Danneggiate le luminarie della festa: "caccia" al camionista maldestro
Traffico in tilt sulla via Lecce: torna la polemica per la pista ciclopedonale
Kit nascita e pergamena per i primi 30 nati del 2023
Appuntamento domani alle 17.30 nell’atrio antico del palazzo comunale di Carmiano con l’iniziativa “Accogliamo i nuovi nati”. La manifestazione promossa dall’assessore agli affari generali, Maria Roberta Indennidate, in collaborazione con il consigliere comunale Giovanni Vadacca e la farmacia comunale, sarà l’occasione per accogliere ufficialmente all’interno della comunità locale i 30 nuovi nati da gennaio a giugno di quest’anno. La cerimonia vedrà quindi la consegna di una pergamena ricordo e un kit nascita, con all’interno prodotti per la cura del neonato e per la madre. L’evento sarà inoltre arricchito da uno spettacolo di magia. “L’iniziativa nata lo scorso anno – afferma l’assessore Indennidate – giunge al terzo appuntamento. Partiamo con la consegna rivolta ai nati nel primo semestre del 2023, in attesa di avere il numero complessivo di quest’anno che dovrebbe superare gli 80 tra bambini e bambine. Seguirà quindi un altro evento per festeggiare anche i nascituri del secondo semestre. La manifestazione organizzata nel palazzo comunale, a ridosso dell’ufficio anagrafe dove avviene la registrazione dei piccoli cittadini, è anche l’occasione per fare gli auguri dell’Amministrazione comunale ai nuovi genitori che contribuiscono con il loro amore a mettere al mondo dei figli, che auspichiamo possano diventare i futuri protagonisti della nostra comunità”.
“Biodiversità agroalimentare e turismo enogastronomico”: 21 e 22 ottobre con la Pro Loco Carmiano Magliano
Tutto pronto a Carmiano per la due giorni di incontri, approfondimento e analisi su territorio, aziende e agricoltura, promossi dalla Pro Loco Carmiano Magliano. Sabato 21 e domenica 22, avrà inizio la manifestazione “Biodiversità agroalimentare e turismo enogastronomico”.
L’iniziativa si svolgerà all’interno dell’atrio del palazzo comunale di Carmiano e nel cuore del paese, tra piazza Assunta e via Roma.
Sabato 21, doppio appuntamento (mattina e pomeriggio) con incontri/dibattito su biodiversità, territorio, agricoltura e imprese con illustri relatori (programma come da locandina allegata). Nelle serate di sabato 21 e domenica 22 spazio alle attività di promozione del territorio attraverso servizi di assistenza e informazione turistica, esposizione di specialità culinarie a Km zero, laboratori enogastronomici e degustazioni guidate di vini e prodotti tipici in un contesto cittadino illuminato a festa.
L’iniziativa messa in campo dalla Pro Loco, guidata dal presidente Carlo La Tegola, punta inoltre a promuovere l’idea di turismo enogastronomico, quale strumento per uno sviluppo sostenibile delle destinazioni e delle aree rurali limitrofe, avvicinando produttori, ristoratori, operatori del turismo e consumatori, contribuendo così ad accorciare la filiera agroalimentare e quindi, generando benefici diffusi sul territorio.
Nella realizzazione degli eventi, in base alla loro tipologia, collaboreranno le associazioni di categoria (confagricoltura, federaziende, giovani Informazione, comitato festa), il Comune di Carmiano e i ragazzi del Servizio civile nazionale. Media partner ViviCitta News.
Carmiano: la pista ciclopedonale tra polemiche e disagi

Tesi e Donno in concerto domani sera nell’anfiteatro del Parco della Musica e Scienza di Magliano
Incidente auto - bici: 2 giovani feriti
Due giovani feriti nell'incidente stradale avvenuto intorno alle 21 all'incrocio tra via Lecce e via don Alessandro Niccoli a Carmiano. Nello scontro tra un'auto e due biciclette, per cause in fase di accertamento dai carabinieri intervenuti sul posto, ad avere la peggio sono stati i due ciclisti, un ragazzo e una ragazza (entrambi minorenni) sbalzati dalla sella e caduti violentemente sull'asfalto. Immediata la richiesta di soccorsi. I feriti presi in cura dai sanitari del 118 sono stati condotti in ospedale per ulteriori accertamenti.
Al via la terza edizione del “Torneo dei Rioni” targato “Giovani Informazione”
Il programma completo è visibile sulla pagina facebook dell’associazione Giovani Informazione
Carmiano si svuota: quale futuro per una comunità in decrescita demografica?
In Italia e in Europa assistiamo negli ultimi decenni ad un progressivo ridimensionamento del numero delle nascite. Carmiano e Magliano hanno segnato lo stesso trend negativo. Nulla di nuovo sotto il sole. Il problema tuttavia recentemente è esploso a livello di assistenza sanitaria perché si è scoperto di non poter più assicurare nel paese un presidio pediatrico permanente. La media annua del numero dei nati risulta largamente inferiore agli standard richiesti per soddisfare la presenza di un pediatra in pianta stabile. Si è cercato amministrativamente una soluzione provvisoria che non potrà però reggere all’urto della crisi. Se insomma nei prossimi anni la decrescita demografica continuerà le future mamme dovranno cercare altrove l’assistenza goduta fino alla recente messa in pensione dei due pediatri che hanno in maniera continuativa e per un lungo periodo seguito e curato le ultime generazioni di bambini e bambine del paese.
