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Venerdì, 17 Maggio 2024
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Potrebbe andar via da Carmiano il segretario comunale Pierluigi Cannazza. A distanza di due mesi dallo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, si profila il cambio al vertice burocratico dell’Ente. L’ufficialità della sostituzione del massimo funzionario, incaricato nel 2010, poco dopo la prima elezione a sindaco di Giancarlo Mazzotta, dovrebbe arrivare entro quindici giorni, il tempo tecnico necessario pare, per permettere ai tre commissari prefettizi che sono subentrati nella gestione del Comune, per completare le procedure e nominare il sostituto.

L’eventuale scioglimento del rapporto di segreteria potrà avvenire, secondo normativa vigente, attraverso scelta unilaterale del nuovo sindaco eletto e deliberata dal consiglio comunale, poteri attributi in questo caso ai tre commissari di nomina ministeriale Daniela Buccoliero, Francesco Paolo D’Alessio e Michele Marcuccio, oppure attraverso risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. Da considerare inoltre che della procedura dovrà essere interessato anche il comune di Corsano, Ente dove il segretario Cannazza, svolge “a scavalco” col comune di Carmiano identico ruolo. Una decisione, quella dei commissari, che meglio si comprenderà nei prossimi giorni, e che potrebbe tuttavia non essere l’unica. Si vocifera infatti, che a questo cambio potrebbero seguirne altri interessando diversi settori.

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Avviso di riduzione dell’erogazione idrica nel Comune di Carmiano e di Magliano nelle giornate di mercoledì 29 e giovedì 30 gennaio 2020, a partire dalle ore 5 del 29/01 con ripristino alle ore 3 del 30/01. L’intero territorio comunale sarà interessato da lavori AqP.
A comunicarlo è lo stesso Acquedotto Pugliese il quale, dovendo procedere - è spiegato in una nota  - a lavori di inserzione nuove opere acquedottistiche, ridurrà l'erogazione del servizio idrico.

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Individuato il responsabile dello scempio ambientale in contrada “Filetto” a Carmiano.

Nelle campagne al confine col feudo di Leverano, gli addetti del settore “ambiente” del Comune, impegnati negli interventi di controllo del territorio, hanno rilevato una discarica a cielo aperto e attraverso la verifica effettuata all’interno delle buste, sono riusciti a risalire al responsabile dell’azione. Tra vecchi giocattoli, pezzi di sanitari in disuso, indumenti e scarti edili, sono spuntati infatti gli elementi necessari per individuare il trasgressore, che ora sarà sanzionato come previsto per legge. Intanto gli operatori ecologici hanno provveduto alla bonifica dell’area. Altre zone attenzionate: il prolungamento di via Madonna di Magliano nei pressi del cimitero comunale, “Li Pampuli”, via vecchia Brindisi, contrada “Saraceni”, “Calizzi” e alcuni percorsi extraurbani segnalati da ciclisti e runner.

In paese invece prosegue l’opera di prevenzione con i controlli dell’indifferenziato sulle utenze domestiche e commerciali.

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Vicenda intricata a Carmiano su servizio mensa e trasporto scolastico comunale. A sollevare il caso controverso, la segnalazione di un genitore che si chiede “come sia possibile nel 2020 il comune di Carmiano tolga ai cittadini i servizi come il pulmino per le scuole elementari o la mensa per le scuole materne con la motivazione di mancanza di fondi”. “Qui noi genitori – prosegue il 32enne - siamo tutti un po’ arrabbiati perché ci sono famiglie come la mia, io ho 3 bambini, che hanno necessità di questi servizi (causa genitori che lavorano entrambi, chi ha bambini neonati ed ogni mattina deve uscire di casa anche con maltempo) ed assurdo quindi che venga messo in discussione tutto ciò”. Il genitore, nella sua lettera, riporta la situazione all’attualità politica che vive l’Ente. “Faccio presente che da poco il consiglio comunale di Carmiano è stato sciolto per infiltrazioni mafiose ed ora i commissari esterni per mettere riparo a tutti i buchi finanziari che fanno? – domanda l’uomo. Tolgono servizi ai pubblici cittadini, nonostante vengano pagati regolarmente, perché non ci sono fondi. Chiedo cortesemente si faccia luce su questa vicenda”.

