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Sabato, 27 Luglio 2024
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L'estate ormai nel vivo, con le sue alte temperature, comporta inevitabilemente anche disagi per i residenti di alcune vie di Carmiano e Magliano, che da giorni sono tornati a lamentare poca attenzione verso la pulizia e il decoro urbano. Le ultime segnalazioni (che riceviamo e pubblichiamo corredate di fotografie di qualche giorno fa), riguardano in particolare via Damiano Chiesa, via Oberdan, via Firenze, via Regina Elena, via Copertino angolo via Sabotino, via Lecce nei pressi di palazzo dei Celestini, via Leopardi, via Santa Caterina da Siena e via Arnaldo da Brescia.

Lungo le diverse arterie, e anche sui marciapiedi, l'erba è tornata a crescere creando difficoltà per i cittadini della zona e i pedoni, che vedono anche passeggiare delle blatte che poi finiscono nelle abitazioni. "Attendiamo da settimane il passaggio dell'operatore ecologico. Probabilmente - spiegano i residenti - queste vie saranno sfuggite ad un primo intervento, ma siamo fiduciosi che possano essere recuperate. Nessuna polemica verso l'assessore al ramo, che saprà cogliere la nostra segnalazione per ripristinare decoro e pulizia in paese".

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Riceviamo e pubblichiamo

La nota dell' associazione #73041. "Ancora una volta, dopo le svariate lamentele della comunità, siamo costretti a segnalare lo stato di abbandono e incuria in cui versa il nostro paese. L'80% delle vie sono invase da erbe infestanti; area mercatale perennemente sporca per via dell'assenza di cestini, giostre che andrebbero manutenute per la salvaguardia dei nostri figli, panchine rotte; marciapiedi completamente sconnessi; aiuola/rotatoria via veglie-via de gasperi senza cordoli e non curata; viali del cimitero invasi da foglie aghi di pino ed escrementi di volatili, guasto sull'impianto idrico con spreco di acqua rilevante; foto trappole più e più volte menzionate e mai installate; e per finire i continui incendi nelle nostre campagne, è stata fatta un ordinanza, andrebbe censita tutta l'area di pertinenza comunale e si riscontri effettivamente che i proprietari dei terreni abbiano eseguito come ordinato nell'ordinanza, "fasce protettive o precese di larghezza non inferiore a 10 metri lungo tutto il perimetro del proprio fondo, prive di residui di vegetazione, in modo da evitare che un eventuale incendio, attraversando il fondo, possa propagarsi alle aree circostanti e/o confinanti". E' semplice scrivere e non vigilare".

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Seconda edizione del premio per le eccellenze sportive di Carmiano e Magliano. L'annuncio dell'evento fissato per il prossimo settembre è stato dato dall'assessore allo sport Camillo Villani Miglietta. "E' stato un anno sportivo radioso per la nostra comunità - scrive nella nota Villani Miglietta - un'esplosione di vitalità amatoriale e agonistica che ha inorgoglito l'intero paese ricco delle sue tante discipline. Associazioni e singoli atleti hanno fatto incetta di riconoscimenti, dal territorio provinciale a quello mondiale, dai più piccoli agli adulti, dagli sport di squadra a quelli individuali e hanno portato in alto il nome del nostro paese.
A tal ragione, per omaggiarli a nome di tutta la comunità, per sostenere il valore educativo, benefico e sociale dello sport e incoraggiarne la pratica sono state avviate le procedure per il riconoscimento denominato “Eccellenze Sportive Carmianesi”. Con questo riconoscimento vogliamo premiare idealmente gli atleti e le associazioni che emergono nelle varie discipline sportive poiché con il loro impegno, i loro risultati, fungono da esempio positivo per la collettività e da sprone per quei ragazzi che desiderano vivere lo Sport. L'avviso - spiega l'assessore allo sport - è rivolto ad atlete/i nonché alle società sportive con sede legale e/o operativa nel territorio carmianese iscritte all’Albo comunale delle Associazioni che, nell'arco della stagione sportiva 2023/2024, abbiano conseguito risultati di eccellenza sportiva a livello provinciale, regionale, nazionale e internazionale. Se rientrate in questa casistica o qualora foste a conoscenza di atlete/i con i suddetti requisiti, segnalatecelo o candidatevi entro il 30 giugno 2024, indicandoci il nome e i motivi per cui si giustificherebbe il riconoscimento, inviando il tutto al Comune di Carmiano utilizzando il modulo che trovate al seguente link: https://www.comune.carmiano.le.it/vivere-il-comune/attivita/notizie/item/avviso-esplorativo-eccellenze-sportive-carmianesi".
 
