamente tipologizzato come “paese dormitorio”, senza una chiara identità produttiva, sopravvivendo sostanzialmente al declino per l’apporto determinante fornito dal mondo delle professioni liberali (avvocati, medici, e altri) che ruotano sul capoluogo, da una larga schiera di insegnanti il cui perimento d’azione abbraccia tutta la provincia, da un terziario abbastanza diffuso nelle istituzioni pubbliche e soprattutto da una consistente presenza di pensionati che hanno scelto, nonostante le sirene dei figli che li reclamano, di restare a vivere nelle loro case costruite con tanti sacrifici. In buona sostanza Carmiano si sta lentamente avviando a diventare un paese con pochi giovani e pochissime nascite. Fra due mesi il paese sarà anche privo di pediatri. I giovani attrezzati di titoli di studio cercano altrove il loro futuro, spesso formandosi una famiglia lontano dal luogo natio; altri giovani, pur non dotati di specialismi avanzati, seguono la stessa strada per sbarcare il lunario. La desertificazione residenziale al momento sembra attutita dall’apporto migratorio esterno (indispensabile soprattutto nel settore dell’assistenza agli anziani), ma nei prossimi decenni è destinata ad aggravarsi per le politiche governative messe in atto. Il declino demografico sarà inevitabile. Carmiano potrebbe non essere attrattivo neppure ai carmianesi che ora lo abitano. Per scongiurare questa deriva è necessario ripensare il paese in maniera diversa da come è stato costruito nel recente passato, attrezzarlo diffusamente di quei polmoni di verde mancanti per renderlo più vivibile ed accogliente. Un paese con queste nuove caratteristiche potrebbe esercitare un ruolo diverso da quello attuale, aprirsi ad una nuova e più larga fruizione che serva anche a decongestionare l’affollamento estivo della vicina costa di Porto Cesareo. Se il mare è considerato la risorsa più importante del terzo millennio per l’intero Salento, Carmiano potrebbe proporsi come centro di supporto di un’economia turistica in espansione e diventare in pochi lustri una meta gradita anche per i tanti forestieri che amano il nostro mare ma che scelgono di godersi l’entroterra evitando il soffocamento ambientale delle marine.

Mario Spedicato

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Sbaglia la manovra e il tir si mette di traverso sulla strada provinciale Carmiano - Villa Convento, bloccando per alcune ore il traffico automobilistico su entrambi i sensi di marcia. Sul posto sono intervenuti i Carabiniere del radiomobile di Campi con i colleghi della stazione di Carmiano e la polizia locale. Pare che l'autista dell'autoarticolato, quando si è accorto di aver sbagliato strada, ha cercato di fare inversione e dopo vari tentativi su uno spazio rivelatosi insufficiente, si è affossato con le ruote posteriori nella campagna bagnata dalle abbondanti pioggia di questi giorni.

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Si rinnova a Carmiano la tradizione della “Focara” a devozione di Sant’Antonio Abate. Da domani due i giorni di festa tra rito religioso e civile.

Apertura dei festeggiamenti alle ore 11.30 con la deposizione della corona di alloro al monumento dei Caduti di Via Roma e della Bandiera sulla Focara. Nel pomeriggio poi la benedizione degli animali e la solenne processione per le vie del paese. Alle 18,30 celebrazione eucaristica. Dalle 20 l’evento clou (salvo imprevisti meteo): presso l’area Mercatale accensione del falò con l‘esibizione di Danza&Passione e lo spettacolo pirotecnico di Dario Cosma. La pira di fascine alta circa 12 metri con sulla punta un campanile sempre in tralci di vite è stata realizzata dai costruttori Piero Martena, Salvatore Spagnolo, Rosario Petrelli, affiancati da giovani volontari. Il quadro del Santo è stato realizzato da Antonio Nocita e Eupremio Martena. Il programma organizzato dal comitato festa guidato dal parroco Don Riccardo Calabrese proseguirà con il concerto di Antonio Castrignanò & Taranta Sound.

Domenica 22 gennaio, al mattino sarà l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia a presiedere la solenne celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, in zona “Case Noe” previsto lo spettacolo pirotecnico. In serata, sul piazzale della chiesa, chiusura dei festeggiamenti con la Maisto Band e fiaccolata pirotecnica.

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Lo "Studio Forense" nasce dalla volontà e dalla intesa di due donne professioniste, che da anni operano in ambito giudiziario, mosse da un unico interesse e da un'unica passione: la giustizia. L’ingegnere Luigina Quarta è consulente in ambito tecnico-informatico, e da oltre vent’anni presta la sua attività a servizio delle Procure del territorio Pugliese; l'avvocato Agnese Lorenzo è specializzata in diritto penale, esperta privacy e DPO (data protection officer). Lo "Studio Forense", anche grazie alla propria rete di collaboratori, offre consulenza legale in ambito civile, penale e dell'informatica forense ( Perizie tecniche informatiche, indagini investigative, indagini genetiche, cinematica, perizie antropometriche e spettrografiche) e nel settore del risarcimento danni ( infortunistica stradale e responsabilità medica), grazie alla preziosa e stretta collaborazione con lo studio legale “Giovinazzo & Parteners”, con sede a Roma, specializzato nel settore dell'infortunistica stradale e della responsabilità medica, da oltre 30 anni è in grado di offrire ai propri clienti il massimo risarcimento previsto dalla legge.

