“Biodiversità agroalimentare e turismo enogastronomico”: 21 e 22 ottobre con la Pro Loco Carmiano Magliano
Tutto pronto a Carmiano per la due giorni di incontri, approfondimento e analisi su territorio, aziende e agricoltura, promossi dalla Pro Loco Carmiano Magliano. Sabato 21 e domenica 22, avrà inizio la manifestazione “Biodiversità agroalimentare e turismo enogastronomico”.
L’iniziativa si svolgerà all’interno dell’atrio del palazzo comunale di Carmiano e nel cuore del paese, tra piazza Assunta e via Roma.
Sabato 21, doppio appuntamento (mattina e pomeriggio) con incontri/dibattito su biodiversità, territorio, agricoltura e imprese con illustri relatori (programma come da locandina allegata). Nelle serate di sabato 21 e domenica 22 spazio alle attività di promozione del territorio attraverso servizi di assistenza e informazione turistica, esposizione di specialità culinarie a Km zero, laboratori enogastronomici e degustazioni guidate di vini e prodotti tipici in un contesto cittadino illuminato a festa.
L’iniziativa messa in campo dalla Pro Loco, guidata dal presidente Carlo La Tegola, punta inoltre a promuovere l’idea di turismo enogastronomico, quale strumento per uno sviluppo sostenibile delle destinazioni e delle aree rurali limitrofe, avvicinando produttori, ristoratori, operatori del turismo e consumatori, contribuendo così ad accorciare la filiera agroalimentare e quindi, generando benefici diffusi sul territorio.
Nella realizzazione degli eventi, in base alla loro tipologia, collaboreranno le associazioni di categoria (confagricoltura, federaziende, giovani Informazione, comitato festa), il Comune di Carmiano e i ragazzi del Servizio civile nazionale. Media partner ViviCitta News.
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Tesi e Donno in concerto domani sera nell’anfiteatro del Parco della Musica e Scienza di Magliano
Incidente auto - bici: 2 giovani feriti
Due giovani feriti nell'incidente stradale avvenuto intorno alle 21 all'incrocio tra via Lecce e via don Alessandro Niccoli a Carmiano. Nello scontro tra un'auto e due biciclette, per cause in fase di accertamento dai carabinieri intervenuti sul posto, ad avere la peggio sono stati i due ciclisti, un ragazzo e una ragazza (entrambi minorenni) sbalzati dalla sella e caduti violentemente sull'asfalto. Immediata la richiesta di soccorsi. I feriti presi in cura dai sanitari del 118 sono stati condotti in ospedale per ulteriori accertamenti.
Al via la terza edizione del “Torneo dei Rioni” targato “Giovani Informazione”
Il programma completo è visibile sulla pagina facebook dell’associazione Giovani Informazione
Carmiano si svuota: quale futuro per una comunità in decrescita demografica?
In Italia e in Europa assistiamo negli ultimi decenni ad un progressivo ridimensionamento del numero delle nascite. Carmiano e Magliano hanno segnato lo stesso trend negativo. Nulla di nuovo sotto il sole. Il problema tuttavia recentemente è esploso a livello di assistenza sanitaria perché si è scoperto di non poter più assicurare nel paese un presidio pediatrico permanente. La media annua del numero dei nati risulta largamente inferiore agli standard richiesti per soddisfare la presenza di un pediatra in pianta stabile. Si è cercato amministrativamente una soluzione provvisoria che non potrà però reggere all’urto della crisi. Se insomma nei prossimi anni la decrescita demografica continuerà le future mamme dovranno cercare altrove l’assistenza goduta fino alla recente messa in pensione dei due pediatri che hanno in maniera continuativa e per un lungo periodo seguito e curato le ultime generazioni di bambini e bambine del paese.
Finora la forte contrazione delle nascite non ha prodotto ricadute vistose sull’andamento demografico complessivo del paese. La popolazione di Carmiano e Magliano si mantiene sostanzialmente sui livelli acquisiti all’inizio di questo secolo. Si è perso certamente qualcosa nel numero totale dei residenti, ma non tanto da far presagire un inevitabile tracollo. L’equilibrio, se di questo si tratta, è assicurato dall’accresciuta presenza di extracomunitari che hanno scelto di stabilire la loro residenza nel paese. Una scelta che di riflesso ha anche contribuito ad attenuare la curva negativa delle nascite, tenuta in galleggiamento per l’apporto significativo fornito dalle donne fertili forestiere, con un numero dei nati sensibilmente superiore alla media accertata per le donne indigene, originarie cioè da famiglie locali.
