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Giovedì, 02 Maggio 2024
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Sarà Giancarlo Mazzotta contro Gianni Erroi la sfida per eleggere il nuovo sindaco di Carmiano. L’ex sindaco ci riprova e scende in campo a capo della lista “RitorniAmo Insieme”. Lo sfidante l’ex assessore Giovanni Erroi guida la lista “La Matita – partecipiAmo”. Al voto il prossimo 7 novembre.

Lista “La Matita – partecipiAmo” – candidato sindaco: Erroi Giovanni. Candidati consiglieri: Arnesano Stefania, Carogiuli Cristina, Colonna Maria Consiglia, Curto Carmen Rosa, De Cruto Salvatore, Errico Cosimo, Ferriero Antonio, Furia Marco, Indennidate Maria Roberta, Magli Vito, Montanaro Giovanni Lorenzo, Paladini Giulia, Pellegrino Maria Lucia, Quarta Giovanni, Vadacca Giovanni, Villani Miglietta Camillo.

Lista “RitorniAmo Insieme” – candidato sindaco: Mazzotta Giancarlo. Candidati consiglieri: Bruno Maria Emanuela, Casilli Gianmaria, D’Agostino Daniele, D’Arpa Letizia, Indennidate Maria Grazia, Landolfo Grazio, Mazzotta Salvatore, Paolo Salvatore, Petrelli Cosimo, Puscio Romina, Scatigna Stefania, Spagnolo Giovanni, Spedicato Claudio, Tondi Cristian, Vadacca Dario, Vergari Selene.

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Nuova vita al bene confiscato alla criminalità organizzato, e consegnato dopo i lavori di recupero alla comunità di Carmiano. Il taglio del nastro ieri pomeriggio alla presenza del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del Prefetto di Lecce Maria Rosa Trio e dalla Commissione straordinaria a guida del Comune. Presenti alla cerimonia anche il procuratore generale della Repubblica, Antonio Maruccia, il Questore del capoluogo Andrea Valentino e il senatore Dario Stefano.

“Una giornata positiva. L'auspicio è che questo diventi un luogo che testimonia la presenza dello Stato, dove vengono forniti servizi a favore della collettività”. Questa la dichiarazione del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in apertura di cerimoniale. Dopo il taglio del nastro, la responsabile del Viminale è poi entrata nel merito dell’intervento dello Stato a Carmiano. “Lo Stato che arriva in un territorio è uno Stato che fa sentire la sua presenza. In un comune che ha 12mila abitanti è un segnale importante di legalità che ci sia la restituzione alla collettività di un immobile, che leggendo la storia è stato confiscato nel 2013, provvedimento reso definitivo dal Tribunale nel 2015, e siamo arrivati al 2021 perché il Comune sino a quando non è stato sciolto per mafia – ha affermato Lamorgese - ha consentito che fosse impropriamente tenuto dal soggetto a cui era stato confiscato. La consegna di oggi testimonia il prezioso e complesso lavoro dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Dove qui c’era l’illegalità, da domani questo luogo – ha proseguito il Ministro - sarà dedicato alla cura delle persone”.

Ministro Lamorgese, che non si è sottratta ad un passaggio sul futuro amministrativo del Comune chiamato al voto il prossimo 7 novembre. “Vediamo quello che succede. Il fatto che noi siamo qua è la rappresentazione classica della presenza dello Stato che continuerà a vigilare, ma sono convinta che i cittadini di Carmiano sapranno scegliere bene, perché dipende da loro anche la vita della loro comunità”.

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Ore decisive a Carmiano per la consegna delle liste elettorali con dentro i nomi dei candidati in lizza per il rinnovo del consiglio comunale. Si profila la sfida Gianni Erroi - Giancarlo Mazzotta.

A meno di 24 ore dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste, fissato per domani alle ore 12, quel che appare certo è che l’ex maggioranza si presenterà divisa ai nastri di partenza. Una situazione osservata a distanza anche dalla politica regionale, che nonostante alcune trattative in corso tra candidati, al momento non pare intenzionata a porre il proprio simbolo a supporto di una o l’altra lista. Supporto tuttavia che potrebbe arrivare nel corso della campagna elettorale.