Sino al prossimo 30 giugno saranno quindi possibili le autocanidature. L'iniziativa si concluderà a settembre con una serata di festeggiamenti durante la quale avverrà la consegna dei riconoscimenti alla presenza di importanti personalità legate al mondo dello Sport. 
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Le migliori esperienze dell’imprenditoria e le eccellenze artistiche pugliesi al centro di “Expo Salento”, in programma il 22 e 23 giugno a Carmiano. Piazza del Tempo, via Immacolata e Corte Graziani le location che ospiteranno “sotto le stelle” 2 giorni di eventi e mostre, organizzati dall’associazione “Salento aps”. Musica live con gli spettacoli degli “Après la classe” (22 giugno) e “Bar Italia” (23 giugno). Oltre 5mila metri quadrati e più di 100 aziende coinvolte nella promozione del saper fare pugliese. Un made in Puglia che “Expo Salento” racconterà in un’atmosfera frizzante, coinvolgente e armonica, all’insegna dell’originalità dei contenuti e dell’amore per le proprie tradizioni e identità. Le aziende più prestigiose, arte e cultura, live music, street food e tanto divertimento si mescoleranno tra loro per costruire relazioni e convivialità. Spazio sarà riservato inoltre alle realtà associative, sportive e al volontariato. Il cineteatro “Fratelli Lumière” e l’area tra “Corte Graziani” e “Galleria Rodari” saranno dedicati alla magia degli “Eternauti” e all’arte, con la mostra fotografica di Bruno Barillari, le sculture di Giorgio Luigi De Giorgi e la personale di pittura di Marcello Malandugno. Spazio anche alla moda e alle creazioni degli alunni dell’istituto “Zimbalo” con l’allestimento della “via dei sogni”.
La manifestazione sarà introdotta dalla conferenza stampa e dal confronto sviluppato con Federaziende, sul tema “Incentivi e opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese e liberi professionisti”, in programma venerdì 21 giugno, alle ore 19.30, nel cineteatro “Fratelli Lumière”. Il convegno è patrocinato dalla Camera di Commercio di Lecce ed attuata con la collaborazione del Comune di Carmiano, del Gal Terra d’Arneo, della Bcc di Terra D’Otranto e dell’Iiss ‘’Nicola Moccia’’ di Nardò.
 
Presentazione CONFERENZA STAMPA
 
Dopo i saluti istituzionali dell’Avv. Giovanni Erroi Sindaco di Carmiano, dell’Ing. Alessandro Delli Noci Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, del dott. Cosimo Durante Presidente del GAL Terra D’Arneo e del Dott. Umberto Mele Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Terra D’Otranto i tecnici di Federaziende presenteranno alla platea le misure e gli incentivi attualmente esistenti per le imprese e i liberi professionisti.
Si parlerà di Nidi, Resto al Sud, Credito d’Imposta ZES, PIA, MiniPia e PIA Turismo oltre che delle Misure proposte dal Gal Terra D’Arneo.
La BCC di Terra D’Otranto presenterà, invece, i propri prodotti finanziari rivolti al mondo delle aziende.
Per Federaziende interverranno all’evento il Presidente Nazionale Dott. ssa Simona De Lumè nonché il dott. Simone Resinato Presidente del Cat Federaziende Lecce e il Dott. Francesco De Blasi Responsabile Commerciale Federaziende e Pubbliche Relazioni. La Camera di Commercio di Lecce sarà rappresentata dal componente di Giunta dott. Eleno Mazzotta che interverrà anche nella sua qualità di Segretario Generale Nazionale di Federaziende, mentre al dott. Fabio Bufano il compito di illustrare i prodotti finanziari della BCC di Terra D’Otranto rivolti alle imprese. Modera il giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia dott. Andrea Tafuro. Il convegno sarà anche l’occasione per presentare l’evento fieristico Expo Salento 2024 in programmazione a Carmiano il 22 e 23 giugno. Interverranno pertanto anche Marcello Quarta Presidente dell’Associazione Expo Salento, la dott. ssa Federica Carrozzo Direttrice Artistica di Expo Salento e l’Arch. Ezio Petrelli Vice Presidente Cda Bcc di Terra D’Otranto. Appuntamento fissato, pertanto, per Venerdì 21 giugno 2024 ore 19,30 al Cineteatro Lumière, Carmiano.
La diretta sarà garantita da Wi-net, Db11 webTv e ViviCitt@, che è anche ufficio stampa della manifestazione.
 
