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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il cuore grande di un Carmianese nel giorno di Natale

Il cuore grande di un Carmianese nel giorno di Natale

Il telefono iniziò a squillare, era la mattina di Natale. Da un lato Emanuele, un giovane ristoratore di Carmiano, dall’altra parte della cornetta una donna e la sua storia commovente, piena d’amore e di solidarietà, ma anche di tante sofferenze. Il suo nome è Adelina, la ragazza di origine albanese giunta nel 1996 in Italia, a soli 22 anni, e nota alle cronache nazionali per aver combattuto, denunciato e fatto arrestare nel 2000, i suoi aguzzini e altri 40 sfruttatori che obbligarono lei e tante altre giovani donne in cerca di una vita nuova a prostituirsi pur di sopravvivere.

Adelina chiedeva al telefono assistenza e un pasto caldo, non per se stessa, ma per una ragazza salentina e le sue due figlie di 4 e 13 anni, vittime di violenza e di soprusi.

La richiesta d’aiuto arrivata da lontano, e venuta alla luce nelle ultime ore, incontrò l’ascolto e il cuore grande del ristoratore. “Il giorno di Natale - racconta Adelina, che oggi col sostegno del Ministero delle Pari opportunità svolge attività di volontariato in giro per l’Italia – ricevetti un messaggio da una giovane mamma, anche lei vittima di violenza, che avevo conosciuto e aiutato già in passato. La donna era triste, mi chiedeva aiuto, non aveva soldi e non sapeva cosa dare da mangiare per pranzo alle proprie figlie.

Lo sconforto fu totale, ricorda l’attivista, ma in breve tempo mi organizzai. Mi misi da subito al computer e cercai i contatti di alcuni ristoranti del nord Salento e chiamai. Ad una di queste telefonate per fortuna, rispose Emanuele, il proprietario di un ristorante della zona. Fu molto gentile, evidenzia Adelina, ascoltò la mia richiesta d’aiuto e prontamente decise di aiutarmi per donare alle tre giovani donne in difficoltà un pasto caldo per festeggiare il giorno di Natale. E così avvenne, grazie anche al tramite dell’associazione “City Angels” che consegnò le vivande a domicilio.

Sono grata ad Emanuele per la sua bontà, chiosa Adelina, e spero in futuro di trovare uomini e donne pronti a comprendere ed aiutare il prossimo in difficoltà”.

 

A.Taf.

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