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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ripristinata piazza Garibaldi e primi interventi in arrivo per l’asfalto della centralissima via Roma a Carmiano. Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale ha piantumato un albero di cedro (conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae) al centro della piazza situata nel centro storico, dove da diversi anni si era creato un buco tra i basoli, coperto con dei pannelli in legno. Nei prossimi giorni l’area verrà completata con il posizionamento di ulteriori elementi di arredo urbano.

Questa mattina invece il sindaco Gianni Erroi, ha comunicato l’assenso da parte della Regione Puglia al cofinanziamento per l’intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana di via Roma. “Per il tramite dell’assessore ai Lavori Pubblici, Camillo Villani Miglietta, che ha lavorato di concerto con l’amministrazione e gli uffici comunali e regionali – si legge nella nota social - la nostra comunità finalmente vedrà i lavori di rifacimento del manto stradale di una delle arterie più importanti del nostro paese. L’intervento, tra fondi regionali e ministeriali/comunali, di oltre 480mila euro sarà un passo importante affinché Carmiano e Magliano inizino un percorso di ristrutturazione quanto più rivoluzionario possibile”.

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Sarà svelato oggi alle 18.30 nell’antica chiesa dell’Immacolata a Carmiano, l’altare maggiore restaurato, realizzato dallo scultore salentino Giuseppe Zimbalo nel ‘600

I lavori di restauro, autorizzati dalla sopraintendenza di Lecce e dalla Curia leccese, sono stati eseguiti da Giovanni Liaci, Romina Trinchera e Margherita Russo. Intervento finanziato dai fedeli e dalla confraternita dell’Immacolata guidata dal priore Giuseppe Manca, Pasquale Marino e da padre Pompilio Damiano.

I lavori di restauro dell’antico altare barocco sono durati 8 mesi. Eliminata la calce bianca che ricopriva l’opera, sono state riportate alla luce le policromie originali e le foglie oro del seicento, i rifacimenti successivi dell’ottocento e le due epigrafi descritte da monsignor Luigi Paladini negli anni 30. Restaurate anche le parti restanti dell’affresco della Madonna Immacolata, nascoste sotto gli stucchi da diversi secoli, svelando nella parte superiore il volto di Dio e altri simboli litanici della Madonna Immacolata. Prossimi lavori di restauro in programma all’interno della chiesa l’abside e il pulpito.

La cerimonia proseguirà domani pomeriggio alle 18 con la tavola rotonda “Rinascimento Carmianese” dove interverranno, padre Pompilio Damiano, il sindaco Gianni Erroi, i restauratori e lo storico ed esperto d’arte Mattia Spedicato.

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L'associazione culturale "Giovani INformazione" promuove “Le giornate di prevenzione”, un progetto nato con lo scopo di sensibilizzare la comunità tutta all’importanza della prevenzione. Un regalo per tutte le donne, attraverso l’erogazione di visite mediche gratuite. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’assessore al welfare Salvatore De Cruto e l’amministrazione comunale di Carmiano.

Si partirà il 25 marzo, alle ore 15, con la visita senologica che verrà effettuata presso la sede di Lilt a Carmiano. Le prenotazioni potranno essere effettuate, con un numero minimo di 5 e non superando un massimo di 10 persone, contattando telefonicamente il numero della sede Lilt Carmiano 3275360460.

A seguire, il secondo appuntamento sarà sabato 26 presso lo studio dell’odontoiatra Francesco Quarta. Prenotazione contattando l'ufficio del dottor Quarta.

Giovani Informazione sposa anche l’iniziativa di Lilt Carmiano per l'acquisto delle uova pasquali, che si potranno acquistare contattando il numero telefonico 3311392078 della referente Lilt Carmiano Valeria Vetrugno.

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Lunedì, 28 Febbraio 2022 12:01

Carmiano esisterà ancora dopo il 2050?

Può sembrare una domanda retorica chiedersi se Carmiano riuscirà a sopravvivere nella svolta di metà secolo, ma guai a schierzarci sopra. Il problema è maledettamente serio. Può darsi che il nucleo abitativo non scomparirà dalle carte geografiche, ma non sarà più quello che abbiamo conosciuto nel recente passato e neppure quello che viviamo ai giorni nostri. I parametri disponibili spingono ad ipotizzare nel breve-medio periodo un declino irreversibile, che se non corretto con interventi coraggiosi e di lunga prospettiva finirà per oscurare progressivamente il volto di una comunità urbana che agli occhi anche di un distratto osservatore fatica enormemente a conservare una propria, inconfondibile identità.