Finora la forte contrazione delle nascite non ha prodotto ricadute vistose sull’andamento demografico complessivo del paese. La popolazione di Carmiano e Magliano si mantiene sostanzialmente sui livelli acquisiti all’inizio di questo secolo. Si è perso certamente qualcosa nel numero totale dei residenti, ma non tanto da far presagire un inevitabile tracollo. L’equilibrio, se di questo si tratta, è assicurato dall’accresciuta presenza di extracomunitari che hanno scelto di stabilire la loro residenza nel paese. Una scelta che di riflesso ha anche contribuito ad attenuare la curva negativa delle nascite, tenuta in galleggiamento per l’apporto significativo fornito dalle donne fertili forestiere, con un numero dei nati sensibilmente superiore alla media accertata per le donne indigene, originarie cioè da famiglie locali.
Oggi come nel passato la sopravvivenza del paese è garantita dalla costante presenza di forestieri. Senza questo apporto Carmiano e Magliano sono destinati al declino demografico. Il quadro prospettico è abbastanza chiaro: gran parte dei giovani più promettenti nello studio cerca di perfezionarsi altrove per trovare immediati sbocchi nel mercato del lavoro, quelli abili nelle professioni si allontanano dal paese per conseguire gratificazioni economiche migliori, spingendo spesso anche le rispettive famiglie, i genitori in primis, ad abbandonare la loro terra per restare vicini ai figli. Il paese si va progressivamente svuotando di eccellenze e di specialismi, conservando quello che serve per coprire solo parzialmente il fabbisogno del terziario e del manifatturiero. Soprattutto l’agricoltura e il comparto turistico, che restano le maggiori risorse del territorio, senza la manovalanza dei forestieri non avrebbero certamente un futuro. Paradossalmente parte rilevante della ricchezza prodotta in Italia e a Carmiano è dovuta al contributo silenzioso (spesso ignorato o, peggio, dileggiato) dei lavoratori extracomunitari. Checché ne dicano i sovranisti della prima e dell’ultima ora.
Le vicende storiche di Carmiano e Magliano confermano ampiamente l’assunto che senza i forestieri i due paesi sarebbero da tempo morti e sepolti. I Celestini, padroni del feudo, già a partire dal XVI secolo per ripopolare i due piccoli insediamenti umani concedono gratuitamente terre per costruire le loro case e stabilire la loro residenza ad estranei provenienti da diverse parti, anche dall’altra sponda dell’Adriatico. Per incentivare l’esodo si spingono persino ad alleggerire i nuovi arrivati dalle tasse principali quali il focatico (sulla famiglia) e il testatico (sul capofamiglia abile al lavoro). L’apporto dei neo-residenti garantisce per lungo tempo un equilibrio demografico, sebbene ciclicamente rotto dalle frequenti epidemie e carestie. A Carmiano e Magliano il numero dei nati in antico regime non cresce in maniera sostenuta perché frenato dall’alto tasso della mortalità infantile (mediamente ogni 10 nati 3-4 muoiono nei primi anni di vita), ma anche condizionato sul piano temporale dalla ridotta fertilità femminile. Le donne del paese solo eccezionalmente superano i 30-32 anni per mettere al mondo un figlio. A ciò si aggiunga che molte di loro non riescono a portare a compimento la gravidanza in quanto malnutrite. Storicamente è impossibile documentare il numero degli aborti spontanei, un fenomeno che sfugge non solo alle statistiche ma anche al regime sanitario dell’epoca. Gli unici dati disponibili riguardano la mortalità femminile all’atto del parto, sensibilmente elevata (ogni 100 nati 9 puerpere non sopravvivono), fenomeno che quantifica il rischio reale a cui andava incontro una normale gravidanza. Carmiano poi non ha potuto disporre in diversi periodi di un’ostetrica (la mammana) per assistere le partorienti se tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento questo ruolo è stato esercitato in via permanente dal parroco del paese, Giovanni Andrea De Monte. Solo a partire dalla fine del Settecento, con il miglioramento delle condizioni igieniche, si è potuto assistere ad una progressiva contrazione della mortalità infantile e di quella femminile. Con l’Ottocento inoltrato i ritmi di crescita demografica si rivelano più intensi, consolidandosi nel corso del Novecento, ma si arrestano con l’avvio del terzo millennio. In estrema sintesi a Carmiano e Magliano negli ultimi due decenni il numero delle nascite risulta paradossalmente quello registrato in antico regime (mediamente 40-50 nati all’anno per Carmiano e 20-30 per Magliano). Con prospettive però facilmente immaginabili. Prima il fenomeno demografico era fortemente segnato dalle congiunture negative (alta mortalità infantile e femminile, preceduta e seguita da frequenti carestie ed epidemie) ora invece da ineludibili scelte di benessere sociale e familiare (controllo delle nascite e alte aspettative di vita). Gli esiti sembrano anch’essi scontati. Si avvicina un futuro in cui il paese perderà la sua attuale fisonomia insediativa, si svuoterà delle sue migliori energie umane. Salvo, come nel passato, una diversa e più coraggiosa politica migratoria, accompagnata da una radicale inversione degli attuali processi di sviluppo, ancora troppo lontani dal trattenere in loco tanti giovani desiderosi di mettere pienamente a frutto le loro competenze specialistiche.
Mario Spedicato