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Martedì, 21 Maggio 2024
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Le consegne a domicilio cambiano il modo di fare la spesa!

Le consegne a domicilio cambiano il modo di fare la spesa!

La spesa corre sul filo del telefono. E in tempo di coronavirus, dall’altra parte della cornetta, pronti a rispondere panettieri, alimentari e pizzaioli, per soddisfare da mattina a sera le richieste dei cittadini chiusi in casa. Il rito della spesa stravolto dall’emergenza sanitaria, rallenta ma non si ferma. Non tutti però sono disposti ad affrontare lunghe code d’attesa all’esterno di market e forni, e quindi preferiscono affidarsi a messaggi whatsapp e chiamate in cui comunicare la lista del cibo da ricevere a domicilio. E così dall’altro capo del telefono, giovani voci squillanti che ben riescono a mascherare la paura per un lavoro svolto col pensiero del rischio contagio, prendono l’ordine e si attivano per la consegna.

Si parte al mattino, con i fornai, tra i primi a riempire le ceste di alimenti per le consegne. “Il virus spaventa e le persone hanno paura ad uscire di casa – commenta Stefano Conversano. Così per venire incontro alle esigenze dei clienti abbiamo attivato l’ordine telematico e la consegna a domicilio dei nostri prodotti. I più giovani utilizzano i social, mentre gli anziani prediligono la telefonata”. Tanti i prodotti inseriti in elenco. “Consegniamo soprattutto cibo a lunga conservazione – spiega il panettiere. La vendita del pane fresco, nelle ultime tre settimane ha subito un calo del 30%, in compenso però sono aumentate le vendite di frise, taralli e biscotti”. La distribuzione invece diviene quasi un rituale, con ferree regole da rispettare. “Non mi separo mai da guanti e mascherina – sottolinea Conversano. Inoltre nel furgoncino idoneo per le consegne, porto con me sempre il disinfettante per mani. Nessuno si sarebbe aspettato una situazione simile, ma a voler vedere positivo, in questa difficile fase si è ancor più rinsaldata la fiducia tra clientela e attività commerciale di vicinato”.

Scene da vecchi film americani in cui un ragazzino consegnava il latte sotto casa, occupano l’attualità anche dei supermercati cittadini. A Magliano, frazione di Carmiano, senza sosta lavora la giovane coppia Stefania Petrelli e Marco D’Agostino. “Le richieste di spesa a domicilio sono aumentate nel corso della quarantena, richieste soprattutto da anziani e famiglie con bambini piccoli – chiariscono i due giovani”. Anche qui gli ordini arrivano tramite cellulare. “Raccogliamo le richieste dei clienti nel pomeriggio e l’indomani mattina, dalle 10 in poi effettuiamo le consegne presso le abitazioni”. E tra una consegna e l’altra c’è il tempo anche di un sorriso, travisato dalle mascherine. “L’importante in questa situazione è non perdere mai l’ottimismo – racconta commossa Stefania. A volte basta poco, una parola di conforto soprattutto con gli anziani, che sono i più preoccupati, per migliorare la giornata e darsi appuntamento alla prossima visita”.

Servizio a domicilio che prosegue anche a cena con le pizzerie, tra le attività più colpite dalla crisi, che provano a resistere attraverso gli asporti. “Teniamo duro e restiamo al servizio della clientela – ammette Matteo Rizzo. La quarantena ha cambiato l’orario della cena in famiglia, anticipato rispetto agli standard delle nostre città. Il telefono infatti inizia a squillare intorno alle 19 e gli ordini si prolungano sino alle 21. Consegnare la pizza a domicilio soprattutto nel fine settimana – conclude il pizzaiolo - offre quella parvenza di normalità che in questo periodo nutre il corpo e il cuore delle persone”.

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