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Sabato, 21 Marzo 2020 19:44

15 casi positivi in provincia di Lecce

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 21 marzo

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 21 marzo, in Puglia, sono stati effettuati 828 test per l’infezione Covid19 coronavirus e sono risultati positivi 94 casi, così suddivisi:

29 nella Provincia di Bari;

2 nella Provincia Bat;

10 nella Provincia di Brindisi;

27 nella Provincia di Foggia;

15 nella Provincia di Lecce;

2 nella Provincia di Taranto;

1 attribuito a residente fuori regione;

8 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Sono stati registrati 3 decessi: uno nella provincia di Bari, uno nella provincia di Brindisi e uno in quella di Foggia.

 

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 5.617 test. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 675, così divisi:

194 nella Provincia di Bari;

32 nella Provincia di Bat;

94 nella Provincia di Brindisi;

190 nella Provincia di Foggia;

103 nella Provincia di Lecce;

35 nella Provincia di Taranto;

12 attribuiti a residenti fuori regione; 15 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Sono 88 i contagiati da "covid-19" in provincia di Lecce. Questa la situazione attuale per comune di residenza.

I dati parziali dicono che Copertino è il comune con più infetti (17, 10 donne e 7 uomini) seguito da Lecce (15, 8 donne e 7 uomini). Seguono Nardò e Monteroni con 6 contagi: 5 donne e 1 uomo per il primo, 3 donne e 3 uomini per il secondo; 5 a Galatina (3 uomini, 2 donne); 4 a Leverano (3 donne, 1 uomo); a quota 3 Carmiano (2 uomini, 1 donna), San Pietro in Lama (2 uomini, 1 donna), 3 Surbo (2 donne, 1 uomo); 2 contagi a Campi Salentina (2 donne), Aradeo, Gagliano del Capo, Veglie, Gallipoli: in tutti questi comuni risultano contagiati 1 donna e 1 uomo; 1 solo contagiato ad Arnesano (uomo), Calimera (donna), Cavallino (donna), Galatone (donna), Maglie (donna), Melendugno (uomo), Melissano (donna), Poggiardo (uomo), Squinzano (uomo), Presicce (donna), Castrì (donna). Due casi in fase di assegnazione.

Dati in aggiornamento.

 

Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia

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A Carmiano e Magliano, nessun caso Covid-19 confermato al momento, sarebbero ancora in corso le analisi del tampone effettuato su una donna. 
 
AGGIORNAMENTO 20 MARZO: il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa oggi venerdì 20 marzo, in Puglia sono stati effettuati 743 test in tutta la regione per l’infezione Covid19 coronavirus e sono risultati positivi 103 casi, così suddivisi:
28 nella Provincia di Bari;
4 nella Provincia Bat;
9 nella Provincia di Brindisi;
29 nella Provincia di Foggia;
17 nella Provincia di Lecce;
10 nella Provincia di Taranto;
1 attribuito a residente fuori regione; 5 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.
 
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 4.789 test. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 581, così divisi:
165 nella Provincia di Bari;
30 nella Provincia di Bat;
84 nella Provincia di Brindisi;
163 nella Provincia di Foggia;
88 nella Provincia di Lecce;
33 nella Provincia di Taranto;
11 attribuiti a residenti fuori regione; 7 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Il Dipartimento di emergenza ed accettazione (DEA) del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce è stato trasformato in ospedale Covid-19 ed è pronto ad accogliere i pazienti.

“Abbiamo attivato anche questo importantissimo presidio per far fronte all’emergenza coronavirus - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - possiamo quindi contare su una struttura moderna e funzionale, che rispetta tutti i parametri per la migliore assistenza dei malati Covid19”.

Il Dea, nato come nuovo Dipartimento di emergenza ed accettazione del Vito Fazzi di Lecce per accogliere al suo interno tutti i reparti ospedalieri ad alta complessità di cure, come la rianimazione, la cardiochirurgia, l’unità coronarica, la cardiologia, la chirurgia, l’ortopedia con il trauma center, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è stato riorganizzato in Ospedale Covid seguendo le indicazioni dettate dalla Regione Puglia il 16 marzo scorso.

