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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Cordoglio e commozione a Carmiano per l'ultimo saluto a Toni Varratta

Cordoglio e commozione a Carmiano per l'ultimo saluto a Toni Varratta

Commozione e cordoglio oggi a Carmiano per i funerali di Toni Varratta. Tanti gli amici e i volontari delle associazioni, in particolare della “Protezione civile” locale di cui il 54enne era un componente, si sono stretti attorno al dolore dei familiari ed hanno preso parte al rito funebre celebrato nella chiesetta della Madonna Immacolata. L’uomo era deceduto in ospedale a Lecce lo scorso 21 dicembre, dopo il secondo ricovero a seguito di un intervento programmato per la rimozione di un calcolo al rene. Sul caso si sono accesi i riflettori della Procura, che attende il riscontro medico legale sull’autopsia eseguita ieri.

I fatti - Ricoverato al “Fazzi” di Lecce per rimuovere un calcolo al rene, dopo l’intervento viene dimesso ma continua a star male, torna in ospedale il 18 dicembre e dopo 3 giorni di febbre alta muore in reparto. Un decesso improvviso quello di Toni Varratta, 54enne di Carmiano, su cui la famiglia, affidandosi all’avvocato Mauro Cramis, ha sporto denuncia per far luce sulle cause che hanno portato al decesso dell’uomo.Il 54enne si era ricoverato nel reparto di urologia lo scorso 6 dicembre per essere sottoposto ad un intervento chirurgico programmato per la rimozione di un calcolo al rene. Il giorno 11 dicembre l’intervento viene eseguito dai sanitari e dopo due giorni, il 13 dicembre, il paziente viene dimesso. Secondo quanto ricostruito nella denuncia presentata dal fratello dell’uomo al posto di Polizia dell’ospedale leccese, l’intervento non sarebbe andato a buon fine, tant’è che i medici di urologia avrebbero programmato un nuovo ricovero, a distanza di circa un mese, per un secondo intervento.

Varratta però, tornato a casa dopo le dimissioni avrebbe continuato a star male, manifestando una febbre alta che andava sempre a peggiorare sino a raggiungere la temperatura di 41 gradi. Lunedì 18 dicembre quindi, considerato il peggioramento delle condizioni di salute, il 54enne fu costretto ad un nuovo ricovero in ospedale, con accesso in pronto soccorso e successivo trasferimento nel reparto di urologia, dove era già stato paziente. A distanza di 3 giorni, il 21 dicembre, l’improvviso decesso dell’uomo per un arresto cardiaco. Da qui i dubbi e la decisione della famiglia di denunciare l’episodio e affidarsi all’avvocato Cramis per chiedere alla Procura di Lecce l’apertura di un’inchiesta.

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