  1. Il trend demografico negativo

Negli ultimi decenni il paese ha rovesciato in maniera lineare ma senza soste il ciclo evolutivo del primo Novecento. Oggi la popolazione di Carmiano (insieme a Magliano) arriva a toccare, secondo i dati Istat, poco meno delle 11.500 unità. La crescita demografica si è fermata agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso. Negli ultimi 20-30 anni ha segnato un decremento costante, contenuto solo dal fenomeno migratorio di rientro e dall’apporto di residenti esteri (comunitari ed extracomunitari), che riduce le perdite in poche centinaia di abitanti. Se dovessimo depurare il dato anagrafico dalla presenza forestiera Carmiano ha perso negli ultimi anni in maniera secca quasi 1000 abitanti, una cifra destinata a raddoppiarsi nel prossimo quinquennio. Le prospettive non sono confortanti. A metà secolo la popolazione complessiva, se non ci saranno politiche di sostegno, potrebbe addirittura dimezzarsi. Non sono ipotesi campate in aria. Il tasso di natalità dai primi anni del terzo millennio è sceso paurosamente, attestandosi mediamente al di sotto dei 100 nati all’anno. Il rapporto nati-morti, prima in sostanziale equilibrio, dal 2011 si è sbilanciato vistosamente, segnando un numero maggiore di morti all’anno rispetto alle nascite. Una situazione peggiorata negli ultimi due anni di Covid-19. La denatalità si sta rivelando un fenomeno inarrestabile e foriero di scenari preoccupanti nella tenuta demografica del paese con una popolazione residente che perderà progressivamente le sue attuali connotazioni anagrafiche. Sarà sempre meno un paese di giovani per diventare sempre più un paese di vecchi.

  1. Quali giovani?

Anche il futuro dei giovani sembra lontano dal paese. Negli anni ’60-70 del secolo scorso abbiamo esportato manovalanza giovanile nelle aree più ricche dell’Europa e dell’Italia, arricchendo di forza-lavoro a basso costo le parti più industrializzate del vecchio continente. Il fenomeno migratorio ha preso però una direzione diversa a partire dagli anni ’80 in poi con il graduale (anche se parziale) rientro in paese dei lavoratori poco specializzati seguito dall’uscita di altri lavoratori più specializzati che si sono sostituiti ai primi. Il diffuso processo di scolarizzazione di massa registrato dagli anni ’60 in poi del secolo passato ha cambiato volto alla popolazione di Carmiano, trasformandolo profondamente, da un paese di contadini ad un altro di intellettuali e di professionisti e aprendo la strada verso altre e più accattivanti migrazioni. Negli ultimi due decenni del ‘900 ha esportato al nord competenze e intelligenze formatesi in larga parte nella neonata università leccese e in via sempre crescente anche in altre istituzioni accademiche della penisola. Il paese si è impoverito di energie giovanili e di quelle soprattutto destinate all’insegnamento, andando a trasferire ricchezza (non solo intellettuale) in altre regioni d’Italia. Altre competenze maturate in settori di alta specializzazione scientifica hanno trovato facile accoglienza altrove, impoverendo la comunità di forze vive che avrebbero potuto aiutarla ad uscire definitivamente fuori dall’anonimato. Un trend, quello del trasferimento delle competenze, che non sembra affatto arrestarsi e, date le condizioni socio-economiche del nostro territorio, destinato a ricevere nuovi e più stimolanti impulsi.

  1. Il degrado ambientale

Il paese in seguito all’involuzione demografica e alla perdita delle sue migliori energie intellettuali sembra posizionarsi su un crinale di non ritorno, aver perso cioè i due parametri essenziali per assicurare alla popolazione residente un futuro rassicurante. Carmiano (e per esso la sua classe dirigente) oggi è costretto a fare i conti con una realtà che già mostra i segni di un declino irreversibile. Popolazione che invecchia velocemente, abbandono esponenziale delle case di proprietà, desertificazione culturale, assistenzialismo diffuso. Ma soprattutto degrado ambientale che non fa presagire nulla di buono. Sorprende il dato relativo al verde pubblico, attestantesi allo 0,9% dell’intero territorio urbano, praticamente nulla e non è un caso se il paese nella settoriale classifica della provincia è all’ultimo posto. Senza il verde non si vive, ma soprattutto non si incoraggia a restare e ad abitare permanentemente le proprie case. Per convincere anche gli anziani a non abbandonare il paese per raggiungere i propri figli stabilitisi altrove bisogna investire nel verde, fare di Carmiano un paese green, capace non solo di trattenere chi ancora ci abita, ma anche di incoraggiare chi si è trasferito a ritornare per godere pienamente dell’ambiente che li ha visti nascere e più in generale delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche (il mare soprattutto) che rendono questa terra salentina attrattiva e unica.