 
PROGRAMMA EVENTO
 
21 giugno, ore 19.30, conferenza stampa Expo e convegno “Incentivi e opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese e liberi professionisti” all’interno del cineteatro “Fratelli Lumière” di Carmiano
 
22 giugno
 
Ore 19.00 taglio del nastro Expo 2024, piazza del Tempo, apertura stand aziende e area food e beverage, esibizione Eternauti e spettacoli di intrattenimento per adulti e bambini.
Spazio arte: apertura mostra fotografica di Bruno Barillari – apertura mostra del pittore Marcello Malandugno e dello scultore Giorgio Luigi De Giorgi 
 
Ore 21 – inizio spettacoli. Esibizione scuole di danza (Centro danza accademico di Alessandra Semeraro, Danza e passione di Mino Bianco, Oltre danza di Fiorella Colonna, L'ecole de danse di Ninfa Fersini, Progetto Danza di Giuliana Perrone)
 
Ore 22.30 live Après la classe
 
23 giugno
 
Ore 18.45 apertura stand e area stampa Expo, piazza tempo. Apertura area food e beverage.
Spazio arte: apertura mostra fotografica di Bruno Barillari – apertura mostra del pittore Marcello Malandugno e dello scultore Giorgi Luigi De Giorgi
 
Ore 20 premiazioni società sportive e spettacoli di magia
Ore 21 interventi dei main sponsor e delle associazioni che hanno collaborato all’edizione 2024
Ore 21.30 sfilata moda Punto Sport e Immagine Donna
Ore 22.30 live Festival Bar Italia
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Dimissioni al Var

Tre consiglieri di opposizione dimessi dall'assise cittadina: l'ex sindaco Giancarlo Mazzotta ha lasciato il consiglio comunale insieme ad Emanuela Bruno e Selene Vergari. Lunedì dovrebbe formalizzare le sue dimissioni anche Cosimo Petrelli. Le lettere protocollate venerdì mattina in comune sono state precedute da una missiva che i quattro hanno inviato al prefetto di Lecce, Luca Rotondi, per manifestare l'intenzione di lasciare l'assise. Resta avvolta nel mistero la posizione di Salvatore Paolo.

Sullo sfondo il dibattito, con accuse incrociate tra l’ex sindaco e quello in carica, Gianni Erroi, riguardo l'indagine sulla presunta associazione per delinquere di stampo mafioso riconducibile ad alcune operazioni condotte dai carabinieri e che vede sia il Comune, sia l'ex primo cittadino nell'elenco delle persone offese. Ai tre dimissionari, (che avrebbero quindi voluto accendere un faro sulle ultime amministrative), dovrebbero subentrare Stefania Scatigna, Giovanni Spagnolo, Gianmaria Casilli e (dopo le previste dimissioni di Petrelli) Salvatore Mazzotta, sempre che questi non decidano di seguire le orme dei compagni di lista e, quindi, di rifiutare l'ingresso in consiglio. 

