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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Forno crematorio a Carmiano si o no?

Forno crematorio a Carmiano si o no?

Dibattito acceso in Consiglio comunale e sui social network sulla proposta di avviare l’iter di realizzazione di un forno crematorio nell`ambito del Cimitero comunale di Carmiano tramite project financing.

L’argomento, dopo un lungo confronto in aula tra il sindaco Giancarlo Mazzotta e i consiglieri di minoranza Gigi Bruno e Barbara Marino, in attesa di valutazioni tecnicoscientifiche per appurare l'impatto ambientale ed anche economico di tale progetto sul territorio di Carmiano e aree limitrofe, è stato approvato con 9 voti favorevoli e 4 contrari.

Ma lo scontro dialettico è proseguito alcune ore più tardi anche sui social. Coinvolti nella discussione: un rappresentante del locale meetup 5 stelle, Luca Tondi, l’assessore ai servizi sociali del comune Emanuela Bruno e Fabrizio Puce, presidente del comitato “No al forno crematorio di Botrugno”. Anche qui non sono mancate le schermaglie, alimentate in alcuni casi da altri cittadini intervenuti a sostegno delle posizioni delle parti.

Ad aprire le danze nella discussione un post del pentastellato Tondi, che appresa la notizia della proposta di costruzione di un forno crematorio in paese si è posto la domanda sulla possibilità o meno di tale intervento e se il comune di Carmiano fosse presente nella graduatoria provinciale per richiederne la realizzazione.

A sostegno della tesi cinquestelle è intervenuto sul social il presidente del comitato “No al forno crematorio di Botrugno”, Fabrizio Puce, che rivolgendosi all’assessore Bruno, ha evidenziato i propri dubbi sul possibile inquinamento prodotto dal forno, nonostante l’evoluzione tecnologica ne abbia fatto aumentare l’efficienza e sottolineato come “nel 2011 la Provincia di Lecce chiese ai Comuni se fossero interessati ad ospitare un impianto di cremazione. Inizialmente gli Enti che risposero furono una decina, scesi poi successivamente a 6 - scrive Puce. Carmiano non avendo risposto a suo tempo alla chiamata, è fuori da ogni piano di inserimento di tale tipologia di impianto”.

A stretto giro è arrivata quindi la replica dell’assessore Bruno: “Chiederemo pareri a chi ne sa più, senza a priori fomentare, ma con la diligenza del buon padre di famiglia. Al bene del paese ci pensiamo noi, tutti insieme, con il parere degli esperti. Sarà nostro interesse – chiosa Bruno - avvalerci di chi ad oggi e non all'epoca darà risposte concrete”.

A distanza di anni quindi, dopo il caso “centrale biogas”, si riaccende in paese la polemica tra le parti politiche e sui social sul possibile inquinamento legato alla presenza di impianti di combustione.

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