Mario Spedicato

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La “rivoluzione rosa” nell’Arma dei carabinieri disegnata e realizzata artisticamente da Milary Atelier Haute-Couture di Carmiano, con la stilista Laura Quarta, in collaborazione con Anna Laggetta.

Un abito made in Salento, selezionato per la mostra espositiva “Rivoluzione Rosa Jesus” in programma a fine gennaio a Roma, che racchiuderà la storia delle uniformi della donna nell’Arma dei Carabinieri, mostrando le divise attuali e un nuovo modello evoluto. L’abito di Milary Atelier Haute-Couture, verrà indossato dalla Top model salentina Chiara Giordano, durante lo shooting in Campidoglio e nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli. L’iniziativa avrà carattere del tutto istituzionale.

“Quest’abito è la rappresentazione di ciò che è la mia visione della donna nell’arma – spiega la stilista Laura Quarta - una donna sensuale ma allo stesso tempo una donna rispettosa e all’altezza della carica che ricopre. Sono partita dell’idea della divisa ufficiale dei carabinieri e ho deciso di stravolgere questo modello per far sì che la donna, che indossa questo abito, possa sentirsi onorata di indossare un vestito che rappresenta la forza di un’arma così eccellente nel servizio, mantenendo le caratteristiche predominanti della femminilità: eleganza e sensualità. La linearità del vestito viene spezzata da un godet di tulle lamè rosso per un tocco di perfezione e sontuosità – aggiunge Quarta - come anche la scelta dei bottoni Swarovski per dare luce mantenendo l’eleganza dell’arma. L’idea di sostituire il mantello con il giacchino nasce dal voler creare una distinzione con il modello maschile ma al tempo stesso sottolineare l’uguaglianza tra i due generi”.

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Sono passati più di sedici anni da quando l’amministrazione comunale Umberto Ferrieri Caputi acquistò il palazzo dei Celestini di Carmiano esercitando correttamente il diritto di prelazione previsto per gli immobili vincolati dalla Soprintendenza.

Costruito, tra il XVI ed il XVIII secolo, dal potente ordine religioso dei Padri Celestini di Santa Croce di Lecce, feudatari dal 1448 al 1806 dei casali di Carmiano e Magliano, finanziato con le decime e altre imposte versate dai nostri antenati in oltre 350 anni di feudalità.

Dopo l'abbattimento della cinquecentesca chiesa matrice, il palazzo è rimasto l'unico simbolo visibile della storia della nostra comunità, come la torre federiciana per Leverano, come il castello angioino per Copertino.

Averlo acquisito alla proprietà comunale non è bastato a restituirlo alla comunità di appartenenza, a renderlo fruibile ai legittimi proprietari. Una serie di contenziosi hanno fatto perdere un finanziamento di 600.000 euro, impedito la ristrutturazione del manufatto, perpetuato lo stato di abbandono.

Il progetto redatto dagli architetti Negro, Ferriero, Vergine prevede la realizzazione di un grande contenitore di eventi culturali e servizi turistici che ospiti la sede della biblioteca e dell’archivio storico comunale.

L’antico palazzo, una volta restaurato e aperto al pubblico, potrebbe altresì rivelarsi un’importante attrazione turistica e diventare volano di sviluppo per le locali attività che operano nel settore del turismo, dell’accoglienza e della ristorazione.

Su questo tema, nell’anno che verrà, il faro della speranza resterà sempre acceso.

Luciano Merli

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Camminava al buio sulla provinciale esterna fra Rovato e Coccaglio, nel bresciano, spingendo un passeggino. Era l’una di notte e l’uomo era visibilmente ubriaco. Fortunatamente proprio sul quel tratto di strada passava a bordo della sua auto un agente di Polizia Penitenziaria fuori servizio, il salentino Dario Niccoli, che al termine del proprio turno di lavoro stava rientrando a casa e vedendo le difficoltà dell’uomo ha deciso di fermarsi. Nel passeggino c’era il figlio di appena un anno. Niccoli ha quindi richiesto l’intervento dei Carabinieri di Chiari, che sono giunti sulla provinciale con due pattuglie, e nell’attesa si è preso cura del neonato tenendolo al caldo nella sua auto.

I militari hanno quindi accertato lo stato di ubriachezza dell’uomo, che dopo aver litigato con la moglie a Milano, aveva preso un treno con il figlio per rientrare a Chiari, paese di residenza. Forse per l’orario, più probabilmente per aver alzato troppo il gomito, l’uomo si è addormentato mancando così la sua stazione di arrivo e scendendo a quella successiva di Rovato da dove è iniziata l’incauta camminata notturna verso casa.

