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Sabato, 20 Aprile 2024
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L’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, sposa il progetto “Oltre l’odio” promosso dalla Regione Puglia e dal Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento.

Nell’episcopio di piazza Duomo il presule ha ricevuto una delegazione guidata dal sociologo Luigi Spedicato, docente dell’Università del Salento e direttore di Oltre l’odio e dell’Osservatorio sui discorsi di odio in Rete istituito dall’Ateneo leccese.

Monsignor Seccia ha abbracciato la missione del progetto, che attraverso attività teatrali e laboratori di formazione è in prima linea nel contrasto ai discorsi di odio (Hate Speech) in Rete e lavora per il rafforzamento dell’antimafia sociale.

“Accolgo e abbraccio - ha sottolineato l’arcivescovo Seccia nel corso di un colloquio cordiale e amichevole - questo percorso di grande valenza sociale. Dobbiamo fare fronte comune per piantare il seme della speranza, della solidarietà e della fratellanza, mentre anche e soprattutto sul web dilagano espressioni di odio e di violenza. L’arcidiocesi di Lecce farà la sua parte interagendo col progetto Oltre l’Odio attraverso il coinvolgimento degli uffici delle comunicazioni sociali, della pastorale giovanile e degli insegnanti di religione. Soprattutto nelle scuole, nelle parrocchie e negli oratori si può fare tanto - ha evidenziato monsignor Seccia - per testimoniare e insegnare i valori della bellezza e dell’educazione alla cittadinanza attiva che rappresentano il lievito di una società migliore. Darò anche il mio contributo personale di idee e di partecipazione per dire No ad ogni forma di bullismo, cyberbullismo e odio, per fare sbarramento contro ogni violenza”.

Ringraziando l’arcivescovo Seccia per l’adesione agli obiettivi di Oltre l'odio, il professor Spedicato ha poi sottolineato “la costante attenzione che la Chiesa dedica da tempo al rapporto tra i media, vecchi e nuovi, ed i fenomeni sociali”, ed ha citato, a questo proposito, i due importanti documenti del Pontificio consiglio delle Comunicazioni sociali, “La Chiesa e Internet” ed il successivo “Aetatis Novae” in cui è stato colto il dualismo implicito nei media digitali, “il loro essere strumento di emancipazione umana ma anche elemento potenzialmente distruttivo di relazioni sociali fondate sul rispetto, sulla tolleranza e sull'accettazione delle diversità”.

“Auspico - ha aggiunto Spedicato - che nelle azioni di prevenzione e contrasto alla diffusione degli hate speech in Rete si possano sviluppare rapporti di collaborazione tra l’Osservatorio sui discorsi di odio istituito dal Senato Accademico dell’Università del Salento e le organizzazioni cattoliche operanti nel sociale e sul territorio della diocesi leccese”.

L’arcivescovo Seccia ha accolto tale richiesta e ha poi reso visibile la sua adesione al progetto indossando una della magliette col logo di "Otre l’Odio" donate dalla delegazione.

Published in Cultura

Si chiude con l’evento “Il Silenzio È Il Grido Più Forte”, in programma l’8 luglio presso i cantieri teatrali Koreja di Lecce, la seconda annualità del progetto “Oltre l’odio” promosso dalla Regione Puglia e dal Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento.

Si tratta di un percorso, attraversato da attività teatrali e da laboratori di formazione attiva per il contrasto dei discorsi di odio (Hate Speech) in Rete, che abbraccia soprattutto il mondo della scuola.

“L’orizzonte - sottolinea il professore Luigi Spedicato, docente di sociologia dell’Università del Salento e direttore del progetto Oltre l’Odio e dell’Osservatorio sui discorsi di odio in Rete istituito dall’Ateneo leccese - è la prevenzione dell’insorgenza di comportamenti linguisticamente aggressivi tra gli adolescenti, attraverso il riconoscimento della funzione del linguaggio quale base dell’interazione sociale e della maturazione del senso di appartenenza alla comunità. Un impegno che abbraccia soprattutto le nuove generazioni e le agenzie educative, ma anche istituzioni e società civile, nel comune obiettivo di arginare e combattere qualsiasi tipo di discorso di odio”.

Ma insieme alle azioni di contrasto alla diffusione online di hate speech, la missione è quella di spianare la strada ad un percorso di cittadinanza attiva per sviluppare gli anticorpi che contrastano il virus dell’illegalità e per rafforzare il valore dell’antimafia sociale.

“La pandemia, tuttavia, ha imposto l’utilizzo di strumenti innovati per il secondo ciclo dei laboratori teatrali e per le attività di educazione ai social media e di formazione rivolte anche a genitori e docenti. I laboratori - evidenzia Spedicato - si sono quindi svolti in modalità online. Il progetto è stato in grado di rispondere alle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria continuando a garantire, seppure da remoto, forme di intervento e di sensibilizzazione ai temi della cittadinanza attiva”.

L’evento di chiusura “Il Silenzio È Il Grido Più Forte” si tiene oggi alle 19 a Lecce, presso i Cantieri Teatrali Koreja (via Guido Dorso), e vedrà la presenza delle scolaresche coinvolte nel progetto. Dopo i saluti istituzionali, introdurranno il convegno il docente di Unisalento e direttore del progetto Luigi Spedicato e le professoresse Maria Mirto (istituto comprensivo Don Milani di Leverano) e Immacolata Turco (istituto comprensivo Da Vinci di Cavallino). Prenderanno la parola e porteranno il loro contributo al confronto Eleonora Tricarico, Social media manager (Essere social), Carlo Infante, docente di performing media (On life. La vita dentro lo schermo); Simone Pacini, esperto di comunicazione (La sfida sui social); Andrea Maulini, esperto di marketing e comunicazione (Simulation intelligence); Antonio Gnoni, giornalista RAI 3 Puglia (Il messaggio televisivo); Ennio Ciavolino, professore di psicometria di Unisalento che presenterà i risultati del monitoraggio. Nel corso degli incontri saranno inoltre trasmessi i video tratti dai laboratori teatrali.

L’evento si concluderà con lo spettacolo “CASALABATE 1492” in programma alle 21: una produzione di Koreja con Fernando Blasi, in arte Nandu Popu, e Carlo Durante, con la regia di Salvatore Tramacere (ingresso con invito riservato ai partecipanti all’evento).

Published in Eventi
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