Restano diverse invece le incognite e i dubbi da risolvere per la scelta dei simboli, dei 16 candidati per parte e per la stesura dei programmi elettorali. Tra queste anche la ricandidatura dell’ex sindaco Giancarlo Mazzotta, inizialmente in stand-by poiché gravato da un procedimento di incandidabilità o meno, in discussione dinanzi al Tribunale civile di Lecce, richiesto dal Ministero dell’Interno contestualmente al decreto di scioglimento dell’assise. Mazzotta sfoglia la margherita e pare aver deciso di tornare in gioco dopo il passo indietro del suo vice, Cosimo Petrelli. In alternativa non è da escludere la candidatura a sorpresa dell’ex assessore Emanuela Bruno. Tra le new entry, pescate nella società civile, dovrebbero trovare posto Gianmaria Casilli, Selene Vergari e Cristian Tondi.

La formazione opposta guidata dall’avvocato Gianni Erroi, sembra contare sulla presenza degli ex amministratori Stefania Arnesano e Salvatore De Cruto e alcuni giovani rappresentanti del mondo civico e associazionistico locale, come Camillo Villani Miglietta, Giovanni Vadacca, Maria Consiglia Colonna e Marco Furia.

Tra gli indecisi Gerardo Mazzotta. Fuori dai giochi, salvo sorprese delle ultime ore il presidente del consiglio uscente Daniele Carrozzo e gli ex consiglieri del gruppo di minoranza “Liberazione”: Barbara Marino, Mino Bruno, Gigi Bruno, Stefania Carrozzo Magli.

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Venerdì, 08 Ottobre 2021 08:24

Il Ministro Lamorgese oggi a Carmiano

Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in visita a Carmiano alle 16.30. La responsabile del Viminale prenderà parte alla cerimonia di consegna alle associazioni Avis e Lilt e alla comunità locale, di un’abitazione situata su via Lecce confiscata alcuni anni fa alla mafia e recuperata per la realizzazione del progetto “La casa della salute”. Seguirà un incontro in Comune con la Commissione prefettizia a guida dell’Ente.

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Ancora 48ore di attesa e a Carmiano, comune la cui assise è stata sciolta per infiltrazioni mafiose nel dicembre 2019, si conosceranno i nomi dei candidati sindaci e delle squadre in campo per le elezioni amministrative del prossimo 7 novembre.

Una tornata elettorale decisa lo scorso settembre con decreto del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, e che arriva a distanza di quasi due anni dal provvedimento che portò alla sospensione degli organi del Comune, con la nomina della commissione straordinaria composta dai due viceprefetti Paolo D’Alessio e Daniela Buccoliero e il funzionario economico Michele Marcuccio per la provvisoria amministrazione dell'Ente. Titolare del Viminale che pare sia attesa domani a Carmiano, con programma tuttavia ancora da confermare, per la consegna alla comunità di un bene confiscato alla mafia e per un incontro in Comune con la Commissione prefettizia.

Sulla formazione delle liste invece tante le incognite e i dubbi da risolvere in appena due giorni. Tra queste anche la possibile ricandidatura dell’ex sindaco Giancarlo Mazzotta, al momento in stand-by stante il ricorso pendente davanti al Tribunale Civile di Lecce sul procedimento di incandidabilità richiesto nei suoi confronti dalla Prefettura del capoluogo. Un provvedimento che trova origine dal decreto di scioglimento dell’assise durante l’amministrazione guidata dallo stesso Mazzotta, disposto il 4 dicembre 2019 dal Consiglio dei Ministri e ratificato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e che in base alla legge dispone che: «gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento – recita l’art.143 co.11 del TUEL che disciplina la materia -, non possono essere candidati alle elezioni per la Camera dei deputati, per il Senato della Repubblica e per il Parlamento europeo nonché alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo». Una situazione in divenire, resa ancora più complessa, dall’ulteriore ricorso presentato dall’ex sindaco dinanzi al Tar Lazio, per l'annullamento del decreto di scioglimento del consiglio comunale, su cui il Tribunale amministrativo ha fissato per il prosieguo della valutazione l'udienza del 3 novembre.

In questo quadro in cui anche la giustizia potrebbe decretare una svolta, i tempi ristretti stanno creando non poche difficoltà ai competitor nel completare le liste da 16 candidati e stilare il programma elettorale.

