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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terzo successo consecutivo in Terza categoria per il Carmiano Magliano. La formazione del patron Manuele Sperti ha battuto con un tennistico 6 a 0 gli avversari del Sogliano. Una gara a senso unico scandita dalle marcature nel primo tempo di Ippolito al 13’ e al 23’. Nel secondo tempo è arrivata poi la tripletta di Ippolito al 57’, il poker con Gioele Spedicato (al 65’), il quinto gol al 70’ di Sebaste e la sesta marcatura con Soleti al minuto 85. Con questo successo la formazione rossarancioblu sale a quota 10 punti in classifica. Soddisfatto a fine gara il patron Sperti. “Dopo un avvio di stagione altalenante la squadra finalmente ha iniziato a conquistare vittorie offrendo anche un buon calcio. Sono soddisfatto del successo e felice di aver visto un buon seguito di tifosi da Carmiano e Magliano nell’impianto sportivo di Villa Convento dopo momentaneamente disputiamo le gare casalinghe di campionato”.

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Secondo successo consecutivo in campionato per l’Unione Sportiva Carmiano Magliano. Battuta per 3 a 0 la Gioventù Granata. Autori dei gol: Mattia Azuni e Luigi Ippolito nel primo tempo e Abel Cagnazzo nella ripresa. Dopo un avvio di stagione incerto, la formazione del presidente Manuele Sperti inizia ad inanellare risultati positivi in Terza categoria e sale a quota 7 punti in classifica. Ora la sosta natalizia. La squadra tornerà in campo dopo le festività.

Fiducia anche in società con i quadri dirigenziali dell’Unione Sportiva Carmiano Magliano che vedono l’ingresso del parroco di Magliano, don Rodny Mencomo, in qualità di presidente onorario.

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L'Assemblea della Lega Serie B riunita in via d'urgenza oggi in videoconferenza, presenti tutte le società, ha deliberato lo stop al torneo e fissato le nuove date della 16/a, 17/a, 18/a e 19/a giornata di ritorno del campionato 2020/2021. Decise anche le eventuali gare di playoff e playout. In questo periodo si giocheranno i recuperi delle partite rinviate a causa del covid.

Niente turno infrasettimanale martedì per il Lecce che attendeva tra le mura amiche il Cittadella. Sfida rinviata al 1 maggio. Il big match Monza – Lecce slitta quindi al 4 maggio. Sullo stop deciso dalla Lega di B, attesa domani mattina per la conferenza stampa del presidente del sodalizio salentino Saverio Sticchi Damiani.

Nel dettaglio ecco le nuove date delle ultime quattro giornate: 16/a giornata di ritorno sabato 01.05.2021 anzichè martedi' 20.04.2021; 17/a giornata di ritorno martedi' 04.05.2021 anzichè sabato 24.04.2021; 18/a giornata di ritorno venerdi' 07.05.2021 anzichè sabato 01.05.2021; 19/a giornata di ritorno lunedi' 10.05.2021 anzichè venerdi' 07.05.2021. Le ultime due giornate di ritorno si giocheranno in contemporanea, salvo poter comunque essere disputate in più blocchi, nel caso non si rendesse necessaria, ai fini della classifica, la contestualità di tutte le gare.

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“BAR DELLO SPORT – parola al tifoso”

Guai a gettare fango. Non è questo il momento degli attacchi e, chi non se la sente di affrontare questo rush finale è pregato di scendere da questo carro (forse partito un po' presto, vero): perché se siete convinti che resterà parcheggiato in garage vi sbagliate di grosso. Ma ora è il momento di stare vicino alla squadra e non mollare di un centimetro: è chiedere troppo per alcuni di voi, ma tranquilli ci sarà spazio per tutti quando il carro verrà rimesso in moto.

Io son geloso del Lecce soltanto quando viene sconfitto, non di certo quando si vince: la gioia di una vittoria amo condividerla con tutti, la delusione di una sconfitta no. Quindi oggi invece di intingere le manine nel veleno e postare i vostri commenti al vetriolo da pseudo tifosi (aveva ragione Umberto Eco), accendete il televisore e gustatevi la vostra amata serie A, che al Lecce ci pensiamo noi.

