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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mensa, trasporto scolastico e altri interventi per il Diritto allo Studio: la Giunta ha approvato ieri il Piano regionale 2022 con uno stanziamento pari a 9.800.000 euro. Il provvedimento, adottato su proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, prevede contributi ai Comuni finalizzati alla realizzazione di interventi e servizi scolastici essenziali previsti dalla Legge regionale n. 31/2009. Con lo stesso atto è stata approvata anche la graduatoria per la concessione, nell’arco del corrente esercizio finanziario, di contributi ai Comuni per l’acquisto di scuolabus elettrici, nonché il riparto dei contributi regionali di gestione alle scuole private paritarie senza fine di lucro e degli Enti locali.

Si tratta di un atto annuale, come precisa l’assessore, approvato con l’obiettivo di sostenere gli interventi che, a livello locale, sono attivati per rendere effettivo il diritto allo studio delle alunne e degli alunni pugliesi. I servizi a cui sono destinati i contributi regionali sono in primo luogo la mensa e il trasporto scolastico, ovvero quelli ritenuti irrinunciabili e prioritari nell’ambito delle politiche regionali in materia. 

Il Piano regionale per il Diritto allo Studio 2022 è stato elaborato secondo criteri oggettivi che tengono conto della popolazione scolastica e dei servizi previsti dai Comuni in fase di programmazione annuale. In particolare è stato previsto un contributo di 0,45 euro a pasto, per un massimo di 180 giorni di servizio mensa effettuato nelle scuole statali e nelle scuole dell’infanzia private e degli Enti locali. I fruitori del servizio mensa risultano complessivamente 90.923 alunni, di cui 52.697 dell'infanzia statale, 8.244 dell’infanzia paritaria, 28.177 della primaria e 1.805 alunni della scuola secondaria di primo grado. L’importo totale stanziato per la mensa gestita dai Comuni è 6.034.063 euro, mentre quello per la mensa curata direttamente dai gestori delle scuole dell’infanzia paritarie convenzionate è pari a 573.527 euro.

Per il trasporto scolastico, i contributi sono stati assegnati tenendo conto delle diverse tipologie di servizio: diretto con utilizzo di scuolabus comunali, euro 1.200 per ogni automezzo impiegato; in appalto a terzi o misto con automezzi comunali e dell’impresa, in percentuale rispetto alla spesa sostenuta dai Comuni. Il servizio di trasporto scolastico, effettuato con 714 scuolabus, viene assicurato a favore di 21.251 alunni (4.434 dell'infanzia, 10.383 della primaria, 4.927 della secondaria di primo grado e 1.507 della secondaria di secondo grado). Lo stanziamento regionale complessivo per il servizio trasporto scolastico è di 1.637.070 euro, a cui si devono aggiungere ulteriori 325.000 euro assegnati ai primi quattro Comuni della graduatoria per l’acquisto di nuovi scuolabus elettrici.

Il finanziamento di scuolabus elettrici è un obiettivo che la Regione Puglia ha messo in campo sin dallo scorso anno per promuovere una mobilità scolastica sostenibile ed ecologica. Al momento sono state soddisfatte solo le prime quattro richieste pervenute da parte dei Comuni; attraverso lo scorrimento dell’apposita graduatoria da oggi disponibile, tuttavia, si punterà a finanziarne altre nel corso del 2022, man mano che si renderanno disponibili ulteriori risorse

Il Piano prevede, fra l’altro, contributi di gestione per complessivi 800.000 euro alle scuole dell’infanzia degli Enti locali e alle scuole dell’infanzia private paritarie senza fini di lucro convenzionate con i Comuni (massimo 1062,08 euro a sezione).

