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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Verso il voto, Liberazione: "Le ragioni della scelta di non ricandidarsi"

Verso il voto, Liberazione: "Le ragioni della scelta di non ricandidarsi"

I componenti dell’ex gruppo consiliare Liberazione, con il presente comunicato stampa,

intendono esplicitare alla cittadinanza di Carmiano e Magliano le ragioni per cui hanno deciso di non ripresentare la candidatura di una lista elettorale che potesse partecipare alle consultazioni del 7 novembre p.v., già rappresentate con una nota indirizzata alla Ministra degli Interni dott.ssa Luciana Lamorgese.

“Il nostro intento era quello di costruire un’alternativa composta da persone accomunate dall’interesse per il bene collettivo, che avesse come obiettivo unico la realizzazione di un programma di sviluppo socio economico del territorio, nel pieno rispetto della legalità, e che segnasse una chiara discontinuità rispetto ad una maggioranza già strutturata che ha amministrato il comune di Carmiano negli ultimi 10 anni.

Dal punto di vista politico, per l’unità, la coerenza e l’onestà intellettuale che ci ha contraddistinto in questi anni, non abbiamo ritenuto opportuno aderire ad alcuna delle due compagini, chiara espressione di quel metodo di amministrare da noi combattuto nel precedente consiglio e che, a nostro avviso, non ha mai avuto come obiettivo primario il bene collettivo. Riteniamo che sia veramente paradossale come, da un consiglio comunale sciolto per sospette infiltrazioni mafiose, si sia generata una scissione della maggioranza, producendo due liste, capeggiate rispettivamente dall’ex sindaco e da un suo assessore, già vice sindaco nel primo mandato, oggi diventatone l’antagonista. La presa di distanza di alcuni ex assessori è avvenuta solo in occasione delle consultazioni elettorali e formazione delle liste e non nel corso dell’attività amministrativa degli ultimi dieci anni che li vedeva pienamente integrati, funzionali e operativi e che è sotto la lente d’ingrandimento delle autorità. D’altro canto, coloro i quali hanno manifestato il loro dissenso verso l’operato dell’intera amministrazione Mazzotta, non hanno dato il loro contributo a che si formasse una seria alternativa con le finalità da noi auspicate ma, anzi, per accordi trasversali e/o bramosia di poltrone e di potere, hanno sotterrato l’ascia da guerra e hanno finito per convergere e spendersi, direttamente e non, per una o per l’altra compagine.

Da un punto di vista amministrativo, lo scioglimento disposto dalle autorità competenti, finalizzato ad interrompere o evitare possibili rapporti di connivenza tra gli organi di governo del territorio e compagini di tipo criminale, non ha prodotto gli effetti da noi sperati cioè una svolta nel modo d’intendere la politica locale e l’amministrazione dell’Ente per un sereno e florido futuro della nostra comunità. Questo evento, unico nella storia del nostro Comune, avrebbe richiesto il buon senso tale da indurre coloro i quali avevano detenuto il potere di indirizzare e determinare le scelte amministrative locali a fare un passo indietro in attesa del pronunciamento sulla incandidabilità.

Per tutto quanto esposto, ribadiamo la non opportunità della nostra candidatura in un siffatto clima elettorale e, conseguentemente, ne deriva per noi l’impossibilità di scelta tra le due compagini in competizione che riteniamo essere alla stessa stregua. Ciò nonostante, l’ex gruppo consiliare Liberazione, unitariamente, continuerà a fare politica sul territorio, proseguendo il costante e certosino lavoro di vigilanza, controllo e, eventualmente, denuncia che ne ha da sempre caratterizzato l’operato, per rafforzare ed ampliare una valida alternativa che possa amministrare, in totale discontinuità con il passato, in un futuro prossimo”.

L’ex Gruppo consiliare “LiberAzione”

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