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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Netto successo casalingo per l’Unione sportiva Carmiano Magliano che batte 3 a 0 la Salento Soccer Accademy, con doppietta di Caraccio e rete di Sperti.

Per la formazione del patron Sperti, sono 20 punti in campionato e primo posto in classifica, che vale il titolo di campioni d’inverno nel girone “Lecce/Maglie” di Terza categoria.

Nell'ultima gara prima della sosta natalizia, mister Tondi si affida a Prato tra i pali e bomber Caraccio in attacco. Il match si sblocca nei primi minuti: Caraccio su rigore porta avanti il Carmiano Magliano. Raddoppio su colpo di testa di Sperti su calcio di punizione battuto da Martina. La contesa si chiude nella ripresa con la doppietta di Caraccio (gol numero 12 in stagione) servito splendidamente da Guida. Nel finale di gara, gloria anche per il giovanissimo estremo difensore Prato, che neutralizza un calcio di rigore della squadra avversaria, e ottiene così il secondo clean sheet stagionale consecutivo.

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Si rinnova e si amplia la società di calcio Usd Carmiano Magliano del patron Manuele Sperti. Alle conferme del presidente Pasquale Prato, del vice presidente Dario Carrozzo, di Luigi Barriera direttore generale e dei dirigenti Sabatino Quarta, Alessandro Tavaglione, Alessandro Verrio e Salvatore Petrelli, si è aggiunto nelle ultime ore, per completare il quadro dirigenti il presidente onorario Antonio Liaci.

Liaci è un volto storico della Carmiano calcistica, che ha speso la sua carriera sportiva sul campo comunale “Gloria”.

Nato nel 1963, inizia il suo percorso calcistico presso l’oratorio Scalabrini di Carmiano. Nel 1973 viene selezionato nella categoria “Giovanissimi” dell'Us Carmiano. Fino al 1977 milita nella categoria "Allievi", successivamente nella "Juniores" allenata da mister Giovanni Indennitate.

Nel 1981, all’età di 18 anni inizia il suo lungo e prestigioso percorso rimanendo un punto fermo della prima squadra del suo paese nei vari campionati di prima categoria, contribuendo a suon di goal alla vittoria del campionato ed al passaggio in "Promozione" con il mister Piero Quarta. Lascia il calcio nel 1993 a 30 anni.

Intanto la squadra continua la preparazione precampionato. La formazione allenata da mister Christian Tondi, inizierà il proprio cammino nel campionato di Terza categoria, domenica 30 ottobre in trasferta contro i leccesi del Calcio Lima e Da Silva sul terreno sintetico di Villa Convento.

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Finisce in parità e tra le polemiche la sfida salvezza tra Lecce e Monza. I giallorossi sbattono su Di Gregorio, man of the match, e sulle decisioni assurde e scriteriate dell'arbitro Pairetto e del VAR Di Martino, che non sanziona due calci di rigore solari in favore dei giallorossi.

La squadra di Baroni non è brillante nel primo tempo: Helgason, ancora una volta, si dimostra inadeguato per la serie A, Bistrovic è abulico. Le fiammate di Banda e di un generoso Ceesay non bastano. Ma il Lecce comunque è più pericoloso della squadra di Stroppa, ordinata ma inesistente negli ultimi 25 metri. La partita è in sostanziale equilibrio, ma succede che al 35esimo l'arbitro Pairetto, di spalle rispetto all'accaduto, fischia un fallo dubbio su Rovella a limite dell'area di rigore, facendo letteralmente infuriare il pubblico del "Via del Mare". Sensi con una parabola perfetta porta in vantaggio il Monza nell'unico tiro in porta.

Baroni nella ripresa cambia subito ed inserisce il guizzante Joan Gonzalez, prodotto della Primavera, che prende il posto dell'assente Helgason. Da 4-3-3 puro a 4-2-3-1. Il Lecce prende subito le redini del gioco: e dopo appena un giro di lancetta pareggia col talento ex Barcellona, su assist di Ceesay (che mai si risparmia). I tifosi salentini spingono il Lecce ancor di più: entra Rodriguez, poi Colombo, Banda si sacrifica tanto. Il Monza non riesce ad uscire dalla sua metà campo, è un assedio totale. Il Lecce crea e si guadagna tante palle inattive: su una di queste si registra un fallo di mano netto da parte di Molina, inspiegabilmente non sanzionato da VAR e arbitro, probabilmente abbagliati dal sole cocente. Errare è umano, perseverare è diabolico: e di fatti, in maniera talmente scientifica da far paura, su di un calcio d'angolo a favore del Lecce, ecco un altro fallo di mano, ancora più netto e limpido, incredibilmente non sanzionato. La gara continua: Sensi meriterebbe l'espulsione, ma Pairetto ancora una volta non vede.