Oggi come nel passato la sopravvivenza del paese è garantita dalla costante presenza di forestieri. Senza questo apporto Carmiano e Magliano sono destinati al declino demografico. Il quadro prospettico è abbastanza chiaro: gran parte dei giovani più promettenti nello studio cerca di perfezionarsi altrove per trovare immediati sbocchi nel mercato del lavoro, quelli abili nelle professioni si allontanano dal paese per conseguire gratificazioni economiche migliori, spingendo spesso anche le rispettive famiglie, i genitori in primis, ad abbandonare la loro terra per restare vicini ai figli. Il paese si va progressivamente svuotando di eccellenze e di specialismi, conservando quello che serve per coprire solo parzialmente il fabbisogno del terziario e del manifatturiero. Soprattutto l’agricoltura e il comparto turistico, che restano le maggiori risorse del territorio, senza la manovalanza dei forestieri non avrebbero certamente un futuro. Paradossalmente parte rilevante della ricchezza prodotta in Italia e a Carmiano è dovuta al contributo silenzioso (spesso ignorato o, peggio, dileggiato) dei lavoratori extracomunitari. Checché ne dicano i sovranisti della prima e dell’ultima ora.
Le vicende storiche di Carmiano e Magliano confermano ampiamente l’assunto che senza i forestieri i due paesi sarebbero da tempo morti e sepolti. I Celestini, padroni del feudo, già a partire dal XVI secolo per ripopolare i due piccoli insediamenti umani concedono gratuitamente terre per costruire le loro case e stabilire la loro residenza ad estranei provenienti da diverse parti, anche dall’altra sponda dell’Adriatico. Per incentivare l’esodo si spingono persino ad alleggerire i nuovi arrivati dalle tasse principali quali il focatico (sulla famiglia) e il testatico (sul capofamiglia abile al lavoro). L’apporto dei neo-residenti garantisce per lungo tempo un equilibrio demografico, sebbene ciclicamente rotto dalle frequenti epidemie e carestie. A Carmiano e Magliano il numero dei nati in antico regime non cresce in maniera sostenuta perché frenato dall’alto tasso della mortalità infantile (mediamente ogni 10 nati 3-4 muoiono nei primi anni di vita), ma anche condizionato sul piano temporale dalla ridotta fertilità femminile. Le donne del paese solo eccezionalmente superano i 30-32 anni per mettere al mondo un figlio. A ciò si aggiunga che molte di loro non riescono a portare a compimento la gravidanza in quanto malnutrite. Storicamente è impossibile documentare il numero degli aborti spontanei, un fenomeno che sfugge non solo alle statistiche ma anche al regime sanitario dell’epoca. Gli unici dati disponibili riguardano la mortalità femminile all’atto del parto, sensibilmente elevata (ogni 100 nati 9 puerpere non sopravvivono), fenomeno che quantifica il rischio reale a cui andava incontro una normale gravidanza. Carmiano poi non ha potuto disporre in diversi periodi di un’ostetrica (la mammana) per assistere le partorienti se tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento questo ruolo è stato esercitato in via permanente dal parroco del paese, Giovanni Andrea De Monte. Solo a partire dalla fine del Settecento, con il miglioramento delle condizioni igieniche, si è potuto assistere ad una progressiva contrazione della mortalità infantile e di quella femminile. Con l’Ottocento inoltrato i ritmi di crescita demografica si rivelano più intensi, consolidandosi nel corso del Novecento, ma si arrestano con l’avvio del terzo millennio. In estrema sintesi a Carmiano e Magliano negli ultimi due decenni il numero delle nascite risulta paradossalmente quello registrato in antico regime (mediamente 40-50 nati all’anno per Carmiano e 20-30 per Magliano). Con prospettive però facilmente immaginabili. Prima il fenomeno demografico era fortemente segnato dalle congiunture negative (alta mortalità infantile e femminile, preceduta e seguita da frequenti carestie ed epidemie) ora invece da ineludibili scelte di benessere sociale e familiare (controllo delle nascite e alte aspettative di vita). Gli esiti sembrano anch’essi scontati. Si avvicina un futuro in cui il paese perderà la sua attuale fisonomia insediativa, si svuoterà delle sue migliori energie umane. Salvo, come nel passato, una diversa e più coraggiosa politica migratoria, accompagnata da una radicale inversione degli attuali processi di sviluppo, ancora troppo lontani dal trattenere in loco tanti giovani desiderosi di mettere pienamente a frutto le loro competenze specialistiche.