La decisione dell'opposizione di dimettersi non ha colto di sorpresa il sindaco: «Non hanno quasi mai partecipato ai lavori consiliari, forse è stata anche una decisione conforme al loro modus operandi in questa consiliatura. Sull'argomento - aggiunge - avevamo già discusso per quasi due ore durante il consiglio comunale del 18 dicembre, sebbene non facesse parte dell'ordine del giorno. Abbiamo convocato anche il consiglio comunale dell'11 marzo, su istanza dell'opposizione, e in quella seduta il consigliere Mazzotta ha parlato per 15 minuti. Dopo di che, ritenendo chiuso l'argomento e non avendo nulla da replicare, io e la mia maggioranza abbiamo abbandonato l'aula». Sul futuro dell'amministrazione, il primo cittadino non ha dubbi: «Andremo avanti con il nostro lavoro, con la nostra politica amministrativa, faremo quello che dovevamo fare e porteremo avanti i nostri progetti. Nessun dell'amministrazione è coinvolto in alcuna indagine. Convocheremo il consiglio comunale per la surroga dei consiglieri, qualora i non eletti dovessero accettare».

Ora arbitro della contesa potrebbe essere proprio il prefetto di Lecce.

Cosa accadrà? Perchè in questa fase? Sono diversi gli interrogativi sulle motivazioni, modalità e tempistiche che i cittadini si sono posti nelle ultime ore. E sarà interessante comprenderne l'evoluzione e i passaggi futuri che i due schieramenti vorranno compiere. Non si tratta certo di politici e amministratori sprovveduti. Forse un po' insofferenti alle regole, ma di certo non impreparati. Gli ultimi anni a Carmiano, poi, sono stati allenanti per molti.

Riflettere e guardare avanti quindi, a garanzia di tutte le posizioni in campo e non dell'interesse del singolo, ma soprattutto nel rispetto della comunità locale che merita unità, legalità e serenità. Ripartendo da oggi, 2 Giugno, con il monito del presidente della Repubblica, Mattarella in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica. "Celebrare i settantotto anni della nascita della Repubblica Italiana richiama i valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione. Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune".

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Il comunicato stampa dell’associazione Acam. «A seguito di una profonda riflessione e di un’attenta valutazione degli accadimenti che ci hanno condotto fin qui, l'associazione culturale ACAM comunica ufficialmente la decisione di interrompere, temporaneamente, tutte le sue attività culturali, ricreative, ludiche, manifestazioni e contest a partire dalla data odierna. 
 Questa decisione, discussa, condivisa e indubbiamente non presa a cuor leggero da parte di tutto il direttivo, è stata dettata dall’impossibilità di trovare “riscontri” oggettivi, soggettivi e soprattutto positivi all’interno del nostro tessuto sociale, troppo ancorato a vecchie “tradizioni” di taluni soggetti che gravitano all’interno di gran parte del nostro territorio comunale, nonchè in buona parte dell’Amministrazione Comunale. 
 Le motivazioni, che ci hanno spinto a prendere quest’amara decisone, possono individuarsi principalmente in due fattori fondamentali: uno, la mancata collaborazione di gran parte delle realtà presenti sul nostro territorio; due, nell’eccessivo personalismo nutrito dalla smania di protagonismo di altre realtà durante i nostri eventi.
 La nostra Associazione, in questi anni, si è spesa tanto ed a tutto tondo per cercare di creare, e siam certi di averlo fatto, momenti di aggregazione e comunanza attraverso eventi culturali e di sensibilizzazione. 
 È indispensabile ricordare, poi, che tutti i nostri eventi sono stati quasi esclusivamente autofinanziati o cofinanziati dalle attività commerciali del territorio e, in minima parte, patrocinati dall’Amministrazione Comunale.È doveroso e rispettoso, innanzitutto verso noi stessi e poi verso chi ci sostiene, sottolineare tale aspetto economico, perché troppo spesso qualcuno ha paventato scenari di lucro, totalmente inesistenti e ben lontani dalla realtà fattuale, completamente slegati da ogni qualsivoglia verità documentale, dunque è necessario ribadirne il concetto.
 Abbiamo operato sempre, solo e soltanto per il bene del nostro territorio, mai per ragioni di rivalsa personali, per ritorni economici o per primeggiare su qualcosa o qualcuno, come alle volte, invero troppo spesso, si vede fare. Non di rado, infatti, abbiamo operato lontano dalle luci di una facile “gloria” che, inevitabilmente, dura il tempo del montaggio di un palco.
Per quanto suddetto, dobbiamo anche, a malincuore, comunicare che non si terrà la terza edizione del CineMagliano, anche alla luce delle sterili, superficiali e per nulla costruttive critiche ricevute, poiché non si è mai trattato di critiche, ma dei classici: “si poteva fare… si poteva dire” senza poi, fattivamente, contribuire al cambiamento e al miglioramento. Tutto ciò porta all’amarezza della consapevolezza, nonché all’inevitabile conclusione che dobbiamo fermarci perché NIENTE è DOVUTO, anche se ormai, nel nostro Comune, l’improduttiva critica è diventata un mantra. 
 
