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Giovedì, 25 Aprile 2024
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In un clima di incertezza per il destino dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giancarlo Mazzotta, a rischio scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose, a Carmiano, la politica si riunisce e convoca per lunedì prossimo, alle 16.30, l’assise per l’approvazione del bilancio consolidato, anno 2018, dell’ente. Nei cinque punti all’ordine del giorno, riflettori puntati anche sui conti della società patrimoniale “Carminio” e sulla farmacia comunale.

Intanto l’iter burocratico sulle sorti dell’amministrazione pare sia prossimo a giungere a conclusione. Tra conferme e smentite, numerose sono le indiscrezioni che si rincorrono, in attesa di conoscere la decisione ufficiale del Viminale, dopo la richiesta di scioglimento avanzata dal prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, sulla scorta del report realizzato in circa sei mesi di indagini e audizioni tra gli uffici dell’Ente, dalla commissione d’inchiesta prefettizia. Sotto l’esame degli inquirenti sarebbero finiti soprattutto gli anni della gestione pubblica Mazzotta e la vicenda “Bcc Terra d’Otranto”, in cui il primo cittadino risulta indagato insieme ad altre cinque persone, nell’inchiesta dei presunti illeciti commessi nel maggio 2014 in occasione del rinnovo del Cda.

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Ore febbrili a Carmiano per il destino dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giancarlo Mazzotta, a rischio scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose.

L’iter burocratico, ormai in fase avanzata, pare sia giunto a conclusione. In paese si attende di conoscere la decisione ufficiale del Viminale, dopo la richiesta avanzata dal prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, facendo leva sulle circa 100 pagine del report realizzato in circa sei mesi di indagini e audizioni tra gli uffici dell’Ente, dalla commissione d’inchiesta prefettizia formata da sei Funzionari di Prefettura e Forze dell’Ordine. Sotto i riflettori degli inquirenti gli anni della gestione pubblica Mazzotta e la vicenda “Bcc”, in cui il primo cittadino di Carmiano risulta indagato insieme ad altre cinque persone, per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nella vicenda dei presunti illeciti commessi nel maggio 2014, in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione dell’istituto di credito cooperativo Terra d’Otranto.

Accuse che il primo cittadino ha sempre respinto, richiedendo un’audizione personale, non accolta dal Prefetto, e dichiarandosi “estraneo ad ogni addebito e vittima di un processo mediatico frutto di interessi politici”.

Intanto, in attesa dell’ufficialità, qualora dovesse avvalorare l’ipotesi scioglimento che verrebbe notificata al segretario comunale Pierluigi Cannazza, anche le indiscrezioni in paese hanno avuto un’impennata, portando a disegnare un quadro ben più articolato. Il provvedimento che dovrebbe giungere da Roma, qualora si riferisse al sindaco Mazzotta, avrebbe ripercussioni sulla tenuta dell'assise comunale, secondo il principio di diritto latino, “Simul stabunt aut simul cadent” insieme staranno o insieme cadranno.

Cresce quindi l’attesa per la decisione finale di Ministero dell'interno e Consiglio dei Ministri, che sulla scorta di elementi concreti, univoci e rilevanti - tali devono essere per legge - comprovanti l’eventuale condizionamento della malavita nella gestione pubblica dell’Ente, sciolga o meno per mafia il consiglio comunale.

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Nominata la commissione prefettizia per l'accesso e l'accertamento degli atti al Comune di Carmiano.

Il Viminale in seguito ad Istanza del Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, ha ritenuto di dover disporre approfondite indagini con lo scopo di individuare eventuali possibili condizionamenti ed infiltrazioni della criminalità organizzata nell'ambito dell’amministrazione comunale. La commissione d’indagine sarà composta da sei Funzionari di Prefettura e Forze dell’Ordine.

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