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Venerdì, 03 Maggio 2024
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Dalla mezzanotte di ieri a mezzogiorno di oggi superata quota 20mila.

È il numero totale dei moduli compilati sul sito della Regione da coloro che sono arrivati in Puglia dal 3 giugno. Per la precisione 20.020 (dato aggiornato alle ore 12.00). Non è l’unico dato contenuto nel report sul nuovo modulo di autosegnalazione predisposto dalla Regione Puglia nell’ambito della lotta al Covid19. Entrando nel dettaglio, sono 19.271 le persone provenienti dall’Italia, 749 quelle arrivate dall’estero. La Lombardia è la regione dalla quale si registra il maggior numero di arrivi: il 34,8%. Seconda, ma con una percentuale inferiore alla metà rispetto alla Lombardia, l’Emilia Romagna (13,7%). Seguono, con percentuali sotto il 7%, Campania, Veneto e Piemonte. Passando dalle regioni italiane ai Paesi esteri, è la Svizzera la prima nazione per numero di autosegnalazioni, 26,7%. Al secondo posto la Germania col 17,6%. Seguono Gran Bretagna, Francia e Polonia.

Altra chiave di lettura emerge dai numeri sulla data di arrivo. In 6.557, la maggioranza, hanno scelto il primo giorno possibile - il 3 giugno - come data di rientro, 4.208 torneranno nella giornata di oggi, 3.076 domani, 2.150 sabato, 966 domenica.

La fascia di età maggiormente registrata sul sito www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus è quella compresa tra 31 e 50 anni (40,9%), seguita dalla fascia 51-70 (27,1%) e 19-30 (17,3%). Per la maggior parte, 55,2%, si tratta di uomini, 43,3% sono donne. Inoltre, il 91,7% dei rientranti in Puglia svolge una professione non sanitaria (impiegato, pensionato, forze dell’Ordine ed anche disoccupati), il 2,7% sono medici, ma ci sono anche infermieri, operatori sociosanitari ed altre figure sanitarie.

Ma come sono arrivati i 20mila registrati fino ad ora? L’81,5% con auto e pullman, il 12,5% col treno, l’1,7% in aereo.

“La risposta alla nostra ordinanza da parte di chi sta arrivando in Puglia esprime meglio di ogni parola lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità dei cittadini - dichiara il presidente della Regione Michele Emiliano - è interesse di tutti creare le condizioni per soggiornare in Puglia in sicurezza e serenità. Ed è quello che stiamo facendo”.

"Da un punto di vista puramente statistico, su un così alto numero di persone che si spostano da una regione ad un'altra, è possibile che ci sia qualche portatore del virus. Ecco perché è così importante l'aiuto di tutti i cittadini che in questo momento devono sentirsi parte, al fianco del Servizio Sanitario Regionale, della lotta al coronavirus" ha commentato Pierluigi Lopalco, responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia.

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“Nessun caso di Coronavirus per adesso e comunque la Puglia è pronta ad affrontare l’emergenza”. Il governatore Michele Emiliano al termine del confronto con la Presidenza del Consiglio e le altre Regioni sulle misure da prendere per contrastare il coronavirus ha ribadito in conferenza stampa che la macchina sanitaria regionale non è impreparata, in attesa dell’ordinanza tipo del Consiglio dei Ministri. “La Puglia nell'ipotesi che ci sia un soggetto contaminato – prosegue Emiliano - farà entrare in azione la rete delle unità operative delle malattie infettive, che sono 8 in Puglia. La rete consiste in 195 posti letto dei quali 25 a pressione negativa e di isolamento. Il Policlinico di Bari è l’hub dei laboratori regionali. Inoltre i circa 100 test effettuati sono risultati tutti negativi. Il consiglio dei ministri in serata approverà sia l'aggiornamento della gestione di emergenza sia l'ordinanza tipo - ha chiarito il presidente Emiliano - e da allora le regioni adotteranno tutte lo stesso provvedimento”.

La situazione quindi resta costantemente monitorata dalla Task force pugliese e in attesa di sviluppi rimangono attive le disposizioni già emanate in materia di prevenzione, per ridurre i rischi di contagio per il flusso di rientro in Puglia da Regioni con focolai. Pertanto, considerato che tutti gli individui che sono transitati e hanno sostato dal 1^ febbraio 2020 nei comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini nella Regione Lombardia, di Vo' nella Regione Veneto, come previsto dall'art. 1 del DPCM 23 febbraio 2020, hanno l’obbligo di "comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell'adozione, da parte dell'autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza fiduciaria con sorveglianza attiva"; si INVIATA tutti i cittadini che rientrano in Puglia provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, a comunicare la propria presenza nel territorio della Regione Puglia con indicazione del domicilio al proprio medico di medicina generale ovvero, in mancanza, al Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente al fine di permettere l'esercizio dei poteri di sorveglianza sanitaria.

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