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Ipotesi quarantena breve in caso di contagi a scuola

Ipotesi quarantena breve in caso di contagi a scuola

Prende quota la quarantena ridotta a scuola per durata e numero di studenti coinvolti. Una decisione attesa per evitare la sospensione delle lezioni in presenza o misure più drastiche come la chiusura dei plessi scolastici.

L'ipotesi al vaglio di Governo e Regioni, avanzata nei giorni scorsi dall’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato, è di ridurre i giorni di quarantena per i contatti dei positivi, dagli attuali 7 a 5 giorni per i soggetti vaccinati, ma soprattutto di limitare il numero di studenti obbligati a restare a casa in Dad. L’iniziativa arrivata già sul tavolo del Comitato tecnico scientifico (Cts), al momento però trova la bocciatura del presidente dei pediatri pugliesi, il dottore Luigi Nigri, che al contrario richiede “massima attenzione nei luoghi chiusi e tamponi preventivi nei ragazzi in età scolare per individuare e bloccare sul nascere i possibili focolai”.

Intanto il nuovo modello di quarantena, avanza nella discussione e potrebbe somigliare a quello delle “bolle” adottato in aereo: se c’è un positivo vanno in quarantena i passeggeri nelle due file dietro, davanti, e di lato rispetto al caso. Lo stesso meccanismo potrebbe essere quindi applicato nelle scuole, sostituendo alle file i banchi.

Linea condivisa anche dall’assessore alla sanità pugliese Pier Luigi Lopalco. “Partiamo da un presupposto, la variante Delta è estremamente rapida nella trasmissione, dunque se non compare entro quattro o cinque giorni ha senso pensare di consentire il rientro a scuola. Sono più perplesso invece sulla definizione del “contatto stretto”: all’intero di una classe, dove i ragazzi si muovono in continuazione, risulta essere molto sfuggente”.

Oggi invece la regola generale prevede che tutta la classe resti in isolamento. L’obiettivo perseguito è quindi fissare regole standard per tutta Italia, visto che al momento cambiano da Regione a Regione e da un’azienda sanitaria all’altra. Da tener presente nella valutazione, che gli istituti scolastici non sono tutti uguali: alcuni hanno spazi per garantire il distanziamento, altri impianti di aereazione moderni, altri ancora classi troppo numerose. Inoltre quasi tutti hanno optato per il turno unico a scuola, solo in Provincia di Bari si è partiti con il doppio turno, che nelle prossime settimane potrebbe comunque essere abbandonato. Non semplice dunque trovare la quadra, dopo pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, soprattutto nelle scuole primarie con gli alunni under12 tenuti al momento fuori dalla campagna vaccinale. Nei prossimi giorni un vertice tra Istituto superiore della sanità, Regioni, Ministeri della Salute e della Pubblica istruzione, potrebbe fare chiarezza e definire misure omogenee per tutto il Paese.

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