La sfida al momento sarebbe riservata a due schieramenti, con esponenti dell’ex maggioranza divisa e qualche giovane debuttante. Da una parte quindi l’ex assessore Gianni Erroi, dovrebbe guidare una lista con dentro gli ex amministratori Stefania Arnesano e Salvatore De Cruto e la new entry Camillo Villani Miglietta. Sul fronte opposto Cosimo Petrelli, ex vicesindaco, dovrebbe essere il candidato sindaco della squadra sostenuta anche dall’ex assessore ai servizi sociali Emanuela Bruno. Indiscrezioni sulla seconda lista che potrebbero tuttavia essere stravolte dalle vicende dell’ex primo cittadino Giancarlo Mazzotta.

In forte dubbio invece la presenza di una terza lista di sinistra, i cui rappresentanti potrebbero decidere di confluire in una delle due formazioni presenti oppure di restare fuori da giochi. Assenti nella competizione al momento, gli ex amministratori Mino Bruno e Umberto Ferrieri Caputi, l’ex assessore Salvatore Paolo e il presidente del consiglio uscente Daniele Carrozzo.

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Carissimi concittadini di Carmiano e Magliano,

Siamo a tre giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste per la elezione del Sindaco e del Consiglio comunale.

Con piacere ho notato che su Vivicittà si è sviluppato un dibattito, che condivido nei contenuti. Tuttavia, mi permetto di rilevare che è per lo più basato su questioni, che sono di certo importantissime, ma che sono “di principio”, che sono e rimangono condizioni “necessarie” ma non “sufficienti” ad amministrare la nostra Comunità. Spetta a noi, ancora una volta, fare uno sforzo ulteriore in quanto non se ne parla nei programmi elettorali. Anzi, non si parla proprio di programmi elettorali.

Avevo posto quattro domande. Le prime tre riguardavano il programma “realizzabile” che si intende proporre per una “buona amministrazione” per la Nostra Comunità.

Bene, faccio degli esempi indicativi e realizzabili.

Riorganizzazione e riqualificazione della macchina burocratica: rimpinguamento della pianta organica con nuove e alte figure professionali, e del corpo di vigli urbani (compatibilmente con le risorse finanziarie di bilancio);

Sviluppo urbano: La “riqualificazione urbana”, che necessita il nostro territorio, realizzabile nel quadro generale del Piano Urbanistico Generale (PUG), quest’ultimo da adottare e approvare nel quinquennio di consigliatura.

  1. Zona campo sportivo (Via Lecce); togliere il campo di calcio, realizzando verde ed edilizia sociale e convenzionata;
  2. Zona “case Noe” (Via Veglie): realizzazione di edilizia sportiva (campo di calcio), edilizia sociale e verde;
  3. Zona “Centro ecologico” Via Cairoli: togliere il centro ecologico e riqualificare tutta il comparto (strada 14, strada 16, strada 17, strada 13, strada comunale della Cona).
  4. Acquisizione di aree agricole (a distanza dal centro abitato nel rispetto delle leggi sanitarie) in cui poter allocare il “Centro Ecologico” e le aree da dare agli allevatori per le stalle e ovili e per laboratori caseari.
  5. Completamento del sistema viario esterno tra le vie Villa Convento –Via Stazione- Via Vecchia Carmiano e Via Lecce.
  6. Realizzazione di piste ciclabili-pedonali tra Magliano e Zona Industriale (Via Trappeto-Via Comunale di Monteroni- Via Comunale delle Pezze - Via Rossini) con la rivitalizzazione della Zona Industriale con il Centro sociale e Strutture Socio-Sportive.

Cultura: oltre all’utilizzo del Cinema Teatro “Fratelli Lumiere” e altri spazi comunali, sono molti i progetti che possono essere promossi, come:

  • la ristrutturazione del Palazzo dei Celestini (da adibire ad incubatore per attività musicali, pittura e arte);
  • il coordinamento e la messa in rete di tutte le associazioni culturali-sociali operanti sul nostro territorio, mettendo a loro disposizione anche gli spazi per le loro attività;
  • la realizzazione, in collaborazione della Regione, Provincia, Università, ed altri Enti Pubblici e Privati, di una Scuola di Alta Specializzazione/ Master nel campo AgroAlimentare-Turistico.

