Semaforo inattivo, torna la paura sulla Carmiano - Copertino: scontro tra 3 mezzi
Il semaforo "finto" non aiuta la sicurezza e tornano gli incidenti sulla provinciale Carmiano-Copertino.
Brutto scontro stradale nella tarda mattinata di oggi con il coinvolgimento di due auto e un camion. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri, con il supporto alla viabilità della protezione civile. Nell'impatto tra i mezzi, la Ford Fiesta è rimasta incastrata al centro. Ad avere la peggio sono stati i conducenti delle due utilitarie, una Ford Focus e una Fiesta, costretti a ricorrere alle cure dei sanitari del 118. Illeso il conducente del camion.
Torna dunque l'allarme sicurezza "sull'incrocio della morte". Nonostante l'annuncio delle Istituzioni, nel febbraio scorso, sull'installazione del semaforo, l'apparecchio elettronico non è ancora entrato in funzione e stamattina si è sfiorata l'ennesima tragedia.
"Da icona sacra a marketing", la segnalazione di un fedele della Madonna Immacolata
Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile redazione e lettori di questa comunità, dispiace constatare che la Madonna Immacolata, immagine sacra e patrona della nostra città, viene trasformata in queste ore a icona di marketing per non ben precisati scopi pubblicitari in prossimità della festa di agosto. Dispiace osservare questo degrado culturale e religioso che mai si era visto in occasione della festa dell' 8 dicembre. Ora invece compaiono le bandiere in piazza con la "Madonna degli sponsor".
Non c'è il senso della misura. Dove sono parroci e amministratori? Spero che qualcuno si ravveda nel rispetto dell'identità della nostra comunità".
La festa a Carmiano della “Madonna Nostra” tra confusioni e mistificazioni, di Mario Spedicato
In questi giorni sono apparsi nel paese i manifesti che annunciano la festa della “Madonna Nostra”. Mi sono subito chiesto: quale Madonna andiamo a celebrare? Quale culto si nasconde dietro l’accattivane richiamo della “Madonna Nostra”? L’Assunta titolare della chiesa matrice o l’Immacolata protettrice del paese? Ho avuto la convinzione che ancora pochi conoscano la storia religiosa di Carmiano e tra questi non ci sono sicuramente i soggetti che abitano i piani alti del Comune, i responsabili delle confraternite, i sacerdoti e i padri spirituali che si alternano alla guida delle chiese e delle parrocchie locali, a cui si accodano passivamente anche le varie commissioni delle feste patronali. La confusione regna sovrana, seguita da un alto tasso di mistificazione degli atti e dei sentimenti devozionali più autentici.
Fornisco in maniera sintetica qualche elemento di comprensione nella speranza che gli studi possano servire a chiarire i processi storici ed aiutino a conoscere e rispettare le tradizioni religiose del paese.
- A Carmiano nella seconda metà del XV secolo esiste una piccola chiesa intitolata a S. Giovanni Battista dove si officiavano le funzioni religiose con entrambe le liturgie (bizantina e romana) per rispettare una popolazione in buona parte di provenienza greca, slava e albanese di rito ortodosso. S. Giovanni Battista è riconosciuto unanimemente il protettore del paese.
- Nel 1560 viene inaugurata la nuova chiesa matrice (che ingloba la vecchia chiesetta di S. Giovanni Battista) intitolata all’Assunta, titolo scelto per certificare la completa obbedienza del clero locale al pontefice romano. Vengono cancellate in via definitiva le funzioni religiose di rito ortodosso. La liturgia latina resta da allora quella ufficiale. Il nuovo edificio sacro nasce con il sostegno economico della popolazione residente e per questa ragione la chiesa diventa di patronato comunale. Il Comune, in virtù di questo titolo giuridico, è obbligato a garantire la manutenzione ordinaria dell’edifico sacro, a provvedere alle sue suppellettili, a favorire l’ascesa sacerdotale dei nativi del luogo, a finanziare la predicazione quaresimale e la festa patronale, che coincide con la celebrazione liturgica dell’Assunta del 15 agosto. Nel 1561 si celebra la prima festa civica con l’Assunta protettrice del paese. Una festa che si ripete con puntualità fino ai giorni nostri. L’Assunta perderà il titolo di protettrice, ma non quello civico riconducibile al patronato assunto dal Comune all’atto della fondazione dell’edificio sacro.
