Attivata soltanto ieri la videosorveglianza attorno allo street soccer di via Kennedy a Carmiano. Le telecamere installate nell'area erano fuori uso dal giorno dell'inaugurazione per un guasto improvviso che aveva mandato in tilt il sistema. Ieri il Comune è intervenuto con le due aziende incaricate per accendere l'occhio elettronico che dovrà sorvegliare il campetto e il nuovo murales. Sul danneggiamento e sui rifiuti abbandonati, difficile da dire se il gesto è avvenuto con dolo o colpa (grave o lieve), al momento non si hanno testimonianze. Ora però il sistema di sorveglianza dovrebbe mettere al riparo la struttura sportiva da altri episodi che hanno destato preoccupazione nella comunità. Tra i primi a parlare di «danneggiamento del nuovo street soccer», inaugurato appena una settimana fa, era stato il sindaco Gianni Erroi in un post in cui commentava con alcuni cittadini la rigenerazione urbana in atto in paese.
La vicenda "giovanile" si inquadra in un contesto più ampio riportato nell'articolo che segue di Nuovo Quotidiano di Puglia
Rissa e pugni tra tifosi: nove denunciati. Il parroco: «Una sconfitta»
«Dove abbiamo sbagliato. Questa è una sconfitta per tutti». È il grido di dolore contenuto nella riflessione del parroco di Sant’Antonio Abate di Carmiano, don Riccardo Calabrese, all’indomani dei fatti di violenza e danneggiamento su campi diversi (il comunale di Veglie e lo street soccer della legalità in via Kennedy) ma con protagonisti giovani e giovanissimi della comunità. Negli scontri tra tifosi durante la gara di calcio di Coppa Puglia, tra Veglie e Carmiano, sono stati nove i ragazzi fermati e denunciati. Quattro maggiorenni e cinque minorenni, tra cui due 13enni. E altri nomi potrebbero aggiungersi alla lista dei militari che in queste ore stanno continuando a visionare i filmati della rissa. Intanto per gli over14 i carabinieri hanno avviato anche le procedure di Daspo. Il messaggio del sacerdote, diffuso sui social, analizza assieme le due vicende. «Abbiamo sperato, tutti insieme che questo potesse essere veramente un nuovo inizio e invece, a pochi giorni di distanza, ci troviamo davanti ad un campetto vandalizzato - scrive don Riccardo che al momento della benedizione per il taglio del nastro della struttura, che vede anche un murales dedicato alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino, aveva auspicato che l’area divenisse da murales dello spaccio a luogo di aggregazione, legalità e sport - e a tifosi (se così possono essere definiti) che con i loro comportamenti distruggono il senso stesso dello sport e del calcio. Questa è una sconfitta per chi investe risorse nell’educazione; per chi investe nelle società sportive; per tutte le persone e le associazioni che si impegnano a dare valore alla legalità, perché non sia solo parola o slogan, ma scelta concreta su cui costruire il futuro. Ho guardato e riguardato quel video della partita e le immagini della rete del campetto di street soccer e sembra proprio che siamo caduti e abbiamo fallito. Ma sono convinto che possiamo rialzarci e risollevare le sorti del nostro Paese. Ma dobbiamo farlo insieme diventando “complici” del bene che vogliamo e non del male che altri (purtroppo alcuni giovanissimi) scelgono di fare. Io ci metto la faccia, senza paura e senza nascondermi dietro a vigliacchi passamontagna. Solidarietà all’assessore allo sport Camillo Villani Miglietta e all’Asd Atletico Carmiano Magliano».

