Intanto i tre commissari prefettizi che guidano l’Ente da circa un mese, questa mattina saranno a palazzo di città, per approfondire la situazione. Quello che trapela nel frattempo, dagli uffici, rappresenterebbe una situazione difforme da quanto dichiarato dal genitore. Per quanto riguardo la mensa scolastica – spiegano dal comune - nella giornata di ieri c’è stato un incontro tra i commissari, azienda incaricata di fornire il servizio, sindacati e dipendenti, per affrontare la questione del rinnovo del contratto di fornitura dei pasti per gli scolari, mentre sulla vicenda scuolabus la situazione dovrebbe risolversi nei prossimi giorni. Pare infatti, da indiscrezioni, che lo scorso settembre le richieste di adesione al servizio bus comunale siano risultate essere 37, cioè 7 in più rispetto al numero di posti disponibili sullo scuolabus. Quindi, nei primi mesi di scuola, il Comune avrebbe derogato al criterio geografico, spendendo circa 2600 euro in più al mese per i 7 ragazzi, che altrimenti non avrebbero potuto usufruire del servizio, vista la regola della minor distanza della loro casa dai plessi scolastici. Tuttavia, il problema resta, e spetterà ora ai commissari analizzare la vicenda e comprendere se a norma di legge si potrà trovare una soluzione che accontenti le famiglie “rimaste a terra”.

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Oggi Peppino Impastato avrebbe compiuto 72 anni e per non dimenticare provo a riflettere con voi.

Penso alla mia terra, alla condizione del meridione e al futuro che può offrire e mi chiedo: le colpe del sud Italia sono le nostre?

Ci sono giorni in cui penso di si, che i nostri paesi, le nostre comunità, il nostro Salento, alimentano e si meritano la mediocrità. I cervelli non sono in fuga, ma scappano via dall'improvvisazione, inorridiscono davanti la scarsa preparazione e professionalità che il classico meridionale paventa. Ed è triste, perché occorre rispetto, occorre studio e competenza, perché ogni mestiere è un’arte che va custodita e non svilita.

Anche l’informazione e la comunicazione, purché sia usata bene accresce e migliora la società, altrimenti alimenta ignoranza, populismo e derisione. Peppino Impastato da buon giornalista lo sapeva bene. Il rischio purtroppo è alto nel meridione, tutti san tutto e pensano di poter far tutto, e non si rendono conto dei danni che creano alla comunità e ai nostri conterranei. Poi però penso che occorre reagire, con orgoglio e civiltà, occorre fare rete con le migliori risorse che questa terra sa generare per coprire di luce l’oscurità. E allora si, voliamo alto, torniamo a credere, a sperare nella valorizzazione della cultura, delle competenze, della passione e delle eccellenze come accade altrove, perché un giorno anche il nostro sud migliorerà, e molto dipenderà da noi!

Andrea Tafuro

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Le volontarie di servizio civile “Pharus 2017” e i ragazzi della cooperativa Rinascita SPRAR "Carmiano Solidale" a tavola insieme per salutare le festività natalizie.

I due gruppi nei giorni scorsi hanno realizzato il "Pranzo d'Integrazione" finalizzato a promuovere l’interazione tra le diverse culture. L’iniziativa si è svolta nella sede della Cooperativa Rinascita situata in via Don Alessandro Niccoli a Carmiano. Sono state coinvolte nazionalità differenti: Pakistan, Ghana, Nigeria, Mali, Guinea e Senegal.

"Riteniamo che il pranzo sia uno dei momenti più piacevoli della giornata, una buona tavola imbandita è un momento di condivisione, di scambio, di dialogo e spensieratezza, per questo motivo abbiamo scelto di viverlo insieme a loro – spiegano le volontarie del progetto. Durante l'incontro i ragazzi hanno preparato piatti tipici del proprio paese: "poulet yassa" e "Roti o Chapati" , il cibo è stato visto come mezzo di scambio culturale dal momento che preparare il cibo, offrirlo e condividerlo è una delle forme di contatto, di relazione sociale e interazione più efficaci tra diverse culture, soprattutto presuppone la fiducia nell'altro, in colui che ci prepara e ci offre un piatto sconosciuto”.

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Domenica, 22 Dicembre 2019 16:03

Danni e disagi per il forte vento

Disagi e danni per il forte vento e la pioggia che hanno sferzato questa mattina Carmiano e Magliano. Su via vecchia Brindisi e nei pressi dell’area mercatale due grossi alberi sono stati sradicati dal terreno, creando non pochi problemi e qualche preoccupazione. In paese, nei pressi di via Kennedy, sono stati spazzati via anche diversi contenitori della spazzatura.

Nei luoghi interessati, si è reso necessario l’intervento della polizia locale e della protezione civile per ristabilire sicurezza e viabilità.

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Operazione “cerchio”, appalti e rinnovo dei vertici “Bcc”, questi alcuni dei punti chiave del report della commissione d’accesso agli atti nominata dal Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta e del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, presenti nel decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Carmiano, notificato ieri, dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’ex sindaco Giancarlo Mazzotta, ai consiglieri comunali, al segretario generale e ai tre commissari straordinari incaricati di gestire l’Ente per i prossimi 18 mesi.