Mario Spedicato
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Cimitero comunale: l'intervento di Simone Resinato, presidente dell'associazione #73041
La contrapposizione di post social sul cimitero comunale pubblicati su facebook dal sindaco Gianni Erroi e dall’associazione #73041, continua a far discutere.
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del presidente dell’associazione #73041, Simone Resinato.
“In risposta al recente articolo pubblicato su ViviCittaNews sull'attuale condizione del cimitero locale, vorremmo sottolineare il fatto che i cittadini di Carmiano e Magliano hanno la possibilità di visitare personalmente la struttura cimiteriale per verificare le attuali condizioni. Questo potrebbe risolvere ogni dubbio sorto in merito alla manutenzione e all’aspetto del cimitero, permettendo loro di constatare direttamente la situazione.
D'altro canto, è impossibile non notare la negligenza con cui sono trattate le strade del nostro paese. Prendiamo ad esempio Via Roma, che dopo i recenti lavori di ristrutturazione, è purtroppo diventata un'area degradata. Aiuole incolte e accumuli di terra rossa caratterizzano il paesaggio, creando problemi ancora più gravi in caso di pioggia. Questa situazione è comune anche nell'area mercatale di Carmiano e in altre zone del paese, dove le erbacce e le aiuole trascurate compromettono l'immagine e il decoro urbano. L'estetica urbana riveste un ruolo fondamentale nel determinare l'attrattività di un paese per residenti, visitatori e investitori. Un ambiente ben curato e piacevole stimola la crescita economica e sociale, incoraggiando le persone a frequentare gli spazi pubblici e a stabilire relazioni sociali. Al contrario, l'incuria e un decoro urbano inadeguato possono innescare una spirale negativa, portando a un calo del flusso di visitatori e a un deterioramento della qualità della vita dei residenti. Riteniamo quindi che la riqualificazione e la cura degli spazi urbani, come Via Roma e l'area mercatale di Carmiano, non siano solo un modo per migliorare l'immagine del paese, ma rappresentano anche un'opportunità per promuovere un approccio più sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Un luogo ben tenuto è un invito alla comunità a prenderne cura e a rispettarlo, contribuendo a creare uno spirito di appartenenza e di orgoglio per il luogo in cui viviamo”.
Cimitero comunale: l'intervento del sindaco Gianni Erroi
La contrapposizione di post social sul cimitero comunale pubblicati su facebook dal sindaco Gianni Erroi e dall’associazione #73041, continua a far discutere.
Riceviamo e pubblichiamo la risposta del primo cittadino di Carmiano e Magliano.
“Come viene in evidenza dalle fotografie fatte dal sottoscritto, recatosi nel cimitero comunale per un sopralluogo con l’ingegnere Fella, dopo la pubblicazione dell’articolo di ViviCittaNews, si può notare la condizione reale in cui si trova il luogo sacro. Dalle foto che fornisco per la pubblicazione si può notare come il cimitero sia curato e decorso, e solo alcuni piccoli vicoli sfuggiti all’attività dell’azienda manutentrice, saranno ripuliti nella giornata di domani. Chiedo quindi, dov’è il degrado segnalato? Dispiace quindi che qualcuno abbia voluto fare polemica. I cittadini possono ora trarre le loro conclusioni e resto a disposizione dell’associazione #73041 per un confronto utile a dissipare ogni loro dubbio in merito”.
Carmiano: il cimitero dai due volti
Due facce di quale medaglia? Il quesito è riferito al cimitero comunale di Carmiano e Magliano, rappresentato sui social in due post dal tenore opposto.
Nel primo intervento facebook, firmato dall’associazione #73041, compaiono i viali cimiteriali con erba alta e privi di decoro, oltre ad alcuni loculi incompiuti.
Il secondo post, pubblicato poco dopo dal sindaco Gianni Erroi, corredato di foto che lo ritraggono in compagnia di amministratori comunali, vede l’inaugurazione della cappella cimiteriale “San Francesco”. Cerimonia sobria e ringraziamento agli uffici intervenuti nella realizzazione dell’opera.
Tempismo perfetto in paese. Ora però il dubbio sorge spontaneo: è lo stesso luogo sacro? E in che condizioni è il cimitero di Carmiano e Magliano?