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La Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, ha deliberato l’assegnazione di un contributo economico pari a 3.500 euro ad ogni studente o studentessa pugliese orfano, di uno o di entrambi i genitori, per sostenerli economicamente nell’accesso agli studi universitari o negli altri percorsi di alta formazione presenti in Puglia. Si tratta di un provvedimento approvato anche con il sostegno del Presidente regionale del Comitato Permanente di Protezione Civile, che garantirà a tanti ragazzi e ragazze un diritto fondamentale. La Regione quest’anno si è dotata di una legge regionale, la n. 4 del 4 marzo 2022, che va proprio in questo senso, sostenere nel diritto allo studio i ragazzi e le ragazze orfani.

Con una dotazione finanziaria complessiva di euro 450mila, suddivisa in euro 150mila sugli esercizi finanziari del 2022, 2023 e 2024, sarà garantito a questi ragazzi il diritto allo studio, consentendo loro di proseguire gli studi in un istituto di alta formazione della Puglia.

L’iniziativa regionale è al centro di un Accordo stipulato tra la Regione Puglia – Sezione Istruzione e Università e l’ADISU-Puglia, della durata triennale, per la realizzazione delle attività. Mediante apposito avviso pubblico con cadenza annuale, ADISU selezionerà gli studenti universitari orfani di entrambi o di uno solo dei genitori a cui elargire il beneficio annuale di euro 3.500 per l’accesso agli studi universitari o per percorsi di alta formazione artistica e musicale o per l’accesso agli ITS, garantendo la frequentazione degli stessi per tutta la durata ordinaria del corso scelto. 

L’Avviso dovrà prevedere una procedura valutativa con la verifica del possesso dei requisiti di ammissibilità e l’applicazione di criteri di priorità:

  • diplomati con voto non inferiore a 90/100, di un contributo annuale di euro 3.500,00 per studente, da rinnovare ogni anno accademico previa verifica del regolare superamento di tutti gli esami annuali previsti dal piano di studi, per un massimo di anni sei consecutivi;
  • previa verifica per le matricole del regolare superamento di tutti gli esami annuali previsti dal piano di studi prescelto, per una durata massima di anni sei consecutivi. 

Requisiti di ammissibilità:

1)         essere iscritti in corso presso una Università, un Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) o presso un Istituto Tecnico Superiore (ITS);

2)         essere orfani di uno o di entrambi i genitori;

3)         possedere situazione economica equivalente (ISEE), per prestazioni universitarie non superiore a euro 23mila e di Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE) non superiore a euro 50mila;

4)         essere diplomati con voto non inferiore a 90/100 per gli studenti iscritti al primo anno e aver superato di tutti gli esami annuali previsti dal piano di studi, per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo;

Criteri di priorità:

1)         studenti iscritti presso le Università le AFAM o gli ITS presenti sul territorio regionale pugliese;

2)         studenti orfani di entrambi i genitori;

3)         studenti con una situazione economica equivalente (ISEE), per prestazioni universitarie più bassa.

4)         studenti con profitto di merito più alto.

La misura rientra nelle politiche che da anni l’amministrazione regionale sta portando avanti in materia di diritto allo studio, nell’ottica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’eguaglianza dei cittadini per l’accesso e per la frequenza dei corsi dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione, favorendo la creazione di un sistema di opportunità per tutti e l’innalzamento della produttività della formazione dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione.

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A cura di Sigea e Ordine dei geologi. Iscrizioni sino al 30 settembre.

Promuovere la conoscenza e valorizzare i siti e i paesaggi geologici della Regione Puglia: questi gli obiettivi del concorso fotografico “Passeggiando tra i paesaggi geologici della Puglia", giunto alla 12ma edizione.

La manifestazione è organizzata dalla sezione pugliese della Società italiana di geologia ambientale, Sigea, e dall'Ordine dei geologi della Puglia.

Tre le sezioni: Paesaggi geologici o geositi; La geologia prima e dopo l’uomo; Una occhiata al micromondo della geologia.