Sotto i riflettori l’operazione di polizia giudiziaria “cerchio” che portò l’11 luglio 2018 “alla richiesta di rinvio a giudizio di Giancarlo Mazzotta per una serie di reati - alcuni dei quali posti in essere nella posizione di socio e amministratore di una locale banca di credito cooperativo – tra cui, in concorso con altri quello di violenza privata aggravata dal metodo mafioso ai danni di un consigliere comunale al fine di impedire che lo stesso rassegnasse le dimissioni dalla carica”.

Ed ancora, intercettazioni, parentele, dichiarazioni di pentiti riconducibili alla Sacra Corona Unita, assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani per il lustro 2012 – 2017, l’andamento gestionale dell’amministrazione comunale, dove gli inquirenti hanno “evidenziato come l’uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato nel tempo, in favore di soggetti o imprese collegati direttamente od indirettamente ad ambiente malavitosi”. Il Prefetto ha inoltre posto in rilievo come l’attività dei settori amministrativi sia stata caratterizzata da un’indebita ingerenza degli organi politici, in particolare il primo cittadino, e il condizionamento posto in essere dalla criminalità organizzata nei confronti del Comune nel settore degli appalti di lavori e servizi pubblici, dove è emersa l’esistenza di “un “sistema”- sottolineato dalla commissione - caratterizzato da un diffuso ricorso a procedure irregolari e da una costante frammentazione degli interventi, che ha favorito l’aggiudicazione e sostanziali recuperi dei ribassi offerti in sede di gara attraverso meccanismi poco trasparenti”. Evidenziata inoltre la pratica del subappalto dei lavori e la mancanza di controlli in fase di esecuzione delle opere. Emblematica in tal senso la realizzazione di un centro polivalente con una “pista life” nel parco della musica di Magliano. Ed ancora la struttura polifunzionale “oltre il giardino”, l’area sportiva “Io gioco Legale”, la ristrutturazione del campo sportivo comunale e dell’ex Cinema “Empire” oggi “Teatro fratelli Lumière”, l’efficientamento energetico della scuola primaria “Archimede Lecciso” e la messa in sicurezza della scuola media. Le indagini ispettive, oltre le diverse anomalie di assegnazione, hanno inoltre accertato, “la costante presenza nelle commissioni di gara del responsabile unico del procedimento e responsabile del settore tecnico, soggetto di assoluta fiducia del sindaco, che ha proceduto più volte – scrivono i commissari – alla sostituzione dei componenti delle commissioni al fine di assecondare i desiderata del sindaco e degli appartenenti al clan egemone”.

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Don Antonio Coluccia, prete antimafia di origini salentine, che in passato ha presenziato a Carmiano in una manifestazione artistico-culturale, non nasconde la sua preoccupazione e lancia un appello ai cittadini affinché non siano indifferenti, ma partecipino alla vita pubblica per prendere possesso del territorio, sottraendolo agli artigli della criminalità.

Don Antonio, Carmiano commissariato per infiltrazioni mafiose. Che sta succedendo al Salento? «Negli anni ‘90 la Scu si è affermata con il suo braccio militare, oggi le strategie sono cambiate e la troviamo negli uffici tecnici, negli appalti pubblici. E c’è assuefazione, rassegnazione, omertà da parte dei cittadini: tutte caratteristiche che sono un terreno fertile per il proliferare della criminalità».

Al territorio mancano gli anticorpi per reagire? «Gli anticorpi abitano in ognuno di noi. La speranza ha due figli: indignazione e coraggio. Ci vogliono passione e amore per il territorio. Bisogna saper condividere, parlare, superare la paura. Bisogna fare cittadinanza attiva per riaffermare il senso delle istituzioni, avendo la certezza di non essere soli e che si può contare sempre sul grande lavoro che in questi mesi stanno facendo il prefetto e le forze dell’ordine. E, infine, le agenzie educative non possono fare finta di nulla: si devono attrezzare per costruire i cittadini del domani».

Il rischio, se non ci sarà un netto cambio di passo, è di passare per una terra malavitosa? «Questo timbro non lo vogliamo, ed ecco perché faccio un appello a prendere posizione: non è più possibile rimanere neutri, perché la neutralità danneggia il territorio. Il nostro grido deve salire fino a Dio perché vogliamo una terra libera. Del resto, l’arcivescovo Michele Seccia a Sant’Oronzo ha parlato per la prima volta di mafia con chiarezza: è importante che lo faccia un pastore della Chiesa, perché l’omertà non è un’attitudine cristiana».

 

Fonte: NuovoQuotidianodiPuglia

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Rabbia, smarrimento e confusione sono le sensazioni più gettonate a Carmiano in attesa di conoscere le motivazioni contenute nel dispositivo di scioglimento del Consiglio Comunale emesso lunedì sera dal Consiglio dei Ministri, per accertato rischio di infiltrazioni mafiose. Intanto oggi dovrebbero arrivare i commissari in Comune.

