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Mercoledì, 01 Maggio 2024
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Paura questa mattina nei pressi della scuola primaria di via Stazione a Carmiano, per un’auto vista sfrecciare sull’area pedonale a ridosso dell’edificio scolastico, poco distante dai bambini intenti ad entrare in aula. A denunciare l’accaduto alcune mamme che hanno assistito alla scena. La vettura, una utilitaria di color rosso, avrebbe attraversato contromano l’area pedonale riservata ai bambini in orario d’ingresso a scuola. E non sarebbe la prima volta, dalle testimonianze raccolte.

Appreso l’accaduto immediato è stato l’intervento della dirigente scolastica Paola Alemanno, che è tornata a scrivere all’indirizzo di Comune e Polizia Locale, (una prima lettera risalirebbe ad inizio settembre) per sollecitare un maggiore controllo nei pressi degli edifici scolastici di Carmiano e Magliano negli orari d’ingresso e uscita dei piccoli.

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Il Salento inquinato: campagne invase dai rifiuti e ulivi divorati dalle fiamme. Opera di incivili che ne compromettono paesaggio e territorio.

Copertino e Carmiano, sono due tra i tanti territori salentini ad aver subito il passaggio di sporcaccioni e piromani. A volte chi inquina poi brucia, forse per far sparire ogni traccia. Così come accaduto nella periferia di Copertino, dove l’altra sera si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio di sterpaglie e spazzatura. A denunciare l’accaduto, la prima cittadina Sandrina Schito, con post sul proprio profilo facebook. “Uno strano rogo o per distrazione o per altre ragioni – scrive la sindaca - è stato appiccato in zona "Spezzaferri. Il comportamento di chi compie atti vandalici e siffatti gesti è inqualificabile”.

A distanza di poche ore, un altro intervento dei caschi rossi si è reso necessario nelle campagne adiacenti la zona industriale di Carmiano, dove il fuoco, pare di natura dolosa, ha completamente divorato residui agricoli e 20 alberi di ulivo, già colpiti da xylella, mettendo a rischio le abitazioni vicine e danneggiando alcune attrezzature edili predisposte all’interno di un giardino. Periferia di Carmiano ricettacolo di sporcizia e grossi roditori nonché vittima come segnalato da alcuni cittadini in contrada “Li Pampuli”, del passaggio degli sporcaccioni che restano purtroppo impuniti in attesa dell’attivazione delle fototrappole.

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Notte di fuoco a Carmiano. Divorata dalle fiamme l’Audi Q3 di proprietà di E.B., commerciante del posto ed ex assessore ai servizi sociali dell'amministrazione Mazzotta.  L’auto in uso anche al marito, era parcheggiata nei pressi dell’abitazione in via Miglietta e avrebbe preso fuoco intorno alle 4. Sul posto per domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie.
Sull’incendio, pare di origine dolosa, indagano i carabinieri della locale stazione. Con la vettura data alle fiamme questa notte, sale così a due il numero di auto bruciate in una settimana a Carmiano.
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La lacrima sul volto della Madonnina di Carmiano non verrà analizzata. La curia leccese al momento non ritiene sussistano gli elementi per procedere con le analisi per il riconoscimento della sostanza “simili-sangue” che da lunedì pomeriggio segna il volto della statua della Madonna, eretta recentemente in piazza Paolino Arnesano nel ricordo del bombardamento del 3 settembre 1943, in cui Carmiano, paese mariano, venne risparmiato.

La decisione sarebbe maturata dopo un confronto tra monsignor Luigi Manca, vicario generale della diocesi di Lecce e i due parroci della comunità, don Mario Pezzuto e don Riccardo Calabrese.

“Nel rispetto del sentimento religioso dei tanti fedeli che in questi giorni hanno raggiunto l’area dove è posizionata la statua della Madonnina – spiega don Luigi Manca – invitiamo alla cautela, al momento non riteniamo che la lacrima abbia consistenza tale da richiedere un’indagine scientifica. La statua di Carmiano – prosegue il vicario generale - è un importante simbolo di devozione mariana, a prescindere dall’evento verificatosi, da cui deriva un messaggio pedagogico che invita ad operare nel bene”. Cautela ribadita da Mons. Manca anche in merito alle varie ipotesi che in queste ore sono circolate tra i fedeli: fenomeno ultraterreno, conseguenze del gran caldo sui colori ad olio della statua in resina, scherzo di qualche buontempone. “Se il fenomeno parte dall’alto – chiarisce il vicario generale della diocesi leccese - il Signore stesso ce lo farà capire, ma in questi casi è necessaria la massima prudenza, non vogliamo che si speculi o che si possa illudere la gente”.

