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Domenica, 05 Maggio 2024
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Respinta con un 11 voti contrari della maggioranza e 5 favorevoli di LiberAzione, la richiesta di dimissioni del Sindaco presentata nei giorni scorsi dalla minoranza, in seguito alla vicenda Bcc.

Dopo un acceso dibattito durato circa 2 ore, in cui si sono susseguiti gli interventi del primo cittadino Giancarlo Mazzotta, degli assessori Giani Erroi ed Emanuela Bruno e la consigliera Anna Claudia Quarta per la maggioranza, mentre per l’opposizione di “LiberAzione” Mino Bruno e Gigi Bruno, l’assise ha votato per le non dimissioni dell’esecutivo in carica.

Il consiglio è poi proseguito con i successivi punti all’ordine del giorno, tra cui la tassa sui rifiuti.

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Politica in fermento a Carmiano. La minoranza chiede le dimissioni del Sindaco.

Dopo la notifica della conclusione delle indagini sul rinnovo del consiglio d’amministrazione della Banca di credito cooperativo Terra d’Otranto per l’anno 2014, portate avanti dalla pubblico ministero Carmen Ruggiero, che vede l’inserimento tra i dieci indagati del primo cittadino Giancarlo Mazzotta, “LiberAzione”, gruppo d’opposizione in consiglio comunale, chiede chiarimenti e le dimissioni del sindaco e dell’intera maggioranza di governo.

“LiberAzione - scrivono in un comunicato congiunto i consiglieri di minoranza, Mino Bruno, Luigi Bruno, Barbara Marino, Gerardo Mazzotta e Stefania Carrozzo Magli - viste le gravi e allarmanti notizie apparse sugli organi di stampa negli ultimi giorni, che vedono coinvolto il primo cittadino di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, in fatti attenzionati dalla Procura della Repubblica di Lecce, che vedrebbero coinvolta anche l'amministrazione comunale (si parla di un consigliere di maggioranza sul quale sono state fatte pressioni per non dimettersi) e uffici comunali (si legge di un geometra al quale sarebbero state fatte pressioni con l'avvertimento che le sue pratiche presso l'Ufficio Tecnico avrebbero potuto incontrare qualche difficoltà di approvazione); chiede con formale richiesta presentata presso il protocollo dell’Ente, le dimissioni del Sindaco e della sua maggioranza nel superiore interesse della collettività, al fine di tenere indenne la cittadinanza da fatti e situazioni che non le appartengono. I consiglieri di LiberAzione – conclude la nota – comunicano inoltre la propria disponibilità in presenza delle dimissioni dell’intero gruppo di maggioranza a formalizzare anche le proprie dimissioni”.

Necessario ricordare che l’avviso di conclusione delle indagini non corrisponde ad un verdetto di colpevolezza anticipato. Spetterà ora ai diretti interessati e ai loro legali prospettare un'altra verità.

Intanto, dopo il sostegno social pubblicato dall’assessore Emanuela Bruno sulla bacheca facebook del sindaco: “Il tuo paese ti ama e ti conosce, e chi oggi ride non ha mai avuto occhi per vedere ma solo bocca per sparlare. E se qualcuno ti odia vuol dire che qualcosa di buono l'hai fatto. Questa accanto alle altre, a bersaglio fisso c'è molta gente che gioca senza pensare che la cattiveria è un boomerang e prima o poi torna indietro. Forza sindaco, non sei solo. Ti vogliamo bene”, nella serata di ieri si è riunita anche la maggioranza che “esprime vicinanza umana e piena fiducia al primo cittadino, auspicando un celere lavoro della magistratura, che con serenità ed obiettività saprà valutare i fatti”.

Al momento invece “no comment” dal diretto interessato. Analisi e dichiarazioni sulla vicenda molto probabilmente saranno rimandate al prossimo consiglio comunale in programma martedì 27 marzo.

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Mercoledì, 21 Febbraio 2018 12:52

Intervista a Massimo D'Alema ospite a Carmiano

Massimo D’Alema oggi alle 18 a Carmiano. L’ex presidente del consiglio, candidato al Senato nel collegio (Nardò/Gallipoli/Puglia2) con “Liberi e Uguali”, incontra nella sala del “Desirè”, elettori e simpatizzanti in vista del voto del 4 marzo. Introduce l’intervento dell’onorevole D’Alema, la consigliera comunale Barbara Marino. In programma anche gli interventi di Alberto Colucci, candidato nel collegio7 della Camera, e Irene Strazzeri candidata al Senato.