A parlare tra gli amministratori di maggioranza è Daniele Carrozzo. Il presidente dell’assise investita dal provvedimento, figurerebbe infatti nella relazione di oltre 100 pagine redatta dalla commissione d’accesso, poi avallata dal Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta e inviata al Viminale. “Ero arrabbiato e deluso prima, ed ora lo sono ancora di più. Nel governo Mazzotta non esiste legame con la malavita. Sulla mia vicenda – chiarisce Carrozzo – si sono dette diverse inesattezze. Le descrizioni fatte sono errate. Innanzitutto sul caso cartellonistica e tribuna del campo da calcio – precisa l’amministratore – risponde un’azienda non di mia proprietà, ma si tratta comunque di canoni di concessione, e non appalto, convertiti in opere pubbliche secondo quanto stabilito da una delibera di consiglio comunale risalente al 2007, quindi a precedenti amministrazioni. Inoltre le autorizzazioni per gli impianti sono state date nel 2004. Ma tutta la situazione chiaramente amministrativa – aggiunge Carrozzo - a questo punto è grottesca, perché di evidenza pubblica e già ampiamente chiarita in consiglio comunale. Attendiamo quindi le motivazioni e poi faremo le necessarie riflessioni, ma non c’è nulla che ha a che fare con la mafia”.

Bocca cucita invece da parte dell’assessore Emanuela Bruno, anche lei finita sotto la lente d’ingrandimento dei commissari.

Tra le opposizioni, che inevitabilmente sono state colpite dal provvedimento di scioglimento, a parlare invece è l’esponente di minoranza Stefania Carrozzo Magli. “In questi anni sono state tante le segnalazioni in ambito politico-amministrativo portate avanti dal gruppo di opposizione e inascoltate dalla maggioranza. Purtroppo – prosegue la consigliera di minoranza - questa è una decisione che rammarica, ma noi consiglieri di LiberAzione siamo tranquilli, abbiamo rispetto e piena fiducia nel lavoro svolto dalle istituzioni. L’auspicio è che i prossimi 18 mesi servano per un rinnovamento che possa far ripartire il paese”.

Intanto anche sui social e nei luoghi di ritrovo cittadino, tra favorevoli e contrari si alimenta il dibattito. Alle dichiarazioni del primo cittadino Giancarlo Mazzotta, replica Camillo Villani Miglietta, ex consigliere Bcc Terra d’Otranto e figlio dell’onorevole Achille Villani Miglietta. “Mi sento in dovere di rompere il silenzio ed intervenire per una questione di correttezza nei confronti della cittadinanza prima ancora che della mia famiglia – scrive Villani Miglietta. Ho condannato fin da subito spiacevoli festeggiamenti in quanto Carmiano merita una profonda pausa di riflessione e non di atti che rendano l’aria ancor più irrespirabile. Allo stesso modo non posso accettare che l’unica giustificazione che venga data dal Mazzotta alla cittadinanza sia la versione del complotto ordito nemmeno fossimo ai tempi della guerra fredda, come se un unico soggetto possa influenzare il lavoro di encomiabili funzionari di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Prefetto e addirittura dipendenti del Comune stesso – aggiunge l’ex consigliere BCC. Sarebbe la trama di un film da premio oscar. Dubito infatti che l’ex Sindaco si sia difeso nelle sedi opportune, sia per la vicenda BCC che per la questione comunale, semplicemente additando responsabilità ad un solo uomo o ad una scelta di partito sbagliata, se così fosse ecco spiegato il motivo del procedimento penale e del commissariamento, i quali non sono una scelta politica ma un obbligo di legge al quale sottostare. Auspico che tutti i consiglieri possano difendersi con coscienza ed attenzione sposando tesi difensive differenti da quelle utilizzate dal Mazzotta, troppo poco rispettose nei confronti di un paese che pretende verità ed è stanco di chiacchiere e giustificazioni da bar. La comunità, così come il Consiglio dei Ministri non abbocca – conclude Camillo Villani Miglietta”.

Nel tessuto sociale ferito che prova a rialzarsi e nelle ultime ore vive anche il giallo dello “smontaggio” del presepe in Piazza Assunta, le associazioni giovanili prendono posizione. “Siamo consapevoli che la legge sia una garanzia del bene comune, ma non si può essere felici di tale accaduto, che ha conseguenze in primis sull’immagine della nostra comunità – scrive il direttivo di Giovani InFormazione. Crediamo che Carmiano abbia anche tanto da vantare, tra cui le numerose persone come noi che ogni giorno svolgono attività sociale per migliorare il mondo che ci circonda. Non ci fermeremo e crediamo che quanto accaduto debba spronare a fare sempre di più e meglio per rendere Carmiano un paese migliore”.

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