Colombo va vicinissimo al gol, prima con un colpo di testa su cu Di Gregorio è quasi miracoloso, poi su di un tiro di sinistro da posizione ravvicinata.

Ma niente da fare: il Lecce si deve accontentare di un punto. Pairetto esce tra i fischi (meritatissimi) del "Via del Mare".

Al termine di una gara del genere, dove i giallorossi perdono due punti importanti. Dopo 5 anni di VAR, i dubbi restano: errori umani? Inadeguatezza? O altro di peggio specie? Designatore Rocchi, AIA, se ci siete battete un colpo! Ora è importante però voltare pagina, tenendo ben presente le parole del presidente Saverio Sticchi Damiani nel post match, che incarnano il pensiero di ogni tifoso: anche in serie A, “pretendiamo rispetto”.

TOP: Pongracic, Gonzalez

FLOP: Helgason

Emanuele Spagnolo

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Per celebrare la Giornata Internazionale del Rifugiato, l’UEFA lancia la Unity Euro Cup 2022, la prima manifestazione internazionale dedicata ai rifugiati, in programma domani a Nyon. Otto le Associazioni Nazionali - Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Malta, Repubblica d’Irlanda e Svizzera - selezionate tra quelle che hanno espresso il proprio interesse a prendere parte a un’iniziativa di carattere sociale, promossa dall’UEFA, in collaborazione con UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), nell’ambito della propria Strategia di Sostenibilità che tutte le Associazioni dovranno sviluppare entro il 30 giugno 2023.

La FIGC che da anni attraverso il Progetto Rete Refugee Teams è impegnata sul tema calcio-integrazione, partecipa alla manifestazione con una propria delegazione. Per l’Italia scenderà in campo la formazione composta dai ragazzi del centro di accoglienza di Carmiano, la Rinascita Refugees vincitrice dell’edizione 2021 del Torneo Refugee Teams. Allenatore mister Assan, collaboratore tecnico il carmianese Daniele D’Agostino. Ambassador del Team Italia, sarà Demetrio Albertini, Presidente del Settore Tecnico Federale.

La selezione azzurra è stata inserita nel gruppo B con Germania, Belgio e Malta. Le squadre si affronteranno in un torneo 7 vs 7 che sarà arbitrato dall’arbitro internazionale Roberto Rosetti.

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La Gioventù Carmiano è campione provinciale under15 di calcio a 11. Il successo della formazione allenata da mister Daniele D’Agostino è arrivato nella finale, disputata ieri allo stadio comunale di Collepasso, vinta per 1 a 0 contro i pari età dello Sporting Club Lecce. Gol vittoria di Simone Dell’Anna. Buone le prestazioni anche del portiere Francesco Zecca, del capitano Riccardo Quarta e della mezzala Matteo Lupo. Ad assistere al match gli osservatori di Lecce, Sassuolo e Fiorentina. Il Carmiano è arrivato all’atto finale del torneo provinciale da formazione imbattuta, con miglior difesa e attacco. In semifinale battuto il quotato Novoli.

La rosa calciatori del Carmiano under15 vincitore del campionato provinciale Figc è così composta: Zecca F, Vetrugno A, Verdesca G, D’Agostino F, Zimmari R, Quarta R, Dell’Anna S, Petranca A, Pellegrino C, Spagnolo S, Spanu G, Miglietta R, Paglialunga A, Scatigna S, Pati F, Lupo M, Castello M, Giancane M, Villa D. Allenatore Daniele D’Agostino. Presidente Franco D’Agostino.

Finalissima da primato anche in campo arbitrale: per la prima volta in campo una quaterna arbitrale tutta al femminile. L’Aia Lecce, presieduta da Paolo Prato, ha designato la 17enne Valeria Pepe come arbitro, assistenti Eleonora Petrelli e Silvia Cordella, IV ufficiale Alessia Invidia.