 

 

fonte: EliveBrescia.tv

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Si è tenuto ieri, presso il Casello della Cupa di Carmiano, una tappa del progetto “Puglia ti vorrei – Giovani Protagonisti”, promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Puglia in collaborazione con ARTI Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione.

Il progetto parte da una delibera di giunta approvata lo scorso anno: una delibera che tracciava la cornice entro cui le politiche giovanili della regione Puglia intendevano muoversi. Cornice poi che, grazie all’elezione del nuovo Consiglio Regionale e l’arrivo dell’assessore Alessandro Delli Noci, si è concretizzata in questo programma che prevede la creazione di un collegamento solido tra ente locale e realtà territoriale attraverso la compilazione di un questionario (che si può trovare sui social dell’Assessorato alle Politiche Giovanili) e la promozione incontri frontali, come elemento fondamentale per lo sviluppo stesso delle politiche giovanili che verranno. Carmiano ha rappresentato una tappa di un lungo percorso partito circa 10 giorni fa e che coinvolgerà tutte le province: da Foggia a Lecce, da BAT a Brindisi, per passare poi da Taranto e Bari. È la Regione Puglia a volersi proporre ai territori: dopo l’esperienza di Bollenti Spiriti, promossa nel quinquiennio 2005-2010, l’Ente ha infatti rivisitato il suo approccio, la sua strategia di ascolto in tema di politiche giovanili, promuovendo il succitato modello di co-progettazione. Questionari e soprattutto piena disponibilità ad incontri frontali promossi dalle realtà associative stesse, vere sentinelle di un territorio molto vasto e diversificato nella definizione delle criticità e dei bisogni. Esistono infatti varie idee di Puglia e scopo di questo progetto è quello di metterle insieme e sviluppare un dossier che possa confluire nelle stanze regionali, portando alla definizione di progetti e bandi che rispecchino le reali esigenze dei giovani pugliesi.

La tappa nostrana è stata promossa dall’Associazione Culturale Giovani INformazione e ha visto la partecipazione dei relatori Tommaso Colagrande, funzionario della Regione Puglia e, Giulio Casilli, membro della task force del progetto: durante il dibattito, l’attenzione si è concentrata in particolar modo su tematiche quali il censimento e la riqualificazione degli spazi in disuso attraverso la promozione di bandi regionali che possano favorire la nascita di spazi di coworking, aule studio e, la messa a punto di un sistema maggiormente efficiente di collegamento, sia dal punto di vista propriamente logistico, che dal punto di vista lavorativo, di interattività tra Università e realtà lavorative: investimenti in risorse umane e tanto altro. Il calendario con le tappe successive del “Puglia ti vorrei – Giovani Protagonisti” è presente sul sito dell’assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Puglia ed è in costante aggiornamento.

Emanuele Spagnolo

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Martedì, 06 Luglio 2021 13:03

Ritrovato Vittorio Pulli

Ritrovato il pensionato Vittorio Pulli. L’ottantenne di Carmiano si trova ricoverato nel reparto di ortopedia del “Vito Fazzi” di Lecce, dallo scorso 28 giugno, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale con la propria Yaris.

Si concludono a lieto fine le ricerche dell’uomo, avviate questa mattina dai carabinieri della locale stazione e la protezione civile con l’ausilio di un elicottero e di alcuni droni, dopo la denuncia dei familiari che avevano perso le tracce dell'uomo da alcuni giorni.

Le condizioni di Pulli appaiono in miglioramento, e dopo il ricovero in rianimazione, è stato trasferito nel reparto di ortopedia. A giorni dovrebbe essere dimesso.

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Scomparso da una settimana Vittorio Pulli, 80enne di Carmiano. Le ricerche del pensionato, che da tempo viveva da solo, sono partite questa mattina dopo la denuncia dei familiari che da alcuni giorni hanno perso le tracce dell’uomo. Il suo cellulare risulta irraggiungibile. Si cerca anche l’auto, una yaris grigia, con cui Pulli si spostava per raggiungere il centro abitato di Carmiano. L’ultimo avvistamento in paese risalirebbe a fine giugno, quando l’uomo si recò prima in Comune e poi in un bar. Ad alcuni amici che aveva incontrato quel pomeriggio, pare avesse esternato il rammarico per non aver potuto parlare con i Commissari straordinari a guida dell’Ente.

Scattato il protocollo di ricerca delle persone smarrite, i carabinieri della locale stazione e la protezione civile con l’ausilio di un elicottero e di alcuni droni, in queste ore battono l’area del nord Salento che Vittorio Pulli era solito frequentare.

Published in Cronaca
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