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L’Associazione nazionale giovani agricoltori (Anga) della provincia di Lecce incontra i candidati al Parlamento in vista dell’elezioni del prossimo 4 marzo.

Parte oggi l’iniziativa che vedrà l’agricoltura salentina al centro della “La settimana della politica”, col fine di realizzare un confronto con i futuri parlamentari e chiedere loro un impegno concreto in favore del settore primario. Per quattro giorni consecutivi, da lunedì 19 a giovedì 22 febbraio, nella sede di Confagricoltura Lecce, in via Mario Bernardini a Lecce.

Oggi, interverranno Luigi Vitali (Forza Italia), Saverio Congedo e Paolo Perrone (Fratelli d’Italia); martedì, sempre alle 17, sarà Dario Stefàno (Partito Democratico); mercoledì, alle 16, sarà la volta di Massimo D’Alema (Liberi e uguali). Il ciclo di incontri si chiude giovedì, alle 17, con Barbara Lezzi (Movimento 5 stelle) e Felice Lecciso (CasaPound).

«Con questa serie di incontri – spiega in una nota, Giangiacomo Arditi, presidente Anga Lecce – intendiamo accendere i riflettori sulle problematiche sempre più pressanti che affliggono il comparto agricolo, riservando una maggiore attenzione alle emergenze della nostra provincia. Sappiamo bene – aggiunge – che la materia agricola è delegata alle Regioni, tuttavia, le questioni strategiche, la programmazione ed i rapporti con la Commissione europea sono di competenza dello Stato. Per questa ragione, abbiamo promosso quattro confronti con i candidati del nostro territorio che militano nei principali schieramenti politici».

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Giovedì, 19 Ottobre 2017 21:37

MINO BRUNO nuovo segretario cittadino del PD

Il consigliere di LiberAzione, Mino Bruno, è stato eletto segretario cittadino del Partito Democratico. La nomina, per il 53enne libero professionista di Carmiano, è giunta per acclamazione degli iscritti nel congresso del partito tenutosi nei giorni scorsi. Il nuovo segretario democratico, vanta una lunga militanza nel centrosinistra ed in passato ha ricoperto anche l’incarico di assessore comunale ai servizi sociali.

Il nuovo quartier generale del Pd a guida Bruno è al civico 108 di Via Roma.

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Sindaco Mazzotta, ben tornato a Carmiano. Come va?

“Ora bene, grazie. E’ vero, per impegni personali e professionali sono stato lontano dal territorio, credo però che l’attività amministrativa in paese sia stata garantita dal resto della squadra di governo. Posso contare su amministratori presenti, che hanno saputo raccogliere le esigenze dei concittadini. Siamo una squadra, e se forse in passato qualcuno si è lamentato della mia eccessiva sovraesposizione, questa invece è stata un’opportunità per ognuno di potersi esprimere nell’ambito delle proprie competenze, fermo restando che in una squadra si lavora per vasi comunicanti, remando nella stessa direzione. La programmazione dei lavori era stata fatta e nonostante la mia assenza sono andati comunque avanti. Ci accingiamo a breve a completare le opere sulla piazza Paolino Arnesano, nella zona 167 e sulla piazza del Tempo 2 nei pressi della scuola e del cinema. Quest’ultimo diverrà centro di ritrovo, area parcheggio e un ampio polmone verde nel centro del paese.

Il mio bentornato coincide con l’inizio del nuovo anno scolastico, e l’occasione è propizia per fare un cordiale saluto e affettuoso augurio al mondo della scuola e a tutti i ragazzi che si apprestano a riprendere l’attività. Porgo il benvenuto invece ai più piccoli, che per la prima volta varcheranno l’universo della scuola, pieni di sogni e speranze. A loro e alle famiglie, raccomando di guardare con fiducia e simpatia ai docenti che li accompagneranno in questo nuovo cammino, dando spazio anche ai valori proposti dalla Chiesa, che ci ha insegnato un mondo nuovo di bellezza e bontà”.

Sindaco, in filosofia del diritto, si menziona la figura “dell’Osservatore esterno”, colui che si defila per comprendere al meglio la realtà.  In questo periodo di lontananza, ha forse assunto questo ruolo? Ha avuto modo di osservare il territorio, la politica e i colleghi di maggioranza e minoranza?

