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Allarme dei farmacisti: "Mancano i medicinali"

Allarme dei farmacisti: "Mancano i medicinali"

Farmaci da banco per patologie croniche, cortisone, antinfluenzali, antinfiammatori e anche sciroppo per la tosse sempre più introvabili nelle farmacie pugliesi. Non è ancora un’emergenza, ma prima che lo diventi visti i segnali di insofferenza registrati tra i pugliesi, sono i farmacisti stessi ad evidenziare le carenze nei depositi, in virtù anche delle scarse forniture in atto rispetto alle richieste dell’utenza e della ridotta produzione da parte delle case farmaceutiche. Quest’ultime frenate sul piano produttivo dai risvolti geopolitici internazionali che hanno fatto impennare i costi energetici e reso irreperibili i principi attivi e alcuni materiali necessari per il confezionamento dei farmaci stessi. A mancare infatti sono i farmaci di uso comune come Brufen e Nurofen, soprattutto nella formulazione per bambini.

Al netto della difficoltà che continuano a registrarsi e della corsa all’acquisto da parte delle famiglie per accaparrarsi mucolitici, antifebbrili e antinfiammatori per aerosol, per combattere influenza e virus respiratori in costante diffusione in questo particolare periodo dell’anno, le alternative per la cura non mancano con i medicinali generici (quindi non brandizzati) e i farmaci galenici. Scenario su cui il presidente dell’ordine dei farmacisti di Brindisi, Antonio Di Noi, interviene per fare chiarezza. “La situazione è complessa e la grave carenza di farmaci in Italia è frutto purtroppo di più fattori concomitanti. Il picco dell’influenza e la recrudescenza del covid – spiega Di Noi - sommate alle difficoltà strutturali, economiche e di approvvigionamento a livello internazionale, stanno originando ripercussioni sull’intera filiera del farmaco. D’altro canto – prosegue il farmacista – per molti medicinali dipendiamo dalle forniture estere e quindi siamo costretti a subire le scelte commerciali e produttive compiute dalle aziende farmaceutiche di altri Stati”. Insufficienza di medicinali che rischia però di perdurare nel tempo. “Tanti farmaci per automedicazione o per terapie croniche, quindi non soltanto quelli per curare influenza e covid, risultano insufficienti alle richieste che registriamo e prima che le difficoltà diventino emergenza è necessario intervenire, guidando anche verso scelte consapevi i pazienti che si recano in farmacia. Anche perché – aggiunge Di Noi – queste carenze andranno avanti ancora per diversi mesi”. Le alternative sono dunque riscontrabili nei medicinali generici o fatti in “casa” dal farmacista. “L’obiettivo dev’essere garantire alle persone le terapie in corso. Inutile quindi l’approvvigionamento selvaggio, piuttosto è utile fidarsi dei consigli del farmacista, e se possibile, in assenza del farmaco brandizzato, ricorrere a medicinali equivalenti, con lo stesso principio attivo o che hanno uguale funzione terapeutica”.

Persistente carenza di farmaci legata alla crisi energetica internazionale, alla tendenziale indisponibilità di principi attivi e al materiale per il confezionamento, confermata anche dall’analisi del presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e Bat, Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Affrontiamo una criticità nazionale che come tale interessa anche la nostra regione. Ci sono difficoltà di approvvigionamento nei farmaci – precisa - ma questo non deve allarmare e distogliere dalle alternative che medici di famiglia e farmacisti possono consigliare per le cure attraverso l’utilizzo di medicinali galenici o generici”.