C'è poco da commentare sulla gara: è la classica giornata in cui tutto gira male, vedasi traversa finale (come all'andata). La Spal gioca una buona gara ed ingarbuglia un Lecce che appare sottotono dal punto di vista mentale: i giallorossi mettono in campo tutta la paura di perdere quello che potrebbe essere un risultato straordinario. Vedasi Tachtsidis, entrato in campo col fuoco dentro ma che non azzecca un passaggio. Leggi della statistica, squadra avversaria in formissima, soluzioni dalla panchina poco congeniali ed ecco fatta la frittata. Eppure un pareggio si poteva portare a casa, peccato.

Ora però è tempo di rimboccarsi le maniche: sarebbe un peccato mortale lasciarsi sfuggire questo traguardo, quindi cancelliamo tutti questa sconfitta. Testa al Vicenza, perché ci crediamo più di prima.

Up Bjorkengren, Majer

Down Tachtsidis, Hjulmand

Emanuele Spagnolo

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Martedì, 06 Aprile 2021 17:49

IL LECCE INGRANA LA SESTA E VOLA

"BAR DELLO SPORT - parola al tifoso"

Pisa espugnato. Se anche quando non si gioca particolarmente bene si vince, allora vuol dire che non ce n'è davvero per nessuno. Gira tutto per il verso giusto al Lecce che ingrana la sesta, in questo pomeriggio toscano: dal rigore possibile non assegnato ai padroni di casa (il fallo di Maggio sull'ex Palombi sembra poter essere sanzionabile), a quello invece trasformato da bomber Coda (fallo che c'è su Henderson), che sigilla il 21esimo centro di questo campionato. Per poi concludere con il pareggio del Monza col Pescara che lancia i giallorossi verso quella serie lì (scaramanzia !) con ben sei punti di vantaggio e, quindi, con la possibilità di sfruttare due match point su sei gare da disputare.

La partita, come già più volte ribadito, nascondeva trappole ovunque: non credo di essere smentito se affermo che il Pisa è l'unica squadra che sia nel girone di andata che in quello di ritorno ha messo alle corde la squadra di Corini. Ed infatti, all'ombra della torre, i pisani partono forte e vanno vicini al goal due volte con l'ex Palombi. Prima è provvidenziale capitan Lucioni, tra i migliori, autentico leader di questa squadra ormai da tre anni, poi Marinelli decide di non concedere un calcio di rigore al Pisa che sembra poterci stare, per fallo di Maggio sullo stesso (certo accentua abbastanza). Ma a parte queste due fiammate, il Pisa non produce nulla, ma è un'autentica macchina da guerra nelle preventive e nei raddoppi. Un 3-5-2 davvero efficace: il Lecce si ingolfa, anche alla luce della stanchezza che alcuni elementi chiave denotano (Henderson e Gallo su tutti) e produce zero. Nel secondo tempo Corini inserisce al momento giusto Tachtsidis e il "Diablo" Rodriguez: il Pisa cala, il Lecce esce da grande squadra, i due spaccano la partita. Fallo da rigore su Henderson e Coda realizza un goal pesantissimo, che vale il +6 in classifica a 6 giornate dalla fine.

Questa squadra ormai ha preso consapevolezza dei propri mezzi: ha capito di essere una grande. E questo aspetto, abbinato ad una buonissima condizione atletica, ha fatto sì che si potesse sbaragliare la concorrenza. Corpo e cervello ormai viaggiano nella stessa direzione. Per gli addetti ai lavori non c'è più storia: io penso soltanto alla Spal, un'altra gara difficile. Avanti Lecce

Up Bjorkengren, Tachtsidis, Lucioni

Down Gallo, Pisacane

Emanuele Spagnolo

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"BAR DELLO SPORT - parola al tifoso"

È un rullo compressore questo Lecce di Corini: l'incredibile evoluzione avuta da questa squadra nell'arco di un mese è certificato pienamente dalla rotonda vittoria in terra ciociara. A Frosinone i giallorossi confezionano il quarto successo consecutivo (0-3 il finale) e volano al secondo posto.