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“Basta strumentalizzazioni politiche. Nel chiarimento avuto col sindaco Gianni Erroi abbiamo chiesto solo maggiori attenzioni per gli sforzi compiuti dalla società e dalla squadra di calcio nel campionato di Terza categoria”. I dirigenti dell’Unione sportiva Carmiano Magliano, Luigi Barriera e Dario Carrozzo, tornano sulla polemica social e con toni distensivi provano a fare chiarezza. “A volte su facebook si alimentano inutili incomprensioni. Nessuna critica ma solo la necessità di valorizzare l’impegno e lo sforzo compiuto sinora dal patron Sperti, i dirigenti, i calciatori e i tifosi nell’affrontare il torneo di calcio provinciale “fuori casa”. Siamo una squadra esordiente e non abbiamo vinto ancora nulla, merito e complimenti invece a chi c’è riuscito – aggiungono i due dirigenti – ma il nostro impegno e passione sono indiscutibili. Guardiamo avanti e auspichiamo come promesso, dal sindaco Erroi e dall’assessore Villani Miglietta, l’inizio dei lavori di recupero del campo sportivo per destinarlo quanto prima alle attività sportive di tutte le società di calcio presenti sul territorio di Carmiano e Magliano”.

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Parola al tifoso

Alla fine si tratta di un punto guadagnato, quello ottenuto dal Lecce al Curi di Perugia. I giallorossi, ridisegnati da Baroni, non sfoderano la migliore prestazione, anche per merito degli avversari: la squadra di Alvini si difende, spezzetta il gioco producendo falli sistematici. Insomma una lezione di anticalcio che stava per dimostrarsi anche efficace. Il signor Santoro poi non riesce a controllare la partita che, dopo il rosso che costa l'inferiorità numerica ai biancorossi, diventa sempre più maschia e dura, con il fischietto che và a caccia di giocatori del Lecce. Incredibili infatti le ammonizioni di Calabresi e Tuia, così come sono incredibili le dichiarazioni di Alvini in conferenza stampa che descrive il Lecce come squadra "fallosa": stendiamo un velo pietoso, per una persona che non ha mai accettato le 11 pere tra andata e ritorno subite a Lecce e Reggio Emilia. Parliamo di campo.

Il Lecce toppa nell'atteggiamento al match fondamentalmente: dopo una buona prima frazione, nel secondo tempo, inizia a produrre occasioni soltanto dopo il gol del vantaggio siglato dall'attaccante del Perugia, sull'uscita a farfalle di Bleve. Spocchia e presunzione che hanno portato la capolista a pensare di poter vincere di riffa o di raffa: che errore. Mister Baroni probabilmente c'ha messo del suo, riequilibrando la squadra verso lo spartito del 4-3-3 troppo tardi. Buono l'esordio di Asencio. Poi il gol del solito Coda e l'ennesimo miracolo del portiere avversario a tempo scaduto. È andata così, non si devono fare drammi. In questo campionato di B come ben sappiamo nulla è scontato: importante è continuare a fare punti, avere continuità di prestazione (oggi no) e risultati (oggi si). Nell'attesa di rivedere Strefezza e Di Mariano (che fine ha fatto?). Ora una settimana di lavoro, dopo un tour de force esagerato: testa al Brescia.

Sull'attaccante (Olivieri) del Perugia inutile esprimersi: l'esultanza ci sta, la presa per i fondelli no. A buon rendere, non ci mancherai per nulla.

TOP: Hjulmand, Rodriguez

DOWN: Ragusa, Barreca

Emanuele Spagnolo

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“Parolo al tifoso”

Un grande Lecce batte a domicilio il Crotone e si riprende la testa della classifica. 3-0 il risultato finale: un punteggio che sta stretto ai giallorossi, spreconi in parecchie circostanze. I mal capitati pitagorici, destinati ad un doppio salto indietro (dalla A alla C in un anno !), reggono il campo un quarto d'ora, cercando, come ben fatto dall'Alessandria, di sorprendere i giallorossi di mister Baroni, ancora non al top della condizione, con un pressing alto che impedisce al Lecce di verticalizzare come vorrebbe. Poi, però, i giallorossi prendono le misure al Crotone, dando vita ad un monologo che non lascia scampo agli avversari. Hjulmand , forse l'unico insostituibile in questo Lecce, giganteggia: preciso nelle coperture e nei recuperi, chirurgico negli assist. Dopo due gol divorati, per meriti del portiere (tiro di Helgason) e del difensore (tiro di uno stoico Calabresi, come sempre tra i migliori), il Lecce trova il vantaggio con Coda. L'Hispanico timbra una doppietta segnando anche il rigore concesso dal sig. Ghersini per il "mani" ingenuo di Cuomo, che gli costa l'espulsione (dopo consulto VAR). Il bomber campano sembra esser tornato sui suoi standard: lotta come un leone, non lascia possibilità di replica ai portieri. Avevate dubbi?

