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Venerdì, 29 Marzo 2024
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È attivo presso il Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce il Centro di Reumatologia e Immunologia pediatrica diretto dalla dottoressa Adele Civino.
Nel Centro vengono effettuati percorsi diagnostici e terapeutici in regime ambulatoriale e di Day Service/Day Hospital per bambini e adolescenti con diverse patologie, tra cui: artrite idiopatica giovanile e altre artriti pediatriche, dolore muscoloscheletrico persistente, malattia di Kawasaki e altre vasculiti, febbre reumatica, fenomeno di Raynaud, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, connettivite mista, sclerodermia, osteomielite cronica ricorrente multifocale, febbri periodiche e malattie autoinfiammatorie, uveite autoimmune, citopenie croniche autoimmuni, infezioni ricorrenti ed immunodeficienze.
Il Centro è HUB regionale per la Reumatologia pediatrica e partecipa alla “Pediatric Rheumatology International Trials Organisation” (PRINTO) e alla “Italian Primary Immunodeficiencies Network” (IPINet) a fini di ricerca clinica.
Vengono effettuate terapie infusionali, ecografia articolare, artrocentesi, iniezioni di steroide intra-articolare e delle guaine tendinee in eco-guida, terapie di tipo immunomodulante e sostitutivo, dai farmaci di uso comune sino alle terapie biotecnologiche.
L’attività è di tipo multidisciplinare con percorsi diagnostico-terapeutici che coinvolgono diversi reparti dell’Ospedale come Oculistica, Pediatria, Dermatologia, Reumatologia dell’adulto,  Psicologia, Oncoematologia pediatrica, Ortopedia, Cardiologia, Radiologia, Patologia clinica. 
Il Centro - che segue più di 500 bambini e adolescenti affetti da patologie reumatiche e immunologiche - è riconosciuto nella rete regionale pugliese delle malattie rare per le patologie reumatologiche e immunologiche.
Si accede al Servizio con prescrizione del medico di “visita reumatologica” (codice CUR 10169), sia per l'ambito reumatologico che immunologico, tramite CUP telefonico (0832.1979911) o presso gli sportelli CUP aziendali, presso farmacie e parafarmacie convenzionate, online nel portale ASL Lecce, presso sportelli APMAR e Associazione SOS per la vita. Al momento della prenotazione occorre specificare che la visita dovrà essere effettuata presso l’ambulatorio Pediatrico del Presidio Ospedaliero ‘Vito Fazzi’.
In caso di eventuali difficoltà nella prenotazione è possibile contattare direttamente l’ambulatorio: telefono: 0832 661479, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14.

Published in Attualità

Ancora un furto delle offerte dall’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Presa di mira da ladri senza scrupoli, la cassetta delle donazioni dei fedeli a devozione di Padre Pio, presente nella cappella situata al piano rialzato del nosocomio. Bottino difficile da quantificare. Il furto è stato compiuto probabilmente di notte quando cala la sorveglianza e la presenza di gente che si reca a far visita ai propri familiari ricoverati.

A lanciare l’allarme per l’ennesimo furto subito, è stato ancora una volta don Gianni Mattia, cappellano dell’ospedale, che dopo essersi recato nella chiesetta ed aver fatto la triste scoperta, successivamente ha reso pubblica la sottrazione delle offerte con un post con annessa foto, sulla sua pagina facebook: “Mi sono stancato di fare denunce – scrive amareggiato il sacerdote. Ennesimo furto, questa volta nella cappella dell’ospedale "V. Fazzi", al piano rialzato. Ormai ci stiamo abituando, dopo il furto eseguito con maestria all'esterno, all'uscita del piano rialzato dell'Ospedale, ora è successo all'interno, nella cappella. Questa volta non hanno scardinato la cassetta delle offerte, ma hanno portato via tutta la cassetta delle offerte delle candele di Padre Pio. Lasciamo la cappella del piano rialzato, attigua alla Rianimazione, aperta – sottolinea Don Gianni - per dare la possibilità ai parenti dei degenti di sostare in preghiera ma ora non posso più farlo e dovrà restare chiusa. Purtroppo la colonnina e la cassetta delle offerte sono state trafugate. Ci sono altre due cassette: vicino Santa Rita e San Luigi, spero lasceranno almeno quelle”.

Una denuncia, che prova a scuotere le coscienze, ma non libera il cappellano dai dubbi sull’accaduto: “Come hanno potuto nella notte smontare la cassetta delle offerte e portarla via? A noi sono rimaste le candele elettriche! E come sono potuti uscire dall'ospedale senza che nessuno potesse accorgersene? Misteri della fede?! Sono offerte per il culto, per i poveri, per le bollette, pazienza e benedizione ai furfanti, capita, ormai è di routine – conclude sconfortato don Gianni Mattia”.

Con questo colpo sale quindi a quattro il numero di furti compiuti all’interno dell’ospedale leccese.

Published in Cronaca

Sorrisi, colori e due nuove ludo barelle per un ospedale a misura di bambino. Il patto di solidarietà tra associazionismo e sanità pubblica continua a produrre buoni frutti, capaci – per dirla con le parole dell’Arcivescovo di Lecce, Michele Seccia - «di trasformare la sofferenza in speranza». Dopo la benedizione del presule, le ludobarelle sono arrivate stamattina nella Chirurgia Pediatrica del “Vito Fazzi”, accolte dal personale e, soprattutto, da bambini e famiglie.

Una donazione che è il risultato del lavoro sinergico del Lions Club Lecce Messapia e dell’Associazione “Cuore e Mani Aperte verso chi soffre” Onlus. Una vera e propria “rete della solidarietà” che continua a crescere, come chiarito durante gli interventi del Governatore del Distretto Lions 108 Ab Puglia, Francesco Antico, del presidente Lions Club Lecce Messapia Raffaele Mele, del presidente e vicepresidente dell’associazione di volontariato da anni attiva nell’Ospedale, don Gianni Mattia e Franco Russo. Al loro fianco il direttore Medico del “Fazzi”, Giampiero Frassanito e il direttore della Chirurgia Pediatrica, Carlo Rossi, che hanno portato il saluto della Direzione Generale ASL.

Per tutti una giornata di festa. Con un significato doppio: da un lato l’attenzione per l’umanizzazione delle cure, dall’altro il valore del gioco come “alleato” della terapia: «Fattore fondamentale – ha detto Rossi - per la crescita dei bambini, anche quando sono lontani da casa, in un ospedale. Le ludobarelle sono molto utili durante gli spostamenti dal reparto per fare visite oppure esami e consentono ai piccoli pazienti di affrontare la permanenza in ospedale in modo più sereno». Generosità “contagiosa” e capace di inanellare donazioni in serie per affrontare grandi battaglie, come la campagna di vaccinazione contro il morbillo (“un euro per salvare un bambino”), e centrare obiettivi più piccoli ma significativi, come i 180 trasporti e 185mila km percorsi dalla “bimbulanza” in sei anni di attività.

Un Ospedale, il “Fazzi”, che ogni giorno si prende cura di 630 pazienti e accoglie 1800 visitatori e accompagnatori. E assiste tanti bambini – ha aggiunto don Gianni Mattia – che «sono essi stessi a dirci che entrare nella risonanza magnetica colorata come fosse un sottomarino è un’esperienza bellissima». E ora potranno anche “viaggiare” nelle ludobarelle, «utilissime anche per sdrammatizzare il trauma della sala operatoria».

Published in Attualità
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