Una partita, quella dello Stirpe, che diciamoci la verità, nascondeva un milione di insidie. La classica buccia di banana capace di farti capitolare: noi, usciti stremati dall'impresa del “Penzo”, loro, disperati in cerca di punti fondamentali per la corsa playoff. Considerando poi il fatto che i ciociari non sono per nulla male e che il Lecce ha una cattiva tradizione in questa terra. Ed ecco che vien fuori un quadretto quasi drammatico. Sarò troppo pessimista, ma il primo tempo, effettivamente, non tradisce queste poco rosee aspettative: il Lecce è lento, paga un po' di stanchezza che, pregiudica la lucidità anche nel fraseggio. Tachtsidis, chiamato a sostituire lo straripante Hjulmand, ci mette un po' ad entrare in gara, ma poi è decisivo.

Nella ripresa la musica cambia totalmente: questo Lecce formato diesel diventa imprendibile. Coda con una doppietta raggiunge quota 20, (che dire, ogni aggettivo ormai sarebbe pleonastico), Rodriguez ci delizia con un pallonetto fantastico, Tachtsidis zittisce tutti i detrattori, Bjorkengren e Gallo collezionano la loro ennesima prestazione sontuosa. Un sogno: il finale è 0-3. Spezzata la tradizione negativa e volo pindarico in classifica.

È stata trovata una quadratura tattica? Decisamente. È la chiave del cambio di passo? Non totalmente. Attendiamo conferme.

È il gruppo ad essere uscito finalmente fuori: questo Lecce è diventato squadra. Tutto ciò è tangibile dalla cattiveria agonistica dei nostri, dalla fame che i "veterani" dimostrano di avere, dall'entusiasmo dei giovani, dagli abbracci ai gol, dalla vicinanza del presidente. C'è fame di vincere, è cambiato tutto. È servito certo un po' di tempo, siamo sicuramente stati fortunati a rimanere nelle vicinanze della zona Paradiso, ma ora ci siamo anche noi e definitivamente. 8 finali: andiamo a riprendercelA.

Up Coda, Rodriguez, Bjorkengren

Down nessuno

Emanuele Spagnolo

Il tabellino

FROSINONE – LECCE 0 a 3

Frosinone: Bardi, Salvi, Curado, Maiello (65’ Carraro), Tribuzzi, Brighenti (65’ Ciano), Szyminski, Vitale, Iemmello, Novakovich, Kastanos. A disposizione: Iacobucci, Capuano, Gori, Boloca, Ariaudo, D’Elia, Carraro, Vitale, Ciano, Parzyszek, Zampano, Brignola. Allenatore: A. Nesta

Lecce: Gabriel, Maggio, Lucioni, Meccariello, Gallo, Tachtsidis, Majer (81’Nikolov), Bjorkengren, Coda, Pettinari (77’ Rodriguez), Henderson (77’Mancosu). A disposizione: Bleve, Vigorito, Pisacane, Paganini, Mancosu, Yalçin, Stepinski, Nikolov, Dermaku, Zuta, Maselli, Rodriguez. Allenatore: E. Corini

Arbitro: Federico Dionisi sez. L'Aquila

Marcatori: 53’ e 69’ Coda, 85’ Rodriguez.

Note – ammoniti: Vitale, Majer, Kastanos. Al minuto 66’ Bardi para un rigore a Coda.

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Sabato, 13 Marzo 2021 18:13

EMOZIONI LECCE: 4-2 AL CHIEVO

"BAR DELLO SPORT - parola al tifoso"

Si gioisce ma che sofferenza nel finale. Che il Lecce debba mettere sempre a dura prova le coronarie dei suoi tifosi, è cosa risaputa. Ma addirittura provocare forti batticuore dopo aver chiuso 4-1 il primo tempo, è davvero voler male alla salute dei propri tifosi.