Durante questo periodo, l'associazione si impegna a:
 
Completare Progetti in Corso:
Tutti i progetti attualmente in corso, come ad esempio il podcast - Non ci resta che ACAM -, saranno portati a termine nel rispetto degli impegni presi.
 
Mantenere il Contatto:
Nonostante l'interruzione delle attività, manterremo il contatto con i nostri soci, membri e sostenitori attraverso comunicazioni periodiche, aggiornamenti online, incontri informali e soprattutto continueremo ad essere cittadini attivi e farci portavoce delle vostre richieste e delle vostre istanze, come abbiamo sempre fatto nel corso di questi anni. 
 
Valutare e Migliorare:
Questo periodo ci offrirà l'opportunità di riflettere sulle nostre attività passate, valutare il nostro impatto e pianificare miglioramenti futuri.
È importante sottolineare che questa interruzione è un passo necessario per assicurare la crescita a lungo termine dell'associazione e non è sicuramente un addio, ma un arrivederci.
 
L'Associazione Culturale ACAM esprime la sua gratitudine nei confronti di tutti coloro i quali hanno sostenuto e contribuito, nel corso degli anni¸ alla realizzazione delle nostre attività. Confidiamo nella vostra comprensione e collaborazione mentre attraversiamo questa fase di ammodernamento utile per comprendere meglio verso dove guardare, costruendo al contempo una nuova autonomia. Restiamo aperti a domande e richieste di informazioni e continueremo a essere un punto di riferimento per tutta la comunità, nessuno escluso, anche durante questo periodo di transizione. Grazie per la vostra comprensione e il vostro continuo sostegno. Con gratitudine».
 
Il direttivo Acam
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Ladri in cimitero a Carmiano: rubata da una cappella gentilizia una statua sacra in cartapesta. Il furto, avvenuto in piena settimana Santa, è stato scoperto nelle scorse ore da alcuni fedeli che si erano recati al cimitero per portare dei fiori ai propri cari.

La porta d'ingresso della cappella privata era stata forzata da ingnoti, probabilmente entrati in azione tra domenica sera e venerdì scorso, e dall'interno era stata portata via una statuetta in cartapesta di San Michele. Ai proprietari, rammaricati per l'amara scoperta, non è rimasto che denunciare il fatto.

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In occasione della ventinovesima edizione della “Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa dall’associazione “Libera”, le classi quinte della scuola primaria e le classi terze della scuola secondaria dell’istituto comprensivo “Zimbalo” di Carmiano, guidato dalla dirigente scolastica Maria Grazia Rongo, hanno affrontato la tematica attraverso conversazioni e dibattiti in merito al significato e al valore delle parole legalità, democrazia, rispetto, libertà, giustizia, verità, pace, in contrapposizione con illegalità, criminalità, omertà, paura, mafia, oppressione, minaccia.

Attraverso l’immagine del “faro di Santa Maria di Leuca”, in piazza del Tempo, la coreografia creata dai ragazzi nel cortile della scuola a Carmiano, e i passi di danza sulle parole del canto i “Cento passi” in piazza degli Eroi a Magliano, è stato lanciato dai ragazzi un chiaro messaggio: sostenere comportamenti legali e mettere in ombra quelli illegali. Un grande, corale e colorato flash mob realizzato dagli alunni ha completato una giornata all’insegna di una cittadinanza globale, democratica e inclusiva.

