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Giovedì, 02 Maggio 2024
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Fermato dentro Lecce mentre trasportava cassette di verdure, così un uomo residente a Carmiano questa mattina è stato sanzionato dalla Polizia Locale del capoluogo per aver infranto il decreto anticovid.

Durante i controlli gli agenti della municipale, hanno fermato anche un uomo che da Surbo si era diretto a Lecce per comprare una cassa di birra. Altra multa comminata ad residente di Cavallino che si era recato nel capoluogo per controllare il proprio locale commerciale chiuso al pubblico. Al termine dei controlli in città sono state acquisite 177 autocertificazioni.

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“Un augurio per una serena Pasqua ai miei alunni e alle loro famiglie, ai miei docenti, al personale scolastico e a tutta la nostra splendida comunità”. La dirigente dell’istituto comprensivo “Zimbalo” di Carmiano e Magliano, Paola Alemanno, alla vigilia di una Pasqua “atipica”, rivolge il suo saluto alla comunità locale e traccia un primo bilancio sulla nuova didattica “smart” che ha coinvolto con ottimi risultati tutti gli studenti.

“Sono ampiamente soddisfatta. Il bilancio è positivo – dichiara la dirigente scolastica Alemanno. Grazie all’impegno dei docenti, del consiglio d’istituto, del comitato genitori e del personale scolastico siamo riusciti a raggiungere tutti i nostri alunni garantendo il supporto elettronico necessario e permettendo una didattica di accompagnamento all’avanguardia, in grado di sviluppare competenze trasversali che aiuteranno i ragazzi a crescere”.

Un piano didattico “smart working” ampiamente inclusivo. “La nostra è una popolazione scolastica molto ampia. Ma tutti i 1040 alunni, dalla scuola secondaria alla scuola dell’infanzia, hanno a disposizione spazi e attività dedicate per i diversi bisogni educativi. Una scelta fortemente voluta – sottolinea Paola Alemanno - realizzata grazie all’impegno di insegnanti, capaci nel guidare e incoraggiare ogni attività, e delle famiglie, che mai avremmo lasciato sole, fondamentali nel sostenere i nostri ragazzi in questa fase delicata. Un grande lavoro di squadra, testimone di pace, amore e unione, valori autentici della Pasqua”.

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Barbiere “fuorilegge” individuato e multato dai carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Gabriele Luperto.

Questa mattina i militari impegnati sul territorio di Carmiano e Magliano, dopo accurate verificate eseguite con l’ausilio della “sezione operativa”, hanno scovato un parrucchiere in attività, nonostante i divieti imposti dal decreto anticontagio.

I carabinieri “in borghese” dopo aver individuato alcuni strani movimenti nei pressi di un salone, hanno colto sul fatto il titolare e il cliente. Immediata è scattata la sanzione per entrambi e per il barbiere anche la segnalazione al Prefetto per la sospensione temporanea dell’attività.

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Nuovo impulso alla solidarietà oggi a Carmiano e Magliano con le iniziative firmate da “#73041”, “ACAM” e dall’azienda “Spa-Mar”.

L'associazione culturale #73041 ha pensato ai più piccoli donando uova di cioccolata alla Caritas parrocchiale di Sant'Antonio Abate e al centro educativo Ambarabà. Un'iniziativa promossa dal direttivo per rallegrare i cuori dei bambini in questa #Pasqua che seppur "atipica" saprà preservare all'interno della comunità i suoi connotati autentici di pace e amore. Sempre in mattinata altra donazione con la ditta Spagnolo-Martena che ha destinato alla protezione civile di Carmiano un buono carburante per l’attività sul territorio e 500 mascherine da consegnare alla popolazione di Carmiano e Magliano. Ulteriori dispositivi di protezione sanitaria sono stati consegnati a polizia municipale e carabinieri della locale stazione.

In vista della Pasqua, l’associazione ACAM grazie alla collaborazione con “Tavole e Favole”, ha omaggiato i più piccini distribuendo numerosi sacchettini di caramelle presso la Parrocchia Maria SS. Assunta di Magliano e la Parrocchia Maria SS. Assunta di Carmiano.

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Buoni spesa e pacchi alimentari in dono alle Caritas parrocchiali Sant’Antonio abate di Carmiano e Maria SS.ma Assunta di Magliano, dal gruppo “Carmiano bianconera”.

Il mondo del tifo sportivo, questa mattina è sceso in campo, a sostegno della comunità locale con una pregevole iniziativa sostenuta dallo spirito solidale di oltre 50 supporter juventini. La consegna è stata effettuata ai parroci don Riccardo Calabrese e don Rodny Mencomo.

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Mascherine protettive per operatori sanitari, carabinieri e protezione civile. Oltre 800 dispositivi di protezione, nati dalle sapienti mani artigiane di Gabriella Elia, sono stati devoluti nei giorni scorsi a tutti gli operatori impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus.

Un impulso solidale che ha portato Gabriella Elia a devolvere un primo blocco di mascherine a volontari della protezione civile e carabinieri della stazione di Carmiano. Sabato scorso invece la seconda donazione dei dispositivi agli operatori ospedalieri del centro trasfusionale del “Vito Fazzi” di Lecce.

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Informazioni sullo stato di manutenzione e pulizia del cimitero comunale è la richiesta avanzata dall’associazione culturale #73041 di Carmiano all’indirizzo della società “Carminio srl”.

Nella pec inoltrata ieri, il direttivo dell’associazione scrive: “Sollecitati da molti cittadini, e coscienti di quanto stia accadendo in altre realtà vicine alla nostra, chiediamo alla Carminio Srl, delucidazioni in merito alla pulizia ordinaria e straordinaria delle aree e locali cimiteriali. Nello specifico: manutenzione del verde, rimozione fiori appassiti da loculi e tombe”.

Richiesta – prosegue la nota di #73041 – emessa al fine di scongiurare qualsiasi disagio alle persone che si recheranno a omaggiare di una visita i propri cari non appena sarà concesso da nuove Disposizioni Ministeriali”.

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Domenica della Palme in quarantena. Non è prevista nessuna benedizione dei rametti di ulivo, anzi saranno bruciati per ottenere le ceneri del prossimo anno. A stabilirlo il Vaticano. Non vi fate raggirare da precoci e fantomatiche iniziative che potrebbero mettere a rischio la salute di tutti.

«Sarà una Pasqua dolorosamente diversa per tutta la cattolicità e le chiese vuote di quest’ultimo periodo ne sono il simbolo - si legge sul sito del Vaticano - La pandemia da Coronavirus ha richiesto al dicastero vaticano del Culto Divino l’elaborazione di un Decreto con le “indicazioni generali” da seguire nell’organizzazione delle celebrazioni che vanno dalla Domenica delle Palme a quella di Pasqua».

IL VESCOVO DI LECCE MONS. MICHELE SECCIA

Dando seguito al decreto per l'organizzazione delle festività pasquali, che prevede che i fedeli siano raccolti in preghiera restando all'interno delle abitazioni, il sito della Curia leccese trasmetterà in diretta i vari momenti celebrativi della giornata delle Palme. E dunque quest'anno, a causa della pandemia, nelle chiese della diocesi non si celebrerà la benedizione dei ramoscelli d’ulivo. L'appuntamento leccese è con la liturgia presieduta dall’arcivescovo Seccia, “il quale benedirà dapprima i rami di ulivo nel chiostro prospiciente la cappella del seminario - si legge sul portale della Curia leccese - e successivamente si recherà in processione all’interno della stessa per la celebrazione della messa, assicurerà alle parrocchie della diocesi le ceneri, prodotte dalla combustione dei ramoscelli, per l’imposizione delle stesse il prossimo anno”.

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Aggirare le regole credendosi furbi: il vizietto consolidato di alcuni cittadini ancora a spasso nonostante i divieti. Lavoretti saltuari, "sforbiciate" alla moda, spese prolungate, passeggiate in allegria e selfie, queste sono solo alcune delle abitudini “autocertificate?” che alcune persone mettono in atto incuranti della salvaguardia della salute pubblica. E neppure gli oltre trenta accertamenti con multe salate, operate in questi giorni dai carabinieri, sembrano aver dissuaso gli “indifferenti” dalle scuse assurde. Peccato.

“Il così fan tutti”, retaggio di vecchie politiche, soprattutto in questo momento dovrebbe essere messo da parte, o quantomeno non avallato, perché la vita, viene prima di tutto, va rispettata e tutelata. E il furbetto di quartiere, manovrato a dovere, ora più che mai si nota.

Controllori o controllati? Poco importa, bisogna avere la schiena dritta. In paese purtroppo continuano ad accadere cose strane, e nel caos di questa emergenza sanitaria, anche il bene e il male rischiano di confondersi e apparire così, tutta cioccolata agli occhi dei tanti in difficoltà. 

Ora più che mai occorre responsabilità, giudizio e consapevolezza, in ognuno di noi, tutti abbiamo almeno un parente da tutelare e non dobbiamo vanificare gli sforzi di questo mese. Rimettiamoci in carreggiata. La settimana Santa è alle porte, la fede ci assisterà. Restiamo in casa e solo così tutto andrà bene.

 

 

Andrea Tafuro

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La spesa corre sul filo del telefono. E in tempo di coronavirus, dall’altra parte della cornetta, pronti a rispondere panettieri, alimentari e pizzaioli, per soddisfare da mattina a sera le richieste dei cittadini chiusi in casa. Il rito della spesa stravolto dall’emergenza sanitaria, rallenta ma non si ferma. Non tutti però sono disposti ad affrontare lunghe code d’attesa all’esterno di market e forni, e quindi preferiscono affidarsi a messaggi whatsapp e chiamate in cui comunicare la lista del cibo da ricevere a domicilio. E così dall’altro capo del telefono, giovani voci squillanti che ben riescono a mascherare la paura per un lavoro svolto col pensiero del rischio contagio, prendono l’ordine e si attivano per la consegna.

Si parte al mattino, con i fornai, tra i primi a riempire le ceste di alimenti per le consegne. “Il virus spaventa e le persone hanno paura ad uscire di casa – commenta Stefano Conversano. Così per venire incontro alle esigenze dei clienti abbiamo attivato l’ordine telematico e la consegna a domicilio dei nostri prodotti. I più giovani utilizzano i social, mentre gli anziani prediligono la telefonata”. Tanti i prodotti inseriti in elenco. “Consegniamo soprattutto cibo a lunga conservazione – spiega il panettiere. La vendita del pane fresco, nelle ultime tre settimane ha subito un calo del 30%, in compenso però sono aumentate le vendite di frise, taralli e biscotti”. La distribuzione invece diviene quasi un rituale, con ferree regole da rispettare. “Non mi separo mai da guanti e mascherina – sottolinea Conversano. Inoltre nel furgoncino idoneo per le consegne, porto con me sempre il disinfettante per mani. Nessuno si sarebbe aspettato una situazione simile, ma a voler vedere positivo, in questa difficile fase si è ancor più rinsaldata la fiducia tra clientela e attività commerciale di vicinato”.

Scene da vecchi film americani in cui un ragazzino consegnava il latte sotto casa, occupano l’attualità anche dei supermercati cittadini. A Magliano, frazione di Carmiano, senza sosta lavora la giovane coppia Stefania Petrelli e Marco D’Agostino. “Le richieste di spesa a domicilio sono aumentate nel corso della quarantena, richieste soprattutto da anziani e famiglie con bambini piccoli – chiariscono i due giovani”. Anche qui gli ordini arrivano tramite cellulare. “Raccogliamo le richieste dei clienti nel pomeriggio e l’indomani mattina, dalle 10 in poi effettuiamo le consegne presso le abitazioni”. E tra una consegna e l’altra c’è il tempo anche di un sorriso, travisato dalle mascherine. “L’importante in questa situazione è non perdere mai l’ottimismo – racconta commossa Stefania. A volte basta poco, una parola di conforto soprattutto con gli anziani, che sono i più preoccupati, per migliorare la giornata e darsi appuntamento alla prossima visita”.

Servizio a domicilio che prosegue anche a cena con le pizzerie, tra le attività più colpite dalla crisi, che provano a resistere attraverso gli asporti. “Teniamo duro e restiamo al servizio della clientela – ammette Matteo Rizzo. La quarantena ha cambiato l’orario della cena in famiglia, anticipato rispetto agli standard delle nostre città. Il telefono infatti inizia a squillare intorno alle 19 e gli ordini si prolungano sino alle 21. Consegnare la pizza a domicilio soprattutto nel fine settimana – conclude il pizzaiolo - offre quella parvenza di normalità che in questo periodo nutre il corpo e il cuore delle persone”.

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