La partecipazione al concorso è gratuita. Le foto dovranno essere inviate entro il 30 settembre 2021 seguendo le istruzioni disponibili sui siti web degli organizzatori. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La premiazione, la cui data sarà comunicata sui siti web degli organizzatori, avverrà durante una manifestazione appositamente organizzata ed associata ad una iniziativa pubblica da tenersi in Bari.

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La didattica ritorna in presenza. I giudici del Tar di Bari hanno sospeso l’ordinanza della Regione Puglia che imponeva, di fatto, di passare alle lezioni a distanza per due settimane. A muovere appunti all’ordinanza, l’associazione dei consumatori “Codacons” che ha vinto il ricorso d’urgenza. Si riaprono quindi le scuole in base al Dpcm attuale che consente la didattica in presenza per medie ed elementari, e una percentuale pari al 50% per le superiori.

Intanto il governatore Michele Emiliano, appresa la notizia della sospensione della prima ordinanza ha comunicato tramite facebook l’intenzione di emettere una nuova ordinanza per la prevenzione della “variante inglese” e per la esecuzione del piano vaccinale nelle scuole.

Nella dichiarazione pubblicata sul social si legge: “Per evitare contrasti col provvedimento del giudice, sto per emettere un’ordinanza che lega la temporanea sospensione della didattica in presenza ad un termine per la esecuzione della campagna vaccinale nelle scuole. Con questo si soddisfa un’esplicita richiesta di motivazione.

Sono costretto - scrive il presidente della Regione Puglia - ad intervenire per evitare che domani le scuole siano improvvisamente invase, in mancanza di provvedimenti di regolazione sanitaria, da tutti gli studenti in presenza con danno gravissimo per la salute del personale scolastico in piena pandemia da “variante inglese” che ormai sta sostituendo le altre meno pericolose e meno contagiose.

Tale sospensione della didattica in presenza era stata richiesta unanimemente da tutti i sindacati dalla stragrande maggioranza delle famiglie, sul presupposto del pericolo che un’insufficienza della prevenzione di infortuni sul lavoro da parte delle scuole, potesse pregiudicare la vita e la salute del personale scolastico non ancora vaccinato. Proprio mentre i vaccini si sono resi finalmente disponibili.

Ritenendo fondata questa posizione del sindacato, adotterò immediatamente un’altra ordinanza che, tenendo conto dei rilievi del giudice, tuteli comunque la vita del personale scolastico agganciando la durata della campagna vaccinale per le scuole al periodo di vigenza della ordinanza, rimuovendo il limite del 50% alla presenza contemporanea nelle classi.Verrà comunque reintrodotto il diritto alla scelta della didattica integrata a distanza da parte delle famiglie che ne faranno richiesta nell’esercizio del diritto alla salute di ciascuno studente e della famiglia stessa per evitare – conclude Emiliano  - che qualcuno possa essere costretto da interpretazioni errate a frequentare in presenza nonostante la grave pandemia in atto”.

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Didattica digitale integrata - Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato questa mattina l’ordinanza n.56 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid – 19”. 

L’ordinanza dispone con decorrenza da lunedì 22 febbraio e sino a tutto il 5 marzo 2021:

  • le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n.39, riservando, sulla base della valutazione dell'autonomia scolastica, l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
  • È data facoltà alle Istituzioni Scolastiche di ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d’infanzia.
  • Le Istituzioni Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.
  • Le istituzioni scolastiche devono garantire, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, le adeguate condizioni utili a consentire una idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata. Ogni conseguente adempimento, ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini della suddetta idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata, deve avvenire con l’urgenza del caso.
  • La presente Ordinanza è pubblicata sul BURP, nonché inserita nella Raccolta Ufficiale dei Decreti e delle Ordinanze del Presidente della Giunta Regionale; viene trasmessa, per gli adempimenti di legge, al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della Salute, al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, ai Prefetti delle province ed ai Sindaci dei comuni pugliesi.

Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

Dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “La variante inglese del coronavirus così come le altre varianti che man mano si stanno registrando in Italia, rappresentano un nuovo elemento di pericolosità per la salute pubblica, come ci dicono gli esperti, perché si trasmettono molto più velocemente. Con la nuova ordinanza sulla scuola cerchiamo di trovare un punto di equilibrio tra i due diritti costituzionali alla salute e all’istruzione.

Dobbiamo da un lato assolutamente limitare la circolazione del virus in queste settimane per evitare scenari imprevedibili e critici. La regola base è utilizzare per due settimane la didattica digitale integrata in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ma al contempo va garantito il diritto all’istruzione a quegli studenti che per bisogni educativi speciali, disabilità, attività di laboratorio essenziali per la loro formazione, o per esigenze familiari non diversamente affrontabili, hanno assoluta necessità di frequentare in presenza le lezioni: per questi casi, le istituzioni scolastiche potranno aprire alla presenza sino a un massimo del 50% per classe.Da oggi sono partite le vaccinazioni del personale scolastico della scuola, fatto questo di fondamentale importanza. Avendo già i vaccini e avendo la possibilità della didattica digitale integrale rischiare la salute – soprattutto di insegnanti e operatori scolastici che per età sono più esposti alle conseguenze del covid – sarebbe irresponsabile. Essi hanno sino ad oggi consentito la didattica in presenza a chi lo chiedeva, mettendo a rischio la loro vita. Adesso è arrivato il momento di vaccinarli prima di esporli nuovamente ai pericoli legati alle varianti del covid.Comprendo le difficoltà delle famiglie e del mondo della scuola, ma lo sforzo che si sta facendo è finalizzato alla tutela e al bene di tutti. Questa ordinanza è stata ampiamente discussa e meditata con i sindacati della scuola, alla fine abbiamo trovato in questo testo il punto di intesa: li ringrazio per aver revocato lo sciopero indetto per lunedì che avrebbe provocato ulteriori disagi alle famiglie pugliesi”.

Dichiarazione dell’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola e Università, Sebastiano Leo: “Si avvia con questa ordinanza una nuova importante fase per la scuola, che tocca non solo la frequenza delle alunne e degli alunni, in presenza piuttosto che a distanza, al fine di cautelare la loro  salute, ma che allarga lo  sguardo a tutta la scuola insieme a tutti gli operatori scolastici, per rendere concretamente e fattivamente la scuola pugliese una scuola “sicura”.Una strategia che ha visto ancora una volta il Tavolo regionale svoltosi con le organizzazioni sindacali quale luogo centrale di confronto e dibattito perché è interesse della regione e mia in particolare cogliere tutte le possibili implicazioni che ogni decisione comporta e delle quali le organizzazioni sindacali costituiscono sicuramente un momento di osservazione privilegiato.

Con questa ordinanza non abbiamo voluto togliere una chance alle famiglie, ma ne abbiamo voluto dare una in più. Sono oltremodo consapevole dei sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in questi mesi, portando la scuola a casa con tutto quello che ciò implica.Ora vogliamo che le famiglie possano riportare i loro figli a scuola quando il piano vaccinale sul personale si completerà per ogni singolo plesso, a partire dall’infanzia. In questo modo possiamo ridurre le occasioni di contagi. È una strategia quindi mirata che sarà condotta per step, sulle 640 istituzioni scolastiche che contano circa 4000 punti di erogazione, cui si accompagneranno le ulteriori misure di accompagnamento e controllo già varate. La nuova sfida è quindi non solo cautela, ma cautela in sicurezza”.

Dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità Pierluigi Lopalco: “C'è preoccupazione per la circolazione del virus fra bambini e giovani, ma anche una forte speranza nel ruolo della vaccinazione per far ripartire la società. La scuola, insieme agli altri servizi essenziali, è il cuore della nostra società: per questo motivo sarà nostro dovere accelerare questa fase del piano di vaccinazione”.

 

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Siglato oggi il Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, ADISU, Università e Comuni. 

“Con la firma di oggi segniamo l’avvio di un percorso interistituzionale congiunto e partecipato finalizzato a chi sceglie di studiare negli atenei pugliesi un pieno diritto di cittadinanza, quale aspetto imprescindibile del diritto allo studio.La scelta di un percorso di studio universitario passa anche per la scelta di una città dove studiare e vivere, è assolutamente indispensabile costruire sinergie e progettualità tra sistema urbano e sistema universitario.Da qui l’idea del Protocollo d’intesa che metterà insieme Regione, ADISU, Università, i Comuni delle principali città universitarie della Puglia, associazioni studentesche per costruire iniziative, politiche e interventi per migliorare il rapporto università e città in tema di Diritto allo Studio.”

Con queste parole l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, la sottoscrizione del Protocollo d’intesa relativo al progetto ““Puglia regione universitaria: studiare e vivere in città accoglienti e sostenibili”, avvenuta oggi nella Casa dello Studente “Fraccacreta” di Bari.

Oltre che da Regione Puglia, il documento è stato firmato da Alessandro Cataldo, Presidente ADISU Puglia, Stefano Bronzini Rettore di Uniba, Francesco Cupertino Rettore di Poliba, Alberto Basset delegato Unisal, Valerio Sebastiano delegato UniFg, Eugenio Di Sciascio, ViceSindaco Comune di Bari, Carlo Salvemini, Sindaco Comune di Lecce, Franco Landella, Sindaco di Foggia e Daniela Cinquepalmi, Assessore Istruzione Comune di Taranto.

Lo scopo del progetto, approvato con DGR n. 2383/2019, è la definizione di un rinnovato rapporto tra il sistema universitario e il sistema urbano capace di garantire a chi sceglie di studiare in Puglia un pieno diritto di cittadinanza, quale aspetto imprescindibile del diritto allo studio, a partire dalle città che si caratterizzano per una maggiore presenza di studenti e attrezzature universitarie (Bari, Foggia, Lecce e Taranto) con l’obiettivo di elaborare progettualità ed interventi concreti. Se da un lato le università per competere sul panorama nazionale ed internazionale sono chiamate ad una partecipazione diretta alla vita urbana e ai processi collettivi di formazione dello spazio, dall’altro le città sono chiamate a mostrate una maggiore cura per i diritti della comunità universitaria strutturando nelle loro Agende Urbane un nuovo patto con gli Enti di Diritto allo studio regionali.

Il Progetto “Puglia universitaria” assegna ad ogni Ateneo pugliese l’approfondimento di uno dei seguenti temi collegati al rapporto tra città e università : 1) le attrezzature universitarie e del diritto allo studio, come occasione di rigenerazione urbana; 2) Il ruolo del sistema universitario nelle politiche culturali urbane e nelle politiche giovanili; 3) le Agende di Sostenibilità Universitaria Urbana con particolare riferimento ai temi della mobilità e dell’efficienza energetica; 4) Innovazione dell’offerta di servizi per il Diritto allo Studio (per l’inclusione e benessere sociale). Per procedere in tal senso Regione Puglia ha individuato Adisu Puglia come soggetto attuatore che si avvarrà della consulenza scientifica di URBAN@IT-Centro Nazionale di studi per le politiche urbane quale soggetto coordinatore scientifico del progetto sotto la guida dei prof. Alessandro Balducci, Valentino Castellani, Valeria Fedeli e Nicola Martinelli.

Al fine di realizzare gli approfondimenti tematici saranno attivati, assegni di ricerca e borse di studio presso ciascuna Università, tirocini presso le municipalità delle città universitarie e l’ADISU. Grande importanza nel percorso riveste, inoltre, l’istituzione di un Forum con gli stakeholders: organizzazione studentesche, forze economiche e sociali, gestori dei servizi urbani, associazionismo culturale, per una progettazione degli interventi il più possibile partecipata e condivisa. 

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L’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco comunica che in Puglia è stata completata una seconda rilevazione rapida per stimare la prevalenza della cosiddetta “variante inglese” di SARS-CoV 2 tra la popolazione.

La “Quick Survey” era stata richiesta dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità alle Regioni dotate dei sistemi diagnostici.

La Puglia è tra queste e oggi sono stati resi noti i risultati della seconda rilevazione da parte dalla prof.ssa Maria Chironna, coordinatore della rete regionale dei laboratori SARS Cov-2 U.O.C. Igiene – laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica dell’ AOUC Policlinico di Bari e dal dott Antonio Parisi, direttore sanitario vicario IZS della Puglia e Basilicata.

Analizzando un campione di tamponi positivi prelevati il 12 febbraio, la percentuale per la Puglia di “variante inglese” del Sars Cov-2 risulta del 38,6%. Sono infatti 245 su 634 i positivi con la nuova variante tracciati nelle sei province.

A  Bari su 323 campioni ci sono 124 casi, pari al 38.4%; nella BAT su 50 campioni ce ne sono 6, pari al 12.0%; a Brindisi su 129 campioni ce ne sono 72, pari al 55.8%; a Foggia su 62 campioni ce ne sono 18, pari al 29.0%; a Lecce su 20 campioni ce ne sono 3, pari al 15.0% a  Taranto su 48 campioni ce ne sono 22, pari al 45.8%. “Occorrerà – spiega l’assessore Lopalco – alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus: questi dati impongono di programmare ulteriori azioni di contenimento”.

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Scuola, nuova ordinanza del governatore pugliese Michele Emiliano. Superiori a distanza. Per elementari e medie i genitori che vogliono la Did dovranno richiederla al dirigente scolastico. La scelta varrà fino al 23 gennaio. 

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza numero 14, “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”, che dispone, con decorrenza dal 18 gennaio e sino a tutto il 23 gennaio 2021, che l’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione si deve svolgere in applicazione del Dpcm 14 gennaio 2021.

E ancora che le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che agli studenti che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza della presente ordinanza, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico.

Nell’ordinanza si dispone anche che le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, nonché i Cpia, adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

E ancora che le istituzioni scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al covid-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.

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Firmato il Protocollo d'intesa tra Regione Puglia e USR per l’anno scolastico 2020/2021 

L'assessore regionale al Diritto allo studio, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, sostiene la prosecuzione del progetto educativo "Sezioni primavera", dedicato ai minori di età compresa tra i 24 e 36 mesi, attraverso lo stanziamento della quota di cofinanziamento regionale alle risorse ministeriali. Nei giorni scorsi è stata notificata dall’Ufficio Scolastico regionale per la Puglia l’Intesa sottoscritta il 9 dicembre 2020 con il Direttore Generale, Anna Cammalleri, mirata a dare continuità allo specifico progetto educativo, sostenendo la gestione delle Sezioni Primavera con sede operativa in Puglia.Le risorse stanziate, pari a 3.183.000 euro, si aggiungono ai finanziamenti, a valere sul Fondo regionale per l'avvio e l'attuazione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni – Annualità 2020, già assegnati dalla Giunta regionale lo scorso 31 luglio ed erogati direttamente dal Ministero dell’Istruzione in favore dei Comuni pugliesi dove hanno sede Sezioni primavera, con la possibilità di cumulare i due finanziamenti in capo al medesimo soggetto, a supporto delle famiglie e della qualità del servizio erogato.

“Con questo Protocollo si rinnovano anche gli obiettivi e le finalità dell'accordo a suo tempo sancito tra tutti i componenti della Cabina di regia Sezioni primavera (USR, Regione Puglia, Sindacati, ANCI e Uniba), nella prospettiva di pianificare la programmazione di interventi per l'infanzia, includendo tutto il sistema dei servizi educativi e di istruzione da zero a sei anni. Ciò anche alla luce del fatto che, su richiesta di ANCI, la Conferenza Unificata Stato – Regioni ha confermato nell’Intesa del 6 agosto 2020 che le risorse nazionali per le Sezioni primavera confluiranno nel Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione, in vista di una programmazione unitaria e omogenea delle politiche territoriali rivolte alla prima infanzia” ha concluso l’assessore Leo.

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“Come programmato, continua il progressivo adeguamento della rete ospedaliera Covid della Puglia che ha portato il numero totale dei posti letto dedicati ai pazienti Covid a 3062. Nella rete sono attualmente coinvolte 28 strutture ospedaliere pubbliche e 6 strutture private accreditate. L’adeguamento della rete è stato definito alla luce di uno scenario che prevede un fabbisogno di 2600 ricoveri, così come delineato dall’Area epidemiologica dell’Aress”. Lo dichiara il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro.

L’Area epidemiologia e care intelligence dell’Aress, sulla base della rapida evoluzione della pandemia qualora il trend di crescita rimanga costante, ha individuato lo scenario di fabbisogno di posti letto necessari fino al 30 novembre 2020, che è pari a 2600 ricoverati.

Il Dipartimento Promozione della Salute, in relazione allo scenario sopra descritto, ha definito con le Direzioni strategiche delle Asl una rete ospedaliera prevalentemente pubblica, chiedendo anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate che ne hanno dichiarato la disponibilità.

In totale la rete si compone, al 30/11/2020, di 3062 posti letto, di cui 2338 nelle strutture pubbliche (2014 per acuti e 324 di post acuzie) e 724 nelle strutture private accreditate (649 per acuti e 75 per post acuti), tutti interamente dedicati al trattamento dei pazienti Covid.

I posti letto per “acuti” riguardano i reparti di terapia intensiva, malattie infettive, pneumologia e area medica; i posti letto per “post acuti” invece riguardano la lungodegenza sino alla dimissione del paziente. In particolare, i posti letto di terapia intensiva Covid sono 263, di cui 219 della rete pubblica e 44 del privato accreditato. Una quota rilevante dei posti letto di area medica sono attrezzati per la terapia semi intensiva.

“Il piano dei posti letto - spiega il direttore Montanaro – viene monitorato costantemente e adeguato alle esigenze assistenziali determinate dall’andamento epidemiologico della pandemia. Sono comunque già in corso le attività per reperire ulteriori posti letto nel caso di aggravamento delle previsioni”.

RETE COVID – STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE

PROVINCIA DI BARI

AOU Consorziale Policlinico - Bari

Ospedale Giovanni XXIII

Ospedale di Altamura

Ospedale San Paolo

Ospedale Di Venere

Ospedale di Putignano

PPA di Triggiano

PPA Terlizzi

PROVINCIA DI FOGGIA

AOU Ospedali Riuniti - Foggia

Ospedale di Cerignola

Ospedale di San Severo

Torre Maggiore

PROVINCIA DI BRINDISI

Ospedale Antonio Perrino - Brindisi

Ospedale di Ostuni

PTA Ceglie Messica

PTA Mesagne

PTA San Pietro Vernotico

PROVINCIA DI TARANTO

Ospedale SS Annunziata - Taranto/Ospedale Moscati

Ospedale di Manduria

Ospedale di Castellaneta

Ospedale di Martina Franca

PPA Grottaglie

PTA di Mottola

Ospedale di Comunità di Massafra

PROVINCIA DI LECCE

Ospedale Vito Fazzi - Lecce

Ospedale "Caterina Novella" di Galatina

Ospedale di San Cesario

PROVINCIA BAT

Ospedale Vittorio Emanuele II - Bisceglie

Ospedale di Barletta

PPA Canosa

RETE COVID- STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE

Gruppo Villa Maria – Casa di Cura Medicol;

Città di Bari Hospital – Casa di Cura Mater Dei

Gruppo Universo Salute

Ente Ecclesiastico “Miulli”

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