Al Via del Mare va in scena lo sceneggiato calcistico del "Dr Jekyll e Mr Hide" della Shelley. Il Lecce Dr Jekyll scende in campo nel primo tempo: Henderson delizia, Hjulmand comanda il gioco, gli attaccanti per movimenti ed intesa ricordano la coppia che in serie A sta facendo girare la testa a tutti: la LuLa interista. Nel nostro caso la PeCo. Stefano Pettinari trova finalmente il goal a coronamento di un'altra grande prestazione, Massimo Coda rispolvera il killer instinct (16esimo goal). Le furie rosse (a proposito, molto bella la maglia celebrativa), nonostante il regalo ad Obi, giganteggiano letteralmente.

Una prestazione sulla falsa riga di quella di Reggio Emilia, che sembra poter sciogliere ogni personale dubbio sulla consistenza di questa squadra: è questo allora il vero Lecce ! Ma poi scende in campo la versione Mr Hide (a scapito della tanta decantata continuità), a smentirmi immediatamente e a farmi tornare brontolone ! Si rivede quel Lecce brutto, spento e disattento che troppe volte quest'anno abbiamo visto. Entrano Yalcin, impalpabile, ma soprattutto Nikolov e Zuta, due pesci fuor d'acqua. Arriva il gol del 4-2 ed anche un rigore (molto generoso, per usare un eufemismo). Ma fortunatamente Leverbe ci grazia e permette alla squadra e, soprattutto a noi tifosi, di vivere senza patema d'animo una partita che se non fosse per la buona volontà dei giallorossi, che ci provano in ogni modo a permettere all'avversario di tornare alla riscossa, è morta e sepolta. Sarà stato forse il triplo vantaggio alla fine del primo tempo a far si che si staccasse la spina ? Probabilmente. E questo non va bene. Potrò dare l'impressione di essere un disco rotto nel ripetere sempre le stesse cose: mister Eugenio Corini deve continuare ad insistere su questo aspetto. La continuità nei risultati, che oggi c'è, dati alla mano, si costruisce anche con la continuità di rendimento nell'arco dei 90 minuti. Perché, anche se nessuno lo vuole far notare, siamo a -1 dal paradiso. Quindi perché non giocarsela davvero fino alla fine a questo punto?

Up: Hjulmand, Coda, Pettinari, Henderson

Down: Nikolov, Yalcin, Zuta

Emanuele Spagnolo

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"BAR DELLO SPORT - parola al tifoso"

Contro un avversario scarso come pochi, ultimo in classifica, e destinato forse in serie C, al “Via del Mare” il minimo sindacale sarebbe stato anche la vittoria striminzita. Soprattutto se a margine di dichiarazioni quali "Siamo arrabbiati per il risultato di Pescara", "Abbiamo fame e metteremo in campo la nostra cattiveria", "Crediamo ancora alla A diretta".

Il Lecce però dopo la figuraccia a Pescara (penultimo in classifica, ricordiamolo), riesce invece a spingersi oltre e a fare anche peggio. Una prestazione da 3 in pagella senza appello. Perché puoi anche tirare 300 volte in porte (cosa assolutamente non accaduta), ma se pareggi 0-0 contro l'Entella in casa, non meriti alcun tipo di commiato.

Un'involuzione tecnico-tattica che mette a nudo i difetti, ancora una volta, di questi calciatori e dell'allenatore che sembra ormai completamente in bambola. Di certo non è colpa di Corini se Pettinari sbaglia i gol a porta vuota (sarà destino ormai ma Stefano sembra essere destinato ad entrare in negativo nella storia del Lecce), ma la squadra appare ancora una volta scolastica nei primi 40/50 metri ma poi nuovamente troppo frenetica, confusionaria, dannatamente impacciata quando si deve fare sul serio.  Per non parlare dei tanti lanci lunghi, imprecisi e della corsa talvolta a vuoto di alcuni. "Palla lunga e pedalare" diceva qualcuno. Una squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore che ancora oggi regala delle chicche straordinarie: come ad esempio quella di Coda, lasciato in panchina per oltre 70 minuti e l'unico in grado a poter spizzare di testa i numerosi cross, inutili, che sono giunti nel fortino ligure. Intendiamoci: che Coda avesse bisogno di riposo, era chiaro, ma inserirlo un po' prima in una partita così bloccata, per riempire l'area e creare maggiori pericoli, era peccato mortale? Al di là di qualsiasi discorso tecnico tattico, però, queste gare si devono vincere in qualsiasi modo. Non ci sono scusanti.