Ecologia, Ambiente, Servizi sociali, scuola, tempo libero (settori coordinati in un unico raggruppamento): riorganizzazione e potenziamento dei servizi sul territorio. C’è bisogno, inoltre, di una visione integrata dei suddetti settori da promuovere realizzando connessioni e scambi relazionali tra bambini, giovani ed anziani per un’unica visione sociale, in cui tutti siano partecipi dello sviluppo della collettività e dello stare insieme. Per questo è importante che con la dirigenza scolastica si realizzi un programma di “educazione civica –ambientale” poiché ritengo necessario che anche i giovani possano esprimere il loro parere e stimolare l’attività amministrativa anche come occasione di educazione e di sviluppo della persona. Questo progetto potrebbe anche essere occasione di lavoro per molti dei nostri giovani concittadini.

Questi punti programmatici sono sicuramente esemplificativi di cosa di buono e realizzabile si può fare per la nostra città, non sono certo esaustivi, e sono suscettibili di modifiche e integrazioni in discussioni partecipate con tutti i candidati. Ne vogliamo parlare?

La mia quarta domanda era sul metodo:

  • Cosa fare per allontanare dall’istituzione i personalismi egoistici e i rischi di “faide” familiari?

Penso che sia necessario prendere coscienza della gestione “padronale” della res publica che ha talvolta caratterizzato le passate legislature, e scegliere il diverso modello della gestione “partecipata” di tutte le componenti della nostra città perché, come cantava Giorgio Gaber nella canzone “La libertà”, la libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione.

Ora, nonostante siamo ormai alla scadenza della presentazione delle liste dei candidati, ancora non vi è stata nessuna proposta di programma elettorale. Eppure, sappiamo che le liste ci sono o si stanno componendo. Sappiamo che i “potenziali” candidati sindaci vanno alla ricerca dei “grandi” portatori di voti e, in alcuni casi, ci si “accontenta” anche di piccoli. È questo un metodo che non condivido, ma di cui prendo atto perché sono soltanto un elettore attivo e alla fine dovrò scegliere chi votare solo tra i candidati che si presentano.

Mi è giunta notizia che da qualche parte è partita l’idea di unirsi in “un’unica lista di coesione comunale”, formata da “persone di buona volontà dei vari gruppi”. Per quanto mi riguarda, ritengo che intanto dovremmo capirci sul significato di “gruppi” da cui prendere le persone, per poter riflettere se questa trasversalità potrebbe essere un’occasione o, cosa che invece temo, generare ancora più confusione e, soprattutto, non essere quello strumento di cambiamento (del metodo di amministrare) e di rinnovamento (delle persone) di cui invece ha bisogno la nostra Città.

Penso che se questi nostri volenterosi concittadini vogliono davvero dare il loro contributo alla nostra Comunità, dovrebbero “metterci la faccia” presentando una lista con il loro candidato sindaco, oppure individuino tra le “liste in pectore” quella di cui condividono i contenuti programmatici, anche esprimendo propri candidati nella lista (alias, nel programma elettorale) così selezionato.

Da uomo che si è dedicato e si dedica per passione alla politica, da uomo che crede davvero che buoni amministratori siano la chiave per una buona amministrazione, che il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione siano necessarie per la vita economica, culturale e sociale della città, invito i concittadini di Carmiano e Magliano a pretendere di più da chi intende candidarsi alla gestione della nostra città, ad esigere programmi elettorali chiari, reali e fattibili da rendere noti prima delle elezioni e che costituiscano un impegno elettorale con la cittadinanza durante il mandato elettorale. È dai fatti che si riconoscono le persone ed è dai buoni programmi che vengono fuori buoni candidati per l’amministrazione della nostra città.

Carlo Rodolfo La Tegola

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L'intensificarsi del dibattito negli ultimi giorni era prevedibile oltre che auspicabile. Ho letto con interesse tutti gli interventi che sono stati pubblicati e che hanno avuto come oggetto il futuro di Carmiano-Magliano. Anche l'ultimo intervento, a firma del gruppo Liberazione, offre tanti spunti di ulteriore riflessione.