Da domani quindi il DEA-Covid potrà iniziare la sua attività con un percorso dedicato ai pazienti affetti da Covid-19, con 6 posti di osservazione breve intensiva per pazienti giunti al pronto soccorso con una gravissima insufficienza respiratoria, 36 posti di Terapia intensiva-Rianimazione, 40 posti letto in Malattie Infettive - Covid e 44 di Pneumologia - Covid, anche questi dotati di posti letto di terapia sub intensiva. I reparti di degenza saranno supportati da un Servizio di radiodiagnostica, dotato di una TAC a 128 strati, una sala di radiologia tradizionale e di ambulatori di ecodiagnostica, anche cardiologica. Rimarrà in funzione presso il plesso originale il reparto di Malattie infettive già voluto dall’ordinaria programmazione regionale con i suoi 26 posti letto.

“È stata una corsa contro il tempo finalizzata a garantire in tempo utile i servizi necessari per affrontare una prima ondata di richieste di ricovero. Si è pronti inoltre ad incrementare ulteriormente il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori picchi di afflusso di pazienti. La nostra azienda ha agito compatta e con solerzia per contribuire a contenere l’emergenza, mettendo in campo uomini e donne competenti, tecnologie avanzate e strutture adeguate. Il resto dovrà essere dimostrato sul campo dalla nostra capacità organizzativa” ha dichiarato il direttore generale Rodolfo Rollo.

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Il sistema di rilevazione regionale dei dati sui soggetti positivi a Covid-19/Coronavirus da oggi cambia. D'ora in poi il dato pugliese sarà allineato a quello comunicato nella conferenza stampa del Dipartimento della Protezione civile. E sarà possibile mettere a confronto i dati con il giorno precedente.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 19 marzo (dato aggiornato alle ore 15) sono stati effettuati 613 test in tutta la regione per l'infezione da Covid-19 Coronavirus.

l totale dei casi positivi Covid è 478, di cui: 466 attribuiti a residenti nelle province della regione; 2 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia; 10 attribuiti a residenti di altre regioni.

I nuovi casi risultati positivi a Covid-19 oggi 19/03/2020 sono 42, cosi suddivisi:

18 in Provincia di Bari;

1 in Provincia Bat;

4 in Provincia di Brindisi;

16 in Provincia di Foggia;

1 in Provincia di Lecce;

2 in provincia di Taranto.

Risultano decedute tre persone, una di 79 anni nella provincia Bat , una nella provincia di Bari e una nella provincia di Foggia.

Da oggi è possibile anche comparare i dati con quelli del giorno precedente: come si può leggere nella tabella, ieri 18/03/2020 il totale dei casi positivi al Covid-19 era di 438, di cui 424 attribuiti ai residenti nelle province della regione e 14 in corso di attribuzione. Con questo aggiornamento salgono a 466 i casi positivi di cittadini residenti in Puglia per l'infezione da Covid-19 Coronavirus, rispetto ai 424 di ieri comunicati alle 20.30. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Mercoledì, 18 Marzo 2020 19:34

L'iniziativa: "Una mano per chi ha bisogno"

Una mano per chi ha bisogno. Ricordiamo che a Magliano e Carmiano è attivo per l’intera durata dell’emergenza sanitaria coronavirus, il COC: Centro Operativo Comunale, per gestire l’emergenza e garantire una corretta comunicazione alla popolazione in relazione agli eventuali profili di rischio, aggiornare il monitoraggio dei soggetti vulnerabili, e offrire assistenza domiciliare.

Nello specifico, ai fini dell’assistenza delle famiglie in difficoltà, quarantena domiciliare, o in condizioni di fragilità, è stato istituito il servizio di rifornimento generi di prima necessità e farmaci che verrà effettuato dagli operatori della locale Protezione Civile muniti dei dispositivi di protezione individuali richiesti.

I destinatari dell’intervento potranno contattare il COC, attivo dalle 7.30 alle 22, attraverso i numeri utili: 0832604020 oppure 3929056084.