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Disavventura e disagi per gli automobilisti rimasti bloccati sulla provinciale Carmiano – Villa Convento per la caduta improvvisa sull’asfalto di una sbarra del passaggio livello a ridosso del "casello della cupa". L’episodio si è verificato intorno alle 15. Dopo il passaggio del treno Fse, le due sbarre elettriche si sono messe in funzione per liberare il transito alle auto, ma all’improvviso una delle due si è staccata precipitando di traverso per strada e di fatto bloccando il passaggio. Per fortuna nessuna delle auto era ancora in movimento e quindi sono solo state sfiorate dalla caduta. Gli automobilisti rimasti bloccati su entrambe le corsie, dopo aver segnalato il guasto al 112, sono stati costretti a ritornare indietro e cambiare percorso per raggiungere Carmiano e Villa Convento. A distanza di circa un’ora sono quindi intervenuti gli operatori delle Ferrovie per liberare la strada e avviare il ripristino in sicurezza del passaggio a livello.

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Mercoledì, 16 Novembre 2022 19:18

L’urlo dei giovani: “Siamo di Carmiano”

Nata con l’intento di far conoscere la realtà giovanile carmianese, la canzone “Siamo di Carmiano” interpretata da Francesco Spedicato, in arte Francesco Sped, è un urlo assetato di vita che i giovani rivolgono agli adulti con l’obiettivo di essere considerati e ascoltati. Oltre 7.500 le visualizzazioni raccolte sinora dalla canzone su Youtube.

“Ragazzi dal futuro incerto” recita il brano "Trap", è il richiamo per un futuro ricco di prospettive che non obblighi i giovani tra i 16 e 20 anni ad andar via dal paese d’origine per cercare fortuna altrove o li releghi in ambienti privi di opportunità. “Nelle mie parole – racconta Francesco Spedicato – c’è la voce collettiva dei giovani di Carmiano che rispondono a tutti gli adulti che ci screditano e ci attribuiscono comportamenti scorretti. Siamo ragazzi come lo sono stati loro, e chiediamo spazi per far crescere la nostra socialità senza disturbare nessuno”. Nel brano anche immagini forti e parole pesanti per riflettere. “Abbiamo scelto la musica per esprimere le nostre idee senza voler offendere nessuno – aggiunge Spedicato – e preferiamo l’arte ai post social in cui si fa polemica senza risolvere nulla. Vogliamo solo essere ascoltati. L’auspicio è che gli adulti comprendano e possano collaborare con noi per realizzare un futuro sicuro e una crescita positiva”.

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Tutto pronto a Carmiano per i festeggiamenti religiosi e civili per San Vito Martire, compatrono della comunità locale. Due giorni di festa, domenica e lunedì, per ravvivare la tradizione e riportare su via Roma, dopo due anni di stop forzato per la pandemia, la Fiera Mercato di San Vito.

L’iniziativa porta la firma dell’amministrazione comunale Erroi, del comitato della comunità ecclesiale composto dai parroci Don Riccardo Calabrese e Don Mario Pezzuto, e dai volontari Quarta Giovanni, Martena Giuseppe, Piccolo Corrado, Spagnolo Gabriele, Varratta Antonio, Martena Piero e Coppola Oronzo, dalla Pro Loco Carmiano – Magliano, guidata dal presidente Carlo La Tegola e della scuderia Crazy Horse, quest’ultima organizzatrice anche della settima edizione della sfilata di Cavalli in zona Case Noe, domenica mattina a partire dalle 9.30.

Nel pomeriggio, alle 18 la santa messa e a seguire la processione per le vie del paese con i simulacri di San Vito, della Madonna Immacolata e di San Giovanni Paolo II. Itinerario: via XXV luglio, Leverano, Riezzi, F. Filzi, Quasimodo, D. Chiesa, Q. Ennio, Leverano, Milano, De Gasperi, Veglie, Foscolo, Carso, D. Donato Franco, S. Michele, Piave, Gagliardina, Pietragrossa, Roma, Battisti, XXV luglio.

Al rientro bengalata artistica, apertura dei mercatini enogastronomici e artigianali per il progetto “Saperi e Sapori”, e spettacolo live degli “Alla Bua” in piazza Assunta.

Lunedì 24, giornata della Fiera, con benedizione e processione con il simulacro di San Vito all’interno del percorso. Alle 19 il VIII Festival Organistico del Salento, in chiesa Madre, e a seguire lo spettacolo musicale street band “Maisto Band”. Il pomeriggio di domenica 23 e la mattina di lunedì 24, presterà servizio per il paese il Concerto Bandistico Città di Copertino.

Presente nei due giorni di festa anche il gruppo scout “Carmiano1”. Al mattino di domenica, come da tradizione, ci sarà l’apertura del nuovo anno scout presso la parrocchia di Sant’Antonio abate con una celebrazione eucaristica. In serata e lunedì mattina il gruppo sarà presente con le caldarroste lungo il percorso della festa e dalla fiera. Il ricavato delle offerte sarà destinato a finanziare il completamento della base scout.

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