Ciascuno degli interventi ha posto l’accento su specifici aspetti inerenti il prossimo voto amministrativo. Tuttavia la questione "locale" richiama in gioco valutazioni differenti solo nella forma, ma sostanzialmente convergenti nella sostanza.

Ho riflettuto con attenzione su quanto scritto dal gruppo Liberazione, in particolare su alcune frasi: dire basta alla guerra tra "famiglie", "gruppi imprenditoriali" e "gruppi di potere". A mio modesto avviso è una chiave di lettura verosimile dell'attuale condizione locale che può avere qualche fondamento "sociologico", ma non aiuta a farci capire come uscirne fuori. In più rischia di far apparire le Istituzioni alla stregua di passivi contenitori incapaci di impedire tali "scontri", ma soprattutto di mediare tra possibili tensioni presenti in una comunità.

Proviamo invece a fare qualche considerazione politica in merito ai tre aspetti esaminati: familiarità, imprenditoria e potere. Mi chiedo e domando ai cittadini: queste tre variabili sono peculiari di Carmiano-Magliano o non sono piuttosto elementi presenti in tanti altri paesi come il nostro? Non sarebbe poi tanto difficile tentare di tenere sotto controllo le suddette variabili ed individuare alcune semplici regole condivise, e cioè: una "famiglia" non dovrebbe esprimere più presenze in istituzioni parallele, un imprenditore non dovrebbe fare politica diretta nel territorio in cui esercita la propria attività imprenditoriale in maniera prevalente, lo stesso politico (inteso come uomo di potere) non dovrebbe occupare più Istituzioni contemporaneamente. Ma sappiamo bene che ciò che la legge non impedisce può essere fatto.

"Che fare" scriveva Lenin (mi ha ricordato in questi giorni un amico), prima ancora di approdare alla storica rivoluzione. Qui non è tempo di rivoluzioni, semmai di riappacificazioni e di presa di coscienza che amministrare un paese richiede competenza, impegno, senso civico e lealtà fra tutti gli eletti. Io non sarò un candidato, ma come cittadino che vuole bene al proprio paese auspico un incontro, a questo punto immediato, tra tutti quelli che condividono la politica come servizio al cittadino per l'attuazione del cosiddetto bene comune.

Tonino Lauretti

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Elezioni Amministrative 7 novembre Carmiano e Magliano 

Innanzitutto ringraziamo la redazione di Vivi Citta per averci concesso questo spazio al fine di palesare la nostra posizione riguardo le prossime elezioni amministrative che vedranno coinvolta la nostra comunità. 

In queste settimane abbiamo letto, con grande attenzione ed interesse, i vari interventi che si sono succeduti su questa testata giornalistica. Interventi ricchi di tante buone idee e di tanti buoni propositi, in special modo da parte di nostri illustri concittadini che non hanno fatto parte delle istituzioni in questi ultimi tempi. 

Anche il civismo, che in questi ultimi anni si è sviluppato, ha dato il proprio contributo nella dialettica politica che precede la tornata elettorale. 

A pochi giorni dalla presentazione delle liste, auspicheremmo un tradursi in azioni concrete tutto questo fermento che rappresenterebbe una forte delusione se rimanesse solo su carta. 

Per nostra parte, non abbiamo mai smesso di lavorare per stimolare quello che secondo noi doveva essere il confronto politico amministrativo. 

Nel nostro lavoro amministrativo, in questi anni di consigliatura, abbiamo fatto quanto nelle nostre possibilità per agevolare il bene comune e per evitare che la nostra comunità subisse il degrado che purtroppo ci ha travolti.  

Abbiamo provato più volte a far comprendere ai nostri avversari politici quanto fosse importante evitare l’onta dello scioglimento per sospette infiltrazioni della criminalità organizzata, proponendo le dimissioni di tutto il consiglio comunale, proposte, discusse e respinte due volte in assise. Le diverse valutazioni del momento ci hanno portati al punto in cui siamo. 

Adesso siamo davanti ad una nuova tornata elettorale che dovrebbe portare in consiglio le nuove energie del paese, scevre dai condizionamenti del passato. Invece siamo ancora, ahinoi, immersi nella solita schermaglia, familiare/imprenditoriale, che vede contrapposte personalità l’un contro l’altra. 

