Print this page
La sfida di D'Agostino tra Milan e calcio giovanile

La sfida di D'Agostino tra Milan e calcio giovanile

Mister Daniele D’Agostino si racconta. Il giovane e promettente allenatore carmianese, con un passato da portiere, un presente da talent scout di giovani talenti e guida tecnica della scuola calcio Paradise, e con l’obiettivo futuro di una panchina tra i professionisti.

“Ho lasciato il calcio giocato nel 2013, dopo aver vinto il campionato di Promozione con il Casarano. Una scelta difficile ma importante e fondamentale per il futuro professionale, ammette D’Agostino.

Nell'estate dello stesso anno mi sono laureato in Scienze Motorie Sportive e della Salute presso l'Università "Carlo Bo" di Urbino. Poi nella stagione sportiva 2013/ 2014 ho preso l'abilitazione di ALLENATORE UEFA B ed ho iniziato la collaborazione come tecnico Rossoneri Paradise della Milan Academy. Nei successivi anni sono arrivate le abilitazioni di Tecnico Milan ENTRY LEVEL (1° livello), Tecnico Milan ADVANCED LEVEL (2° livello), Tecnico Milan TOP LEVEL, tutte conseguite nella Scuola di Formazione Milan Academy.

Nella stagione sportiva 2017/2018, scelto dal Responsabile Tecnico Nazionale Maurizio Marchesini, entro a far parte dello Staff Tecnico del Centro Federale Territoriale di Lecce, una "piccola Coverciano" che ha l'obiettivo di allenare e valorizzare i migliori talenti del nostro territorio, lavorando a stresso contatto con il settore tecnico nazionale italiano.

Quest’anno poi, una breve parentesi nel settore giovanile del Lecce Calcio, conclusa anticipatamente per motivi di incompatibilità vista la mia consolidata collaborazione con la società professionistica AC Milan. Un rapporto sportivo con i rossoneri che in questi anni mi ha permesso di diventare Coordinatore Tecnico dell'Academy, allenare tutte le categorie, vincere ogni anno i diversi campionati e aiutare molti ragazzi ad approdare nel calcio professionistico”

Dopo tanto settore giovanile, quale futuro spera di raggiungere mister Daniele D’Agostino.

“Le sfide fanno parte del calcio e del mio Dna da sportivo. Non nascondo quindi il desiderio di sedermi prima o poi su una panchina senior, magari di una società blasonata del calcio dilettantistico – sottolinea il tecnico - ma prenderei seriamente in considerazione anche la possibilità di allenare in un settore giovanile professionistico”.

Related items