- Nel 1654 viene aperta al culto la nuova chiesa extra moenia dell’Immacolata, titolo mariano attribuito qualche anno prima dai francescani, al termine della loro missione popolare nel paese. La primitiva chiesetta che ospitava, secondo la leggenda, l’icona mariana ritrovata in un pozzo era intitolata alla Madonna dell’Odegitria, di chiara derivazione bizantina, per dare pieno significato al ritrovamento dell’immagine sacra, tenuta nascosta per sfuggire alla distruzione iconoclasta.
- Nel 1707 il parlamento cittadino in una pubblica assemblea adotta come protettrice del paese l’Immacolata al posto dell’Assunta. Una decisione mai legittimata dall’autorità religiosa che sopravvive per inerzia, trovando solo le resistenze del clero della chiesa matrice che a fine del XVIII secolo per non perdere il controllo del sacro affianca San Vito come co-protettore aeque principaliter di Carmiano, senza però ottenere anche in questo caso il definitivo assenso da parte del vescovo della diocesi.
- Nel 1852 viene fondata la confraternita dell’Immacolata con Felice Lecciso primo priore. Il culto mariano si rafforza nel paese in seguito alla promulgazione del dogma dell’Immacolata da parte di Pio IX nel 1854. La festa dell’Immacolata è fissata l’8 dicembre e la patrona del paese viene celebrata in quella data con la processione solenne di una statua privata di proprietà della famiglia Lecciso. In seguito a fatti non proprio edificanti il Lecciso viene allontanato dalla confraternita, il quale per ritorsione non concede la sua statua per la processione. La confraternita allora si provvede di un’altra statua scatenando però una ribellione popolare. Una fazione tumultuosa di facinorosi tiene il paese paralizzato per quasi 10 anni, bloccando le processioni dell’8 dicembre. La parola d’ordine che viene lanciata in queste circostanze è “Vogliamo la Madonna Nostra” intendendo la statua privata dei Lecciso. La controversia si chiude nel 1864 con un compromesso vigente ancora oggi. La vecchia statua di proprietà dei Lecciso non esiste più, essendo andata distrutta da un incendio nel 1931 e sostituita con quella odierna a spese della confraternita. Sopravvive ancora la parola-d’ordine “Madonna Nostra”, un riferimento ultra-negativo che ha spaccato il paese in due fazioni, una delle quali formata da fanatici al servizio dei Lecciso. Nel periodo in cui don Bruno Spagnolo è stato padre spirituale della confraternita si è inoltrata richiesta, con la mia consulenza storica, per emancipare la confraternita da questa anacronistica dipendenza dalla famiglia Lecciso, ma l’arcivescovo del tempo D’Ambrosio, pur sollecitato, non ha aperto alcuna istruttoria sul caso. Neppure l’attuale titolare della diocesi Seccia ha mosso un dito. La questione è considerata irrilevante dalla Curia leccese.
Alla luce di questi documentati fatti storici Il manifesto della festa di metà agosto diffuso in questi giorni nel paese con la parola d’ordine “Madonna Nostra” a quale culto mariano si riferisce? Non dovrebbe riguardare quello dell’Immacolata la cui celebrazione è fissata l’8 dicembre di ogni anno. Sarebbe un falso storico trasferire anche ad agosto la festa della protettrice del paese. La festa di metà agosto dovrebbe riguardare in maniera esclusiva il culto dell’Assunta, riconducibile al patronato attribuito al Comune sull’antica chiesa matrice del paese. Il Sindaco e l’amministrazione comunale sono in grado di tutelare le loro competenze giuridiche su questo evento e di far rispettare le tradizioni religiose consolidatesi nel paese? Si può fare finalmente chiarezza sulla parola d’ordine “Madonna Nostra” che ha segnato negativamente la storia di Carmiano?