Intanto a Carmiano, non sembra placarsi l’attenzione di fedeli e curiosi verso il fenomeno. Dal 3 agosto, giorno in cui un bambino in sella alla sua bicicletta ha notato per primo il rivolo lacrimale venir giù dall’occhio destro, prosegue senza sosta il “pellegrinaggio” di quanti, mossi da curiosità e devozione, raggiungono i piedi della statua per scattare una foto ricordo e rivolgere una preghiera alla Madonna.

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Mistero e fede in piazza Paolino Arnesano a Carmiano. Una "lacrima", che sembrerebbe di sangue, da ieri pomeriggio segna il volto della statua della Madonnina, eretta di recente in zona, nel ricordo del bombardamento del 3 settembre 1943, in cui Carmiano, paese mariano, venne risparmiato.

La notizia della “lacrima” si è ben presto diffusa in paese e tanti sono i fedeli, mossi da curiosità e devozione, che in queste ore si recano sulla piazzetta per rivolgere una preghiera alla Madonna. Sul caso, attenzionato dal Vescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia, si attendono riscontri da parte delle autorità religiose. Al vaglio più ipotesi: dal fenomeno paranormale, alle conseguenze del gran caldo di questi giorni sino allo scherzo di qualche buontempone.

Intanto si registra l’intervento di don Riccardo, parroco della chiesa di Sant’Antonio abate. “Neanche io, in questo momento, posso esprimere un parere oggettivo sull’evento accaduto proprio perché non ci sono prove che possano farci dire con esattezza che sia stato un miracolo, un effetto dell’eccessivo caldo di questi ultimi giorni o, peggio ancora, lo scherzo di qualcuno. A parte ciò che sarà decretato circa l’evento a cui abbiamo assistito, l’unica cosa certa è che ho visto un altro miracolo che dovrebbe aiutarci a riflettere e crescere ancora di più come comunità cittadina e come comunità di fede: per tutto il tempo in cui sono stato vicino al monumento ho assistito ad una “processione” di persone che, per curiosità o per fede, sono uscite da casa e sono andate ai piedi della Madonna. Ho visto bambini, giovani, adulti e anziani che si sono stretti in quel luogo simbolo della benedizione di Maria per la nostra Carmiano e insieme alzavano lo sguardo in alto e guardavano il volto della Madonna. Ho visto la bellezza della nostra gente che, mossa da sentimenti diversi, si è incontrata, ha pregato e si è raccontata vedendo in quel segno “strano” anche il dolore e la fatica di questi mesi che abbiamo vissuto e la voglia di riscatto. Ora, al di là di ciò che è stato, guardiamo alla bellezza di ciò che abbiamo vissuto. E se domani dovessero dirci che non c’è stato nessun miracolo, diffidate! Il miracolo più bello è l’esserci sentiti comunità stretta intorno a Maria”.

In serata, intorno alle 21.30 i fedeli si ritroveranno ai piedi della statua per un momento di preghiera.

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Scarcerata perché all’oscuro di tutto. Il Giudice per le indagini preliminari Michele Toriello “in difetto di un quadro indiziario e rassicurante” ha disposto l’immediata scarcerazione della 38enne F.S. di Carmiano, rimasta coinvolta l’altro ieri nell’operazione antidroga della squadra mobile della Questura di Lecce, che ha portato all’arresto di R.S., 55enne di Lecce, cognato della donna.

Per F.S., difesa dall’avvocato Antonio Favale, quindi nessun addebito in merito alla vicenda.

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Un arresto e una denuncia per l’aggressione e ferimento consumati ieri sera a Carmiano ai danni di C.P., 61enne di Villa Convento: si tratta di Massimiliano Rizzello, 37enne di Nardò ma residente a Carmiano, arrestato dai carabinieri per “lesioni personali aggravate”, “concorso nel reato” e “porto abusivo d’armi”. Denunciato invece per favoreggiamento T.D. 48enne del posto.

Questi i fatti. Intorno alle 22, in seguito ad un litigio nei pressi dell’area mercatale di Carmiano con due individui, C.P. veniva colpito con un coltello con 3 fendenti alla schiena. Il ferito, dopo essere riuscito a sfuggire ai suoi aggressori, è salito in macchina, raggiungendo la locale caserma dei carabinieri su via Leverano. Qui stremato e sanguinante, si è accasciato al suolo. L’allarme di alcuni residenti della zona, che hanno notato l’uomo in una pozza di sangue, ha richiamato sul posto il pronto intervento dei sanitari del 118 e le forze dell’ordine. Dopo il ricovero del 61enne immediate sono partite le indagini.

