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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Merli: "Palazzo dei Celestini e la speranza nell'anno che verrà"

Merli: "Palazzo dei Celestini e la speranza nell'anno che verrà"

Sono passati più di sedici anni da quando l’amministrazione comunale Umberto Ferrieri Caputi acquistò il palazzo dei Celestini di Carmiano esercitando correttamente il diritto di prelazione previsto per gli immobili vincolati dalla Soprintendenza.

Costruito, tra il XVI ed il XVIII secolo, dal potente ordine religioso dei Padri Celestini di Santa Croce di Lecce, feudatari dal 1448 al 1806 dei casali di Carmiano e Magliano, finanziato con le decime e altre imposte versate dai nostri antenati in oltre 350 anni di feudalità.

Dopo l'abbattimento della cinquecentesca chiesa matrice, il palazzo è rimasto l'unico simbolo visibile della storia della nostra comunità, come la torre federiciana per Leverano, come il castello angioino per Copertino.

Averlo acquisito alla proprietà comunale non è bastato a restituirlo alla comunità di appartenenza, a renderlo fruibile ai legittimi proprietari. Una serie di contenziosi hanno fatto perdere un finanziamento di 600.000 euro, impedito la ristrutturazione del manufatto, perpetuato lo stato di abbandono.

Il progetto redatto dagli architetti Negro, Ferriero, Vergine prevede la realizzazione di un grande contenitore di eventi culturali e servizi turistici che ospiti la sede della biblioteca e dell’archivio storico comunale.

L’antico palazzo, una volta restaurato e aperto al pubblico, potrebbe altresì rivelarsi un’importante attrazione turistica e diventare volano di sviluppo per le locali attività che operano nel settore del turismo, dell’accoglienza e della ristorazione.

Su questo tema, nell’anno che verrà, il faro della speranza resterà sempre acceso.

Luciano Merli

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