Il montaggio video è stato curato da Stefano Quarta.

https://www.facebook.com/istitutocomprensivozimbalo/videos/880329537116490

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Gli sporcaccioni tornano a colpire a Carmiano e Magliano: diversi i sacchi di spazzatura gettati in aperta campagna. A segnalare il caso sono stati numerosi cittadini. Gli ultimi episodi denunciati – e ritratti in foto - si sono verificati in alcuni terreni a ridosso della provinciale che collega Carmiano con Salice, e che si interseca con la strada comunale extraurbana Brindisi.
Inoltre, l’associazione culturale #73041, attenta alle problematiche ambientali del territorio, ha sollecitato le istituzioni e acceso i riflettori sul tema fototrappole. «Lo scopo di questa azione – spiegano dal direttivo in una nota definita “provocatoria” - è provare a scuotere le autorità competenti affinché, dopo 6 anni dall’acquisto, le fototrappole vengano finalmente installate e messe in funzione. Ogni giorno perso è una sconfitta per il nostro territorio e la nostra comunità. Viene meno l’azione deterrente, sanzionatoria ed educativa di attrezzature acquistate con finanziamenti pubblici e riposte in chissà quale edificio comunale. L’ambiente e la salute non possono più attendere».
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Carmiano come comunità nasce alla fine del Medioevo. Prende la forma di casale nel primo Quattrocento per assumere un’identità abitativa inconfondibile solo nella seconda metà del secolo per iniziativa dei Celestini di Santa Croce di Lecce, nuovi signori del feudo a partire dal 1448. I censimenti fiscali del periodo Aragonese (1443-1503) documentano enormi difficoltà insediative, che non consentono ad assicurare al nascente agglomerato urbano una lineare evoluzione demografica. A metà del XV secolo a Carmiano è segnalata la presenza stabile di 13 famiglie (circa 50 persone), numero che resta in buona sostanza bloccato per tre-quattro decenni. Solo nel primo Cinquecento si registra un cambio di passo che porta il casale ad allargare il suo perimetro abitativo. Già nel 1530 le famiglie che vi abitano risultano 60 (250 abitanti circa), crescono a 98 nuclei (poco più di 350 abitanti) nel 1561 e toccano la punta più alta nel 1595 con 168 unità domestiche (equivalenti grosso modo ad oltre 600 anime). In estrema sintesi lo sviluppo demografico più consistente a Carmiano si verifica nel corso del XVI secolo, in concomitanza con la scelta dei feudatari di erigere il loro palazzo baronale e con la nascita nel 1560 della nuova matrice intitolata all’Assunta, in sostituzione della vecchia chiesa eretta nel secondo Quattrocento intitolata a San Giovanni Battista con annesso un piccolo cimitero a cielo aperto. 
Già quindi nel XVI secolo si possono isolare i primi tratti identitari della popolazione carmianese, che nella sua iniziale struttura morfologica-genetica appare fortemente segnata da forzati spostamenti di popolazione dall’interno e da cicliche migrazioni estere, in massima parte provenienti dall’altra sponda dell’Adriatico. I protagonisti principali del fenomeno di ripopolamento del territorio sono senza dubbio i Celestini di Santa Croce di Lecce, che hanno interesse a rendere un feudo, da poco acquisito, da disabitato a popolato. Nel secondo Quattrocento si adoperano per costruire una comunità intorno ad un pozzo, avviando contestualmente un progressivo disboscamento delle zone limitrofe e liberando il territorio dalla massiva presenza di lupi, atti che consentono di creare le pre-condizioni necessarie per favorire l’exploit demografico del secolo successivo.                  