E’ di questo che ha ancora bisogno Carmiano e Magliano? 

Noi pensiamo che bisogna dire basta. Basta alla guerra tra famiglie, basta alla guerra tra gruppi imprenditoriali, basta alla guerra tra gruppi di potere. 

Quello che deve guidare i nostri futuri amministratori deve essere il bene comune.

Abbiamo e stiamo lavorando per una lista di alternativa a queste vecchie ruggini, ma, sempre per il bene della nostra comunità, abbiamo proposto ai nostri competitor una tregua. 

Mettiamo da parte i personalismi, i vessilli di partito, le vecchie appartenenze e mettiamoci assieme in un’unica lista di coesione comunale che rappresenti tutti ma soprattutto rappresenti i cittadini, su una base programmatica seria, chiara e realizzabile. Dobbiamo contribuire a formare la nuova classe dirigente di questo paese e non potremo mai farlo “l’un contro l’altro armati”. 

Riuniamo le persone di buona volontà dei vari gruppi, della società civile che ha espresso tanti buoni propositi e stabiliamo un programma ed un tempo, di transizione, per realizzare il passaggio ad una nuova stagione politica, ad un nuovo modo di intendere la pubblica amministrazione. Noi ci siamo. Noi siamo disponibili a fare un passo indietro non presentando una nostra lista ma una lista unitaria, per amore della nostra gente 

e del nostro paese. Quanti altri saranno disponibili a farlo in un momento così delicato e difficile?

Gruppo Liberazione 

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Il 17 aprile 2021 ho pubblicato un articolo su ViviCittà News il cui incipit era "AMMINISTRATIVE Carmiano-Magliano: vogliamo iniziare a parlarne?"

Tale articolo non aveva grandi pretese, ma intendeva avviare solo un libero dibattito sulla realtà politica locale in vista del voto amministrativo. Il mese successivo, sempre sulla stessa testata online, pur continuando a stimolare i cittadini a discutere del problema, constatavo la scarsa propensione al dibattito. Nel mese di settembre, anche in considerazione dell'inaspettato anticipo della data del voto, veniva lanciato l'appello per organizzare un'assemblea pubblica in presenza che, a parte qualche rarissima adesione, è caduto nel vuoto.

Oggi, a poco meno di una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste, sento parlare di una lista della "sinistra". Menomale! Mi mancava, per una visione più completa, la chiave di lettura della realtà locale da parte della cosiddetta "sinistra". Capisco che si sia trovata di fronte a grandi sfide, quali crisi economica e sociale, cittadini e giovani preoccupati del futuro, una "destra" radicata e forte nel tessuto sociale di Carmiano-Magliano. Ma, pur con le attenuanti in relazione a quanto sopra esposto, l'assordante silenzio di questi mesi da parte di alcune persone colte e capaci, ritenute di sinistra, fa pensare, purtroppo, ad un appiattimento del pensiero politico che ha comportato un diffuso quanto umiliante conformismo forse alla mercé, in via rigorosamente gerarchica, del politico di riferimento con scelte (meglio con "non scelte") difficili da capire. La sinistra c'è dove operano persone che "pensano" non solo con la mente, ma anche "col cuore". Essa è nata per ravvivare il pensiero, riscaldare i cuori, tirare fuori dalla mediocrità i cittadini e per promuovere una capacità organizzativa impegnata nel combattere ogni forma di povertà e di emarginazione. Il tutto tramite azioni concrete nelle istituzioni e nelle associazioni culturali da un lato e la costante ricerca del pubblico confronto dall'altro.

Per quanto mi è dato sapere non ci sono state serie ed approfondite riflessioni sulla fase che sta attraversando Carmiano-Magliano, ma solo conversazioni private. Ed il fatto che ciò sia avvenuto anche a "destra" non giustifica certo la "sinistra". Forse, se ci fosse la buona volontà, si farebbe ancora in tempo a discutere e prendere decisioni ponderate. Una valutazione a freddo ed uno sguardo retrospettivo non nuocerebbero certo al paese, anzi aiuterebbero a capire che essere di sinistra oggi non significa portare un vessillo in consiglio comunale, ma agire sempre con la mente aperta verso gli interessi della comunità e tenendo il cuore vicino ai singoli, specie ai più fragili.