Il Lecce nel secondo tempo continua arrembante a imporre il proprio gioco: un ficcante Ragusa, troppo impreciso però nelle scelte tecniche, lascia il posto al polacco Listkowski, straripante e imprendibile. Entra pure Di Mariano che prima sbaglia un goal fatto su invito dell'ala polacca, poi si fa ammonire ingenuamente (era diffidato): pubalgia, foga, la 10 sulle spalle. Le qualità di Francesco le conosciamo, sta a noi ora sostenerlo a dovere in questo momento di ripresa e difficoltà. Buona la prova della linea difensiva, con Tuia davvero in grande spolvero e con Simic attento e preciso, oltre alla solita prova di solidità di capitan Lucioni. Inutile spendere parole su Strefezza: sempre pronto, sempre al goal. E sono 11. Mercoledì nuovo impegno casalingo: avversario di turno il temibile Cittadella.

Il Lecce deve diventare grande e iniziare a dimostrare di essere capolista perché più forte di tutte: e con il rientro della Curva Nord al gran completo, quest'impresa non è così irraggiungibile.

UP: Hjulmand, Coda, Calabresi

DOWN: Ragusa, Di Mariano

Emanuele Spagnolo

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"Parola al tifoso"
Terzo pareggio consecutivo per il Lecce di Marco Baroni, che non va oltre l'1-1 sul campo di Alessandria, scivolando al secondo posto ad 1 punto dalla Cremonese, nuova capolista. Nella nebbia del Moccagatta, i giallorossi non interpretano al meglio la partita, complice una condizione fisico-atletica per adesso insufficiente, un meteo fantozziano (nel secondo tempo non si è visto nulla, causa nebbia) ed un arbitro a dir poco mediocre (vecchia conoscenza dell'US Lecce) nella gestione dei contrasti e dei falli. L'Alessandria di Moreno Longo morde le caviglie ai giallorossi ed è anche supportata per l'appunto dal sig. Manganiello, troppo magnanimo in certe circostanze. Il tridente non trova sbocchi, con un Di Mariano davvero appannato (che conclude però in crescendo) e, Hjulmand completamente ingabbiato. Una partita brutta, maschia, che viene risolta ad inizio secondo tempo da Di Gennaro che sfrutta una svirgolata di Calabresi (caro Arturo fatti benedire !). I cambi operati da mister Baroni, con Rodriguez, Ragusa e Barreca su tutti, permettono al Lecce di alzare il ritmo. Coda segna un goal di pregevole fattura e all'ultimo pallone piega le mani a Pisseri, per quella che sarebbe stata una vittoria pesantissima. Il Lecce esce comunque imbattuto e continua il suo percorso verso un posto al sole: si sapeva che prima o poi questa squadra avrebbe conosciuto un momento di flessione. Flessione resa complicata anche da alcune assenze di livello (Strefezza squalificato, Asencio, Dermaku, Tuia, Faragò out): il bicchiere però è mezzo pieno perché appunto, nonostante tutto, questa squadra è dura a morire, non si lascia sopraffare e non conosce la parola sconfitta. Ora però, per dare una svolta vera alla stagione, saranno importanti le prossime due sfide al "Via del Mare": prima col Crotone, poi col Cittadella. 6 punti per continuare la rincorsa.
 
UP: Coda, Barreca, Ragusa 
 DOWN: Calabresi, Di Mariano, Gargiulo
Emanuele Spagnolo
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Pareggio in trasferta per l’Unione sportiva Carmiano Magliano contro il Kalè polis Gallipoli. Il match disputato allo stadio “Bianco” nella città jonica, è terminato 1 a 1. Gara equilibrata. Nel primo tempo meglio i padroni di casa che si portano in vantaggio al 23’ con Pascali. Il Carmiano Magliano reagisce e nella ripresa agguanta il pari con Magliani al minuto 60. Nel finale la formazione del patron Sperti sfiora il successo ancora con Magliani, la sua conclusione si stampa sul palo, e con Ippolito.

Il Carmiano Magliano sale a quota 11 punti in classifica.

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