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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Elezioni comunali Carmiano: attesa per la sentenza del Consiglio di Stato

Elezioni comunali Carmiano: attesa per la sentenza del Consiglio di Stato

Si è discusso ieri dinanzi al Consiglio di Stato, il ricorso sul voto delle elezioni amministrative di Carmiano del novembre 2021. Sentenza attesa per le prossime settimane.

Presenti in aula per il dibattimento, durato poco più di un quarto d’ora, l’avvocato Saverio Sticchi Damiani incaricato da Giancarlo Mazzotta, ricorrente e candidato sindaco della lista “Ritorniamo Insieme” uscito sconfitto per 78 voti nell’ultima tornata elettorale, e l’avvocato Adriano Tolomeo per conto dell’attuale primo cittadino Gianni Erroi e dell’amministrazione comunale di Carmiano.

I giudici del massimo organo giudiziario amministrativo sono chiamati a decidere sull’appello contro la sentenza del Tar Lecce che in primo grado aveva confermato il risultato delle urne. Da qui infatti ne è derivata la decisione dell’ex sindaco Mazzotta e dei 14 (2 non hanno firmato) candidati consiglieri usciti sconfitti dalle urne di dare mandato all’avvocato Sticchi Damiani di perorare la loro posizione dinanzi al Consiglio di Stato “per l’annullamento o riforma della sentenza” emessa lo scorso 9 giugno dalla prima sezione del tribunale amministrativo leccese, presieduta da Antonio Pasca. Il Tar in quell’occasione, considerato che “le doglianze circa la mancanza di corrispondenza, all’interno dei verbali delle sezioni n. 1, 2 e 7, tra il numero delle schede autenticate, il numero delle schede scrutinate ed il numero delle schede non utilizzate, non avevano trovato riscontro nelle risultanze delle operazioni di verificazioni, atteso che i rilievi del Verificatore hanno confermato la correttezza delle operazioni di verbalizzazione, eccezion fatta per il mancato reperimento nelle buste di n. 2 schede (1 scheda nulla nella sezione n. 1 e una scheda autenticata e non utilizzata nella sezione n. 7), che non aveva costituito oggetto di puntuale censura e che comunque non consente di superare la prova di resistenza e di ritenere inficiato il risultato elettorale nel suo complesso a fronte di una differenza tra le liste di n. 78 voti” e valutato che l’ipotesi della cosiddetta “scheda ballerina”, “trattasi però di una censura nuova e diversa rispetto a quelle formulate con il ricorso introduttivo, che parte ricorrente ha articolato soltanto all’esito della conoscenza delle risultanze della verificazione e che come tale deve essere dichiarata inammissibile”, aveva ritenuto che il ricorso avanzato da Mazzotta fosse “infondato” e doveva “essere rigettato” e “i motivi aggiunti devono essere dichiarati inammissibili e comunque devono essere respinti in difetto di prova sui fatti e le circostanze presupposte”. Una sentenza che premiò quindi la tesi dell’avvocato Adriano Tolomeo, legale incaricato dall’amministrazione comunale di Carmiano.

Ieri dunque l’ultimo step dinanzi al Consiglio di Stato, la cui sentenza si conoscerà non prima di 15 o 20 giorni.

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