Pertanto, sulla base di queste premesse e lavorando in spazi di democrazia sempre più allargati, io credo si possa avere un comportamento  "di sinistra" anche in una lista "civica" sbilanciata verso "destra", e viceversa, ammesso che questa distinzione in un voto amministrativo locale abbia ancora senso. Ricercare in questo momento una lista "pura" di soli componenti di sinistra, senza che tutto ciò sia stato preceduto da un dibattito, non solo è fuori tempo massimo, ma è velleitario e per certi aspetti anacronistico.

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Ringraziamo Andrea Tafuro e ViviCitt@ per lo spazio concessoci, l’unico pienamente messo a disposizione, in grado di stimolare un dibattito democratico.

In questi giorni, abbiamo letto con attenzione gli interventi che si sono succeduti: sono tanti e diversi i buoni propositi che si accingono a fare da apripista a questa campagna elettorale. Abbiamo letto di “lasciare spazio ai giovani”, “creare una rete”, “interagire”.

Dati i rumors che si susseguono in paese in merito a presunte candidature, non possiamo che constatare come questo “cambiamento” tanto invocato non sia in realtà così tangibile. Aria nuova? Ma nemmeno per sogno: tra soggetti che intendono proporsi come amministratori dell’assise comunale, nonostante un procedimento ancora pendente (il che sarebbe una questione di opportunità, più che di legalità), e soggetti che non sono di certo nuovi alla politica carmianese, questo auspicato cambiamento, in termini di risorse umane, non ci sarà proprio.

Noi giovani di oggi siamo figli di un periodo storico senza certezze, che ci mette davanti alle più grandi sfide dell’ultimo secolo senza gli strumenti per affrontarle. Siamo vittime di un gap sociale con le generazioni passate in termini di opportunità, parità di diritti, prospettive e, soprattutto, di esempi virtuosi da seguire.

Tutto ciò è amplificato nella nostra realtà, dove l’arretratezza del piccolo comune del sud, l’accentramento di potere nelle mani di pochi, e la mancanza di una forte rappresentanza della componente giovanile crea impedimenti ancor più grossi che di certo non favoriscono un cambiamento.

E da qui che nasce quel sentimento di solitudine che caratterizza la nostra generazione, in cui purtroppo ci riconosciamo anche noi.

Ciò nonostante non vogliamo che tutto questo diventi una banale scusa per assentarci dal dibattito politico o, peggio ancora, dalla partecipazione attiva alla vita sociale del nostro paese, trincerandoci dietro ad un improduttivo ostruzionismo.

Da giovani che hanno vissuto e vivono tutt’ora l’associazionismo, l’università e quant’altro crediamo innanzitutto che il chiodo fisso debba essere uno: la cultura. Aristotele diceva che la cultura è un ornamento nella buona sorte ed un rifugio nell’avversa. E di sicuro Carmiano non ha goduto di buona sorte, anzi.

Proprio per questo crediamo che il rilancio di un paese commissariato per infiltrazioni mafiose passi dalla cultura: il rifugio migliore di cui c’è bisogno.

Cultura per tutti ed a tutti i livelli: sostegno alle giovani eccellenze del nostro paese, riscoperta delle tradizioni e dell’attaccamento ai valori tipici del nostro essere, accoglienza delle diversità come motivo di arricchimento per noi stessi.

È necessario garantire investimenti in welfare, non solo economici ma anche in termini di tempo ed attenzione. Parità di diritti nel 21esimo secolo significa parità di opportunità, di mobilità, di accesso allo sviluppo tecnologico, di apprendimento.