In certe partite contano i risultati, e basta: non vincere oggi è gravissimo ed intollerabile. E in conferenza abbiate la decenza di non nascondervi dietro ad un dito con frasi del tipo "Abbiamo dato tutto", "Siamo sfortunati", "Non gira". Serve rispetto per maglia e tifosi. Noi, abbiamo già finito la pazienza ma non smetteremo di sostenervi e di soffrire a distanza. Avanti Lecce. 

Up Gallo 

Down Pettinari 

Emanuele Spagnolo

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Battere la Virtus Entella per ripartire. Questa la mission del Lecce impegnato questa sera alle 19 al “Via del Mare” nel turno infrasettimanale di serie B. I giallorossi, dopo il mezzo passo falso contro il Pescara, sono chiamati al riscatto contro il fanalino di coda del torneo. Importante sarà l’approccio alla gara, da non sottovalutare nonostante i punti di divario in classifica tra le due squadre. Mister Corini sembra intenzionato a rilanciare dal primo minuto Marco Mancosu sulla trequarti con Henderson destinato in panchina o mezzala al posto di Majer. Turnover che dovrebbe riguardare anche la fascia sinistra con un turno di riposo per Gallo sostituito da Zuta. Ballottaggio in vista anche in attacco con Coda, Rodriguez e Stepinki in tre per due maglie da titolare. Per il resto non dovrebbero esserci grandi novità anche alla luce del perdurare della indisponibilità di Dermaku, Pisacane, Listkowski, Calderoni, Vigorito e Adjapong.

Nella Virtus Entella è in dubbio l'attaccante De Luca: mister Vivarini potrebbe scegliere di mandare in campo dall’inizio Matteo Mancosu, fratello maggiore del capitano giallorosso in coppia con Brunori. Dietro le punte confermato Schenetti.

Arbitro l’incontro Francesco Meraviglia della sezione AIA di Pistoia.

Probabili formazioni: 

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Meccariello, Lucioni, Zuta, Majer, Hjulmand, Biorkengren; Mancosu; Coda, Rodriguez (Stepinski). Allenatore: Corini. 

ENTELLA (4-3-1-2): Russo; Coppolaro, Chiosa, Pellizzer, Costa; Brescianini, Paolucci, Settembrini; Schenetti; Mancosu (De Luca), Brunori. Allenatore: Vivarini. 

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“IL BAR DELLO SPORT – parola al tifoso” 

Permetteteci di sbagliare.Le lacrime di Sergio Maselli testimoniano quanto noi giovani, da sempre, abbiamo un'incredibile voglia di fare bene, di imporci, di rivoluzionare. L'energia e la positività che trasmettiamo si vede anche dalle lacrime versate a seguito di un fallimento, dalle emozioni che facciamo trasparire a fior di pelle: che sia un campo da calcio come nel caso del calciatore giallorosso, o che sia altro. Perché crediamo fermamente in ciò che facciamo.

Viviamo però in un mondo in cui il giovane è visto come capro espiatorio: fondamentalmente come un idiota che non  vivere. "Alli tempi mei era tuttu diverso". Ma non ne avete abbastanza di tutti questi slogan inutili? Sdoganiamoli! Facciamo un passo avanti, tutti! Dateci spazio, metteteci all'opera: siamo molto più di quello che credete. E se dovessimo commettere degli errori, non metteteci alla graticola: aiutateci, ma veramente. Siamo stanchi dei vostri slogan e dei vostri diti puntati. Cari adulti, permetteteci di sbagliare. Un errore in gara seppur decisivo per il risultato può accadere, sbagliamo tutti, l’importante è ripartire. E a Sergio Maselli un grande in bocca al lupo: sei il futuro dell'US Lecce e noi crediamo fermamente in te.

Emanuele Spagnolo

Foto: LeccePrima

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