Nel Salento durante il primo Cinquecento i flussi migratori esterni sono imposti soprattutto dalle minacce ottomane nel Mediterraneo orientale. Slavi e albanesi per non cadere sotto il dominio turco (l’Albania cade in mano ottomana nel 1478) scelgono di riparare altrove, lasciando la loro terra e trovando nell’accoglienza dei salentini un approdo sicuro. Nel 1506 a Carmiano risultano già insediate 8 famiglie di origine albanese e altre 5 di slavi (slavoni o schiavoni come vengono appellati), accolti dai Celestini come perseguitati politici e per questa ragione esentati da qualsiasi contribuzione fiscale. Il primo agglomerato urbano che si forma intorno al pozzo del casale è composto in buona parte da forestieri, lontani dal rappresentare geneticamente i Messapi, gli antichi abitatori del Salento. I Celestini cercano anche manodopera per avviare il disboscamento del feudo e la trovano nella larga disponibilità delle robuste braccia dei Giannizzeri, circa 2000 guerrieri al servizio del Sultano, che dopo però la riconquista di Otranto nel settembre 1481 da parte dell’esercito aragonese si rifiutano di ritornare a Valona (sede della flotta turca nel Basso Adriatico), decidendo di stabilirsi in via definitiva nel Salento. Parte di questa forza-lavoro viene intercettata dai Celestini e utilizzata per recuperare aree boschive alla coltivazione. Non si conosce il numero dei Giannizzeri impiegati nell’opera di deforestazione e neppure quanti di loro chiedono di far parte della nascente comunità di Carmiano. I loro incomprensibili cognomi per necessità comunicative vengono prontamente volgarizzati, perdendo rapidamente la loro primitiva origine. Da qui la difficoltà di individuarli, finendo per essere confusi nella schiera eterogenea dei forestieri. Un fatto tuttavia continua a segnarli: albanesi, slavi e giannizzeri sono tutti di religione cristiana, ma di rito ortodosso che praticano liturgie differenti da quelle riconducibili al rito cattolico-romano. Non è un caso che nella quattrocentesca chiesa curata di San Giovanni Battista, almeno per un secolo dalla sua istituzione, si celebrano entrambi i riti (per abluzione e per immersione come nel battesimo) a seconda della affiliazione religiosa bizantina o romana. Bisogna attendere i decenni successivi al Concilio di Trento (1545-63) perché si affermi in forma definiva il solo rito romano, vietando rigorosamente quello trasmesso dalla chiesa cristiana orientale, considerato dalla Curia papale eretico e non più tollerabile.
La mobilità esterna che viene alimentata da trasferimenti provenienti dall’altra costa dell’Adriatico a Carmiano si somma con quella interna, numericamente maggioritaria, che vede protagonisti altri nuclei familiari del circondario. Impossibile censire questi spostamenti da un paese all’altro del Salento in mancanza di documenti probanti (come per esempio i registri dei matrimoni, disponibili nel nostro caso solo dagli anni ’30 del Seicento). Spesso si tratta di una mobilità provvisoria, altre volte con un radicamento definitivo. In seguito tuttavia a queste nuove presenze domestiche si allarga l’antico perimetro abitativo. L’agglomerato originario del paese nato nel Quattrocento intorno ad un pozzo non basta più a contenere la crescita demografica registrata nel corso del Cinquecento. Si cercano nuovi spazi edilizi fuori dal primitivo insediamento. Si fanno interpreti di questa necessità le prime (in ordine temporale) famiglie dominanti del paese, ossia i Meliteno, i Franco, i Gratiano e, più tardi, anche gli Scardia. Questi nuclei escono progressivamente dall’anonimato urbano perché in grado di costituire autonomamente proprie “isole” (quartieri, corti) a loro intitolate che servono a distinguerle dal resto della popolazione residente. Sono famiglie che esercitano per lungo tempo il potere locale con parroci e sindaci a loro ascrivibili, ma sono anche famiglie che non possono vantare né un’origine autoctona e neppure di esprimere note casate nobiliari. La fortuna dei Meliteno va esclusivamente ricondotta alla lontana parentela con il capitano militare di Lecce, quella dei Franco al riscatto dalla schiavitù da parte dei turchi, l’altra dei Gratiano ai favori concessi dai Celestini, mentre per gli Scardia ad un’abile, benché di corto respiro, strategia matrimoniale. In buona sostanza anche ai livelli alti della primitiva popolazione carmianese si tratta di parvenus di forestieri che non forniscono nessuna autentica e visibile traccia di un paese con una identità indigena ben marcata. Già dalla sua nascita Carmiano è un paese formato da forestieri di diverse etnie e lo resterà per lungo tempo.
Mario Spedicato
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