L’attività investigativa dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina e della locale stazione, ha permesso quindi di risalire ai presunti autore e complice del ferimento. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Lecce.

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Un uomo di 61 anni, C.P., di Villa Convento, è stato ritrovato questa sera intorno alle 22, in una pozza di sangue in strada, su via Leverano a Carmiano, nei pressi della locale caserma dei carabinieri. Le ferite sono state provocate da quattro coltellate tra fianco e spalla.

Sul posto, oltre ai carabinieri, anche l'ambulanza del 118: l'uomo è stato portato in gravissime condizioni al Vito Fazzi di Lecce. Da una prima ricostruzione pare che, poco prima del ritrovamento, il 61enne sarebbe stato coinvolto in una colluttazione, forse per motivi sentimentali, con altri uomini nei pressi dell'area mercatale.
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Furto alla pizzeria "Salento" a Carmiano. Ad agire intorno alle 4 di questa mattina, un giovane col viso travisato da passamontagna bianco, che dopo essersi introdotto nel locale dalla porta sul retro, che da sul giardino, ha portato via il cassetto del registratore contenente circa 200 euro.

Il ladro solitario è poi fuggito ripercorrendo la stessa strada. Il furto è stato scoperto all'apertura dai proprietari della pizzeria, che hanno poi denunciato ai carabinieri della locale stazione che indagano e visionano le telecamere del circuito di videosorveglianza, che hanno immortalato l'autore del colpo.

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Mercoledì, 24 Giugno 2020 09:23

Nel ricordo di Alessio Quarta

Il monito ai giovani da parte della famiglia dello sfortunato 20enne, morto nel tragico incidente stradale di sabato 20 giugno.
 
Nel silenzio della notte rivivo le immagini, i pensieri, le paure, lo sconforto e gli interrogativi che con maggiore intensità mi hanno pervaso in questi ultimi giorni e che hanno segnato per sempre la storia della nostra famiglia. Un'altra giovane vita volata via, quella di mio nipote Alessio. Un ragazzo premuroso, attento ai dettagli, disponibile con tutti; nello stesso tempo, la sua lieve ironia lo rendeva simpatico e divertente. L'educazione, la gentilezza e il suo dolce sorriso lo rendevano unico e speciale. Incontrarlo faceva bene al cuore. Non si tratta di frasi di circostanza o dettate soltanto dall'affetto dei familiari. Tutti coloro che lo hanno conosciuto lo hanno definito così: un ragazzo di altri tempi.
Solo 20 candeline spente lo scorso 27 aprile. Quale desiderio avrà espresso in quel soffio? Sicuramente tanti progetti, tanti sogni, mai più realizzabili.... Perché?
Per lenire la nostra sofferenza potremmo fare “a scaricabarile”, o dare la colpa “al destino crudele”. E se provassimo, invece, a fare un'analisi più profonda? Siamo certi che le famiglie assicurino ai propri figli il loro benessere? E cosa intendiamo quando si parla di “benessere”? Assecondare i propri figli in ogni desiderio, ogni richiesta?
Li aiutiamo a scoprire il valore e la bellezza della vita? E i ruoli di ogni componente familiare, sono rispettati?
Fino a qualche anno fa si sentiva parlare spesso di “alleanze educative”; ci sono ancora? La scuola e le diverse agenzie educative hanno la giusta autorevolezza per accompagnare nella crescita i figli che vengono loro affidati?
E poi? Quando un figlio non è più sotto la nostra stretta osservazione, perché maggiorenne, i vari organi di competenza sono capaci di garantire e tutelare la vita dei nostri ragazzi? Alessio e tante altre giovani vite non ci sono più e la lista, purtroppo, è molto lunga.
Si dice che la sicurezza sulle strade sia carente, ma chi si dovrebbe preoccupare per sopperire a tale carenza? Il comune? La provincia? La regione? Lo Stato? Non si può morire per una curva non segnalata, per un asfalto usurato o per dei ponti crollati. E gli organi di controllo? Dove sono? Si lasciano strade abbandonate a loro stesse e, purtroppo, ciò non è esente dal contribuire ai tragici incidenti.
Mi piace immaginare che ognuno di noi si ponga queste domande e che non restino sterili provocazioni, ma diventino un monito a una maggiore collaborazione per il rispetto della vita, perché la vita è una sola, è delicata e dev’essere trattata con cura.
E voi, cari giovani, non lasciate che un tragico evento come questo rimanga, nel tempo, un ricordo triste e lontano, ma cercate di trarne un insegnamento: divertitevi, ma abbiate anche paura; inseguite le vostre passioni, ma fatelo in maniera responsabile, per voi stessi, per i vostri amici e per coloro che vi circondano.
Gabriella Spagnolo
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