Per questo motivo è necessario maggior contatto con Lecce e dintorni, con l’Università e con le personalità virtuose della nostra Puglia: perchè non sfruttare luoghi come il “Parco della Musica” ed il “Peppino Impastato” siti a Magliano per creare aule studio e centri di riferimento culturali ? Il virtuosismo non è una chimera: basterebbe guardarsi attorno. Leverano e Copertino sono esempi vincenti. Tra la nostra realtà e le succitate, certamente, vi sono differenze sostanziali sotto vari punti di vista. Questo però non preclude in alcun modo la possibilità di prenderli come modelli, in quanto questi hanno saputo ottimizzare tutte le risorse, da quelle imprenditoriali a quelle culturali e sociali, facendole confluire verso un unico obiettivo, quello di dare nuova linfa al paese. Ed è proprio questo che manca a Carmiano da anni: lo spirito di innovazione e l’ottimizzazione di risorse economiche e sociali, necessarie a rivitalizzare attività commerciali e culturali: la promozione di “eventi” che possano coniugare il tutto e rendere realmente attivo e “conosciuto” il nostro paese. Un paese ormai tristemente noto esclusivamente per vicende di cronaca.

Bisogna, insomma, combattere quel senso di rinuncia che tante ragazze e tanti ragazzi in questi anni hanno patito. Far capire loro che fare politica non significa raccattare voti, ma analizzare i problemi che ci circondano e provare a porvi rimedio tutti insieme, un passo alla volta, perchè le vittorie semplici sono spesso le più ingannevoli.

Il dialogo è sicuramente una chiave fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo: come ha suggerito l’associazione ACAM è importante d’ora in avanti creare rete, interagire, coinvolgere le realtà associative, che rappresentano un punto di collegamento fondamentale tra istituzioni e territorio.

Indubbiamente l’associazione Giovani INformazione, così come la più giovane Liberamente, ha potuto toccare con mano quanto sia difficile per un giovane di Carmiano o Magliano vivere a pieno la comunità e proporre un’idea: gli impianti indubbiamente non mancano, ma sono in disuso o vengono fruiti in maniera diversa da quanto ci si possa immaginare. È importante promuovere iniziative di rivalutazione, e tutto ciò potrà essere facilitato dai denari del PNRR che permetteranno a chi amministrerà di intervenire in maniera decisiva.

Per noi rivalutare uno spazio pubblico vuol dire assumersi responsabilità e piacere di riempirlo di idee e persone, svilupparci iniziative accessibili a tutti, unire le forze per riqualificarlo, sfruttare l’arte e le sue forme più moderne per renderlo un posto più vivibile, creare un pretesto di aggregazione in cui tutti possano fare del bene ed allo stesso tempo divertirsi.

È questo il principio che negli anni ci ha mossi nell’organizzazione di iniziative come lo Street Art, il Torneo dei Rioni, le Giornate della Cultura etc con le quali siamo riusciti in un colpo solo a legare tutti questi obiettivi a costo zero: obiettivi che, nel nostro piccolo, vorremmo trasmettere ai nostri prossimi candidati.

Capitolo impiantistica sportiva: è vergognoso lo stato di incuria in cui è stato lasciato il Campo Comunale “Gloria” in tutti questi anni. Cultura è anche e soprattutto sport: e Carmiano è un paese che storicamente ha vissuto di calcio e che in questi anni è stato defraudato di un elemento che lo identifica come tale, parte del suo background culturale. Ciò fa il paio con l’assurda gestione del pallone tensostatico di Magliano (praticamente non utilizzato) e del Palazzetto dello sport di Carmiano, tenuto sù dalla buona volontà dell’ASD New Basket Carmiano e della PVK Carmiano: anzi accogliamo con piacere la notizia del finanziamento intercettato dalla commissione prefettizia che permetterà al Palazzetto di essere ristrutturato in parte.

Che Carmiano, da anni a questa parte, non sia un paese per giovani lo sappiamo benissimo. Eppur qualcosa si muove. Nell’ultimo anno il numero di associazioni è in continua crescita, ed ognuna di esse è portatrice di interessi sociali differenti tra loro. L’auspicio, quindi, è che queste realtà non vengano messe da parte dai futuri amministratori, ma che vengano coinvolte concretamente, in quanto parti sociali attive e risorse interessate a rendere questo paese sempre più un luogo per giovani. La prerogativa però, è certamente che tutto questo avvenga con criterio ed in maniera trasparente: niente clientelismo e protagonismi, ma progettualità, dialogo e coinvolgimento.

Non possiamo permetterci altri errori.

Giulio Conversano, Emanuele Spagnolo, Yuri Vadacca, Marco Vetrugno, Massimo Vetrugno, Mattia Vetrugno

-Direttivo Giovani INformazione-

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