Mario Spedicato
Carmiano, "Legalità: è ancora viva?": domani sera la veglia Scout in oratorio
Riceviamo e pubblichiamo
"Legalità: è ancora viva? È proprio con questa domanda che vogliamo iniziare a parlarvi di legalità, inteso come valore legato al nostro territorio e la prima domanda che provocatoriamente vogliamo farci è: “A Carmiano, è ancora viva la legalità?”
Partiamo dall’inizio, innanzitutto ci presentiamo, siamo i Rover e le Scolte del Clan/Fuoco “Antares” del gruppo scout Carmiano 1, siamo i ragazzi e le ragazze più grandi del nostro gruppo scout, abbiamo tra i 16 ed i 20 anni.
Quest’anno abbiamo deciso di sviluppare un Capitolo, per chi se lo stesse domandando, il Capitolo è lo strumento con cui i Rover e le Scolte maturano giudizi di valore sui quali fondare le scelte di vita personali e della Comunità attraverso tre momenti principali: Osservare-Dedurre-Agire.
Osservare: andare a vedere, interessarsi di persona, verificare le situazioni, toccare con mano.
Dedurre: esercitare lo spirito critico, confrontare le diverse posizioni per poterne assumere una personale.
Agire: sporcarsi le mani, non delegare ad altri il cambiamento, non lamentarsi senza contribuire con l’impegno personale a “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.
Insomma, un Capitolo noi scout lo adoperiamo per portare un cambiamento positivo sul territorio in cui viviamo, ma prima di tutto cercando di cambiare noi stessi. Quest’anno per il nostro Capitolo abbiamo deciso di affrontare il tema della Legalità legato al nostro paese.
Il primo passo è stato guardarci bene intorno, conoscere il territorio, osservare ciò che accade, gli eventi più eclatanti ma anche a tutta quella miriade di fatti che accadono ogni giorno senza fare particolare rumore, forse perché ormai così tanto accettati che rischiano di diventare “cose normali”. Così abbiamo iniziato a cercare delle notizie, a leggere i quotidiani e confrontarci sui fatti di cronaca del nostro paese, siamo anche andati ad incontrare i nostri concittadini, cercando di comprendere meglio il nostro territorio e le persone che lo abitano.
Dopo aver raccolto tante testimonianze, abbiamo iniziato a sviluppare le nostre idee, cercando di maturare dei giudizi di valore, che possano in qualche modo essere utili a costruire e non a distruggere, coltivando la bellezza dei valori che ci contraddistinguono come scout.
Siamo così giunti all’ultimo atto del nostro Capitolo, ora è il tempo di agire, è il tempo di rimboccarci le maniche e cercare di fare la nostra parte, seppur piccola, per portare un cambiamento positivo e per farlo abbiamo deciso di utilizzare un altro strumento a nostra disposizione: la Veglia R/S.
Cos’è la Veglia R/S?
La Veglia è un momento di espressione: è teatro, è musica, è danza, è canto e anche poesia, è un momento che ci aiuta a sviluppare un’idea, un giudizio, un’indagine, un racconto. La veglia ha bisogno di un pubblico che non è fatto di semplici spettatori, infatti chi assiste sarà coinvolto, cercheremo insieme ai partecipanti di suscitare qualche domanda e di condividere qualche risposta. Insieme proveremo a confrontarci e a sviluppare delle idee comuni che sappiano guardare avanti. Tutto questo ma anche molto altro è la Veglia RS.
Torniamo dunque alla domanda iniziale: “A Carmiano, è ancora viva la legalità?”
È una domanda che ci siamo fatti spesso negli ultimi mesi e vogliamo dirvi cosa ne pensiamo, quindi abbiamo deciso di invitarvi alla nostra Veglia R/S e lo facciamo provocandovi ulteriormente, lo facciamo tramite un annuncio funebre che dichiara che Legalità è ormai scomparsa, ma sarà davvero così? La legalità nel nostro paese è ancora viva? E se è ancora viva, come sta? Insieme a voi cercheremo di dare delle risposte a questi interrogativi, vi parleremo di noi, delle nostre idee e della nostra esperienza. Pertanto, vi aspettiamo domani, giovedì 27 Giugno 2024 presