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SOS: "Salviamo Carmiano dagli sporcaccioni"

SOS: "Salviamo Carmiano dagli sporcaccioni"

SOS: Salviamo il nostro Salento. Cresce il grido d’allarme dei cittadini per salvaguardare il territorio e contrastare l’emergenza inquinamento da rifiuti. Il triste e diffuso fenomeno dell’avvelenamento ambientale, che si “autorigenera” per l’incuria umana, infestando con spazzatura di ogni genere le periferie e le campagne del tacco d’Italia, inizia a scuotere le coscienze. In campo per ripulire e preservare il territorio, dopo l’intervento delle istituzioni, sono pronti a scendere comitati civici e associazioni. Tante anche le foto-segnalazioni, per sollecitare l’attenzione sulla presenza di discariche a cielo aperto nell’entroterra.

A Carmiano, nonostante l’intervento di Comune e azienda incaricata della raccolta dei rifiuti, che hanno ripulito contrada “Mascarini”, gli sporcaccioni sono tornati a colpire, invadendo di spazzatura le campagne in contrada “Piritta" a pochi metri dall’arteria stradale per Veglie, una strada extraurbana che conduce alla frazione di Magliano e le aree periferiche circostanti la provinciale Carmiano – Leverano. I vigili urbani inoltre sono intervenuti, su segnalazione di un cittadino, in un podere usurpato da rifiuti, nei pressi dell’antica chiesetta del “Turriso”. Tra gli scarti edili, le diverse cassette in plastica e i pesanti sacchi di cellophane nero ritrovati sotto gli alberi di ulivo, potrebbero esserci indizi utili per risalire ai responsabili dell’inquinamento.

Un’altra segnalazione arriva dalla presidente dell’associazione “Athena Onlus”, Maria Grazia Bergamo, che si dice mortificata dai cumoli di rifiuti visti abbandonati nelle campagne tra Monteroni, San Pietro in Lama e Copertino. “Impossibile è trascorrere qualche ora all’aria aperta senza imbattersi in cattivi odori e strade piene di spazzatura. La cosa più triste – racconta Bergamo - è che mandando la posizione ad un’amica, che mi doveva raggiungere sul posto, nella foto geolocalizzata di un famoso motore di ricerca, comparsa sul cellulare, si vedeva chiaramente l’accumulo di rifiuti. Che triste immagine del nostro Salento”.

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