Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione Cookie Policy. Per saperne di piu'

Approvo
Giovedì, 18 Aprile 2024
040_compasso.jpg010_bluesea.jpg020_idrovelox50.jpg180_winet.jpg025_radallarm.jpg205_martena.jpg200_carrozzo.jpg210_mondofiori.jpg220_liaci.jpg

Col cuore in gola. Ad alta velocità sull’iconica pista circolare lunga 12,6 km e sul tracciato “Handling”, della Technical center di Nardò, immersa tra ulivi salentini e macchia mediterranea.

Emozioni forti a bordo della Porsche GT3RS di colore verde, tra curve mozzafiato, performance superlative e innovazione tecnologica di prim’ordine. Il taglio del nastro prima, alla presenza delle alte cariche dell’azienda tedesca e dei rappresentanti delle istituzioni locali. Il brivido della prova in pista poi. Tutti in fila, dal presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva, all’assessore regionale Loredana Capone, a provare l’emozione dell’alta velocità proiettata verso l’ingegneria del futuro.

La Technical center di Nardò, è ripartita da un investimento di oltre 60 milioni, solo 35 nell’ultimo anno, effettuato dalla casa automobilistica tedesca per ristrutturare e rigenerare in ogni minimo particolare un tracciato con inclinazione variabile sino al 22,5%, con cinque corsie per le auto, due per i camion, e altrettante per i mezzi di soccorso. Una pista da record, con nuovo asfalto, mobilità elettrica, sistemi di connettività e innovativo impianto guardrail, in cui si può raggiungere la velocità di 260 km orari senza dover correggere la traiettoria, quasi come si guidasse su un rettilineo. Il circuito ad alta velocità, famoso in tutto il mondo sin dal 1975, anno di costruzione, ha rivisto la luce dopo 7 mesi di lavori meticolosi, che hanno riportato alla luce anche ricordi e capolavori del passato. Storico l’anno 1979 in cui per la prima volta venne superata la barriera dei 400 km/h con una vettura realizzata appositamente e poi indimenticabile la presenza in prova a Nardò, di Niki Lauda a bordo in un’auto a sei ruote.

Brividi intensi che solo il potente rombo dei motori in pista sa assecondare. Su e giù a forte velocità, tra tornanti veloci che alternano in rapida successione la vista del mare che si schiude all’orizzonte e l’azzurro del cielo.

Un progetto serio, importante e al tempo stesso emozionante, che possiede tuttavia polso fermo e idee chiare. In questi anni infatti, lo sviluppo strategico non si è mai fermato. L’azienda Porsche, sin dal 2012, anno primo della gestione, ha investito risorse professionali ed economiche per innovare e rendere l’impianto, che oggi si estende su oltre 700 ettari di superficie, con più di 20 piste, diverse infrastrutture, circa 100 clienti tra società automotive e 150 dipendenti, tra i più importanti del panorama europeo per il presente e il futuro.

Published in Attualità
180_quarta.jpg030_solazzo.jpg070_annaluce.jpg170_pneumatic.jpg030_ortokinesis.jpg025_martena.jpg045_vcn.jpg