I volontari della Protezione Civile si recheranno presso l'abitazione e ritireranno da un apposito contenitore messo fuori dalla porta il denaro contante necessario alla spesa. Dopodiché effettueranno la spesa (solo medicinali e generi alimentari di prima necessità) e la consegneranno all'abitazione, contattando la persona in casa pregandola di uscire e ritirare ciò che avevano ordinato.

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AGGIORNAMENTO 17 MARZO ORE 20

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 17 marzo - con aggiornamento alle ore 20.00 - sono stati effettuati 460 test in tutta la regione per l'infezione da Covid-19 Coronavirus.

Di questi: 386 sono risultati negativi e 74 positivi.

35 in Provincia di Bari;

14 in Provincia Bat;

0 in Provincia di Brindisi;

18 in Provincia di Foggia

7 in Provincia di Lecce;

0 in provincia di Taranto;

Alle 20 di oggi non sono stati registrati decessi. Con questo aggiornamento salgono a 394 i casi positivi registrati in Puglia per l'infezione da Covid-19 Coronavirus. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Respira da solo e si avvia a guarire dalla positività al virus “covid-19” che in questi 10 giorni di cure ospedaliere ne ha fiaccato corpo e mente, isolandolo dalla realtà. E dal suo impiego di medico. Da professionista in prima linea a paziente del reparto infettivi, il passo è stato breve quanto beffardo, sofferto, per il dottore in servizio all’ospedale “San Giuseppe da Copertino”, tra i primi in Salento ad essere colpito dal coronavirus. Dopo 7 giorni nel reparto di infettivi del “Vito Fazzi” di Lecce, da circa 48 ore, il cinquantenne è stato trasferito nel polo riabilitativo di San Cesario, convertito appositamente dalla Regione Puglia per curare l’emergenza sanitaria in atto.

Giorni difficili alle spalle, che lentamente lasciano spazio alla speranza e alle terapie, ritemprando il fisico dell’uomo e inibendo febbre e polmonite da Coronavirus.

Il medico, resta comunque isolato nella sua stanza, collegato col mondo esterno solo attraverso il suo cellulare, con cui alterna qualche chiamata in famiglia, messaggi con amici e news da leggere. Nessuno contatto è concesso in reparto. Al mattino un saluto fugace dagli infermieri che passano avvolti nei grossi “tutoni” per la terapia e poi pasti leggeri a scandire la sua giornata sino al riposo. Ma l’ottimismo all’uomo non manca, l’ossigeno in corpo pian piano è risalito su buoni parametri, e la sua voce non più affannosa, è in grado di raccontare sensazioni ed impressioni sul suo stato di salute. “Ora va meglio, la mia esperienza sta evolvendo in positivo – racconta il medico - ma non è ancora finita la battaglia contro il virus”.

Dal primo giorno di febbre accusata dal dottore sono trascorse due settimane. “Sono stati giorni duri. Il virus colpisce a livello polmonare – sottolinea l’uomo - debilitando notevolmente il fisico. Nel mio caso non è stata un’infezione aggressiva e la cura medica che sta facendo effetto, dopo aver smaltito tosse e febbre, gradualmente mi sta permettendo di recuperare anche le forze”.

Terapia che lo stesso medico spiega basarsi su un mix di farmaci antivirali e anti-artrite. “Al momento la cura consiste nell’utilizzo connesso di farmaci mutuati dal trattamento della Hiv e di un medicinale, sperimentato già ai tempi della Sars, solitamente usato come prima terapia contro l’artrite”. Poi il pensiero ai prossimi step da compiere sino alla definitiva guarigione. “Occorre pazienza in queste situazioni. La mascherina per l’ossigeno la utilizzo raramente e spero non ce ne sia più la necessità – aggiunge l’uomo - ma sono consapevole di dover restare ricoverato ancora per alcuni giorni. Farò una tac di controllo e sino a quando i valori non torneranno negativi, non potrò ritenermi guarito. Il rischio del contagio si combatte con l’isolamento e la piena fiducia nel lavoro che tutti gli operatori sanitari stanno svolgendo senza sosta”.

Periodo di degenza in ospedale che ha comunque permesso al dottore di analizzare da paziente contagiato quanto sta accadendo. “Ho un po’ di paura sui numeri che verranno fuori. Ad infettivi sono tanti i ricoveri, anche precedenti al mio – rivela il dottore. Mi auguro che i cittadini pugliesi siano stati responsabili nel rispettare i divieti anti contagio. Le criticità sono numerose e le previsioni, basate anche sui dati delle altre regioni, non mi lasciano tranquillo. Ma spero di sbagliarmi”. Un caso, quello del medico di Copertino, definito come il contagio numero 2 in provincia di Lecce, e che più di altri ha fatto discutere. “E’ bene che si sappia che a richiedere il tampone di controllo sono stato io e da subito mi sono messo in autoisolamento. La ferita più grande di questo periodo – conclude il medico - sono state le cattive parole di quanti hanno giudicato la mia persona senza sapere”.

Andrea Tafuro

Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia

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AGGIORNAMENTO 16 MARZO ORE 20.30

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, comunica che oggi 16 marzo - con aggiornamento alle ore 20.30 - sono stati effettuati 327 test in tutta la regione per l'infezione da Covid-19 Coronavirus.

Di questi: 255 sono risultati negativi e 72 positivi.

I casi positivi sono cosi suddivisi:

26 in Provincia di Bari;

1 in Provincia Bat;

10 in Provincia di Brindisi;

29 in Provincia di Foggia (comprensivi dei 12 di ieri non comunicati, per problemi tecnici di trasmissione dati);

1 in Provincia di Lecce;

5 in provincia di Taranto;

Oggi sono stati registrati 2 decessi, nella provincia Bat, con patologie pregresse. Con questo aggiornamento salgono a 320 i casi positivi registrati in Puglia per l'infezione da Covid-19 Coronavirus. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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La testimonianza di Luisa Lorenzo, infermiera carmianese in servizio al pronto soccorso di Parma.

 Tredici marzo, ore 21.40, esattamente 20 minuti alla fine di un “primo” turno diverso dagli altri. Un turno “emotivamente” forte; uno di quei turni che non scorderai mai nella tua vita. Apparentemente in un corridoio di un reparto, in realtà un corridoio di una sala operatoria adibita, svuotata e arrangiata per i pazienti del covid-19. Perché i pazienti ci sono e aumentano ma gli spazi diminuiscono. Un corridoio fatto mille volte in otto ore ma con quel “tutone” di 3 taglie in più, la mascherina soffocante e tutto il resto è come averlo percorso 15 volte tanto.

In fondo nascosto dietro i carrelli un telefono o meglio un centralino, comunicazioni sui vari spostamenti, sui pazienti che devono andare e arrivare. Ma all’improvviso rispondi pensando ad una solita chiamata invece è la voce tremante di una figlia di una paziente che ha già saputo dal medico le notizie della mamma. E lí piangendo inizia a dirti che è malata e che da 8 mesi non vede sua mamma. Ha appena saputo che non la rivedrà più e vuole che gliela saluti.

E così ti dimentichi di essere in un corridoio all’interno di una tuta gigante e gli dici con la voce tremante a tua volta “certo lo farò stia tranquilla” e riattacchi. Continui a lavorare, ma arriva un paziente “critico” e appena si riprende il medico chiama la figlia, prima che riattaccasse gli suggerisco che potevamo fargliela salutare. Perché lei non lo poteva vedere, ma eravamo consapevoli che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe sentita, e cosi abbiamo fatto!

Passa un altro turno arrivo a casa con l’adrenalina ancora in circolo che anche stanotte non mi farà dormire (come le notti precedenti) e così passeranno i giorni, sperando che tutto finisca! Ad oggi questa è la realtà, questa è la nostra realtà, perciò anche io vi chiedo di restare a casa. Perché tutto andrà Bene!

 

Fonte: #NurseTimes - Giornale di informazione Sanitaria

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