“La filosofia è maestra di vita. Da sindaco e responsabile dell’amministrazione, svolgo un ruolo in prima linea; per questo mi piace pormi dall’esterno anche nel giudizio con me stesso, per poter valutare al meglio il mio operato.

Tuttavia è molto difficile parlare dei miei colleghi, la maggioranza ha certamente svolto il suo ruolo, mentre sull’opposizione è difficile esprimere un giudizio con diplomazia. Sicuramente, l’osservatore più attento è il cittadino, a lui quindi la possibilità di giudicare l’operato delle forze politiche, con l’invito ai concittadini di partecipare più assiduamente all’attività amministrativa, non quella di piazze e bar, bensì quella dei consigli comunali., dove maturano e si portano avanti le scelte per il futuro della comunità.

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Domenica, 01 Ottobre 2017 02:20

Crisi della politica

Da molti anni si parla di crisi della politica ed ancor più di crisi della rappresentanza politica. Come molti sanno, la nostra Costituzione stabilisce che la sovranità appartiene al popolo, per cui, il potere stesso appartiene al popolo. Tuttavia, in un sistema democratico come il nostro il popolo esercita il potere, quindi, la sovranità, attraverso i suoi rappresentanti eletti democraticamente. Si ha, dunque, che la rappresentanza politica si sostanzia nella trasmissione formale della sovranità tra chi la detiene (popolo) e chi è legittimato da questo ultimo (rappresentante, parlamentare tanto per intenderci) ad esercitarla, attraverso l'azione di comando politico.In buona sostanza, il popolo sovrano elegge i suoi rappresentanti attraverso i quali esercita il potere. Questo ci induce a ritenere che tra il popolo ed i suoi rappresentanti sussiste un forte legame, nel passato essenza della politica, oggi, purtroppo, fortemente in crisi.

Le ragioni che hanno condotto alla crisi della rappresentanza politica sono molteplici. Una fra tutte il sistema elettorale, non in grado di garantire un legame credibile e trasparente tra rappresentante ed elettore; sono sotto gli occhi di tutti gli innumerevoli casi di parlamentari che, in corso d'opera, hanno abbandonato la coalizione o il partito in cui sono stati eletti per aderire ad altri schieramenti politici, ideologicamente all'opposto dei primi. Il sistema elettorale non è la causa, ma una delle cause. Un forte contributo alla crisi della rappresentanza politica viene anche dalle istituzioni sovranazionali (Unione Europea, Banca Centrale Europea). E' indubbio per esempio che con la istituzione della moneta unica e la BCE, l'Italia ha perso la sovranità monetaria, la capacità cioè di coniare moneta in momenti di necessità. Oggi il conio non è più gestito dall'Italia, ma dalla Banca Centrale Europea, la quale detta termini, modi e condizioni per l'indebitamento del singolo Stato. E' questo un aspetto della globalizzazione, altra principale causa della crisi della rappresentanza politica. Un tempo gli stati - nazione avevano il potere di decidere ed una sovranità territoriale (come quella monetaria appunto), oggi duramente posta in crisi dalla globalizzazione, che ha globalizzato il vero potere scavalcando la politica. I governi hanno perso il controllo dei loro paesi, sovrastati dal potere globale della finanza e dell'economia. Oggi Organismi sovranazionali (unione Europea) impongono limiti alla produzione interna, un tempo impensabili; si pensi alle quote latte.

Altra causa, non meno importante, che determina la crisi della rappresentanza politica è da individuarsi nel ruolo dei partiti politici, non più in grado di rappresentare gli interessi degli elettori perché in parlamento si è rafforzata la presenza di gruppi di interesse (lobby), presenti all'interno degli stessi partiti oltre che all'esterno. In parlamento la priorità è rappresentata dall'interesse di pochi (istituti di credito, finanziare, grossi gruppi economico - industriali) a scapito degli interessi sociali e dei più. Oggi il parlamento ed attraverso esso lo Stato, si preoccupano dei grossi colossi bancari, ai quali sono stati elargiti milioni di euro, ma non si preoccupano affatto dei risparmiatori e delle piccole - medie imprese, sempre più vessate e trascurate. Questa è la globalizzazione: non più la piccola bottega. ma la grande distribuzione.

Per alcuni aspetti, forse, si è giunti ad un punto di non ritorno e da euro scettico mi dispiace molto, ma in una buona legge elettorale ci spero ancora, tanto per non ridurre il voto ad una mera passeggiata alle urne, solo se non si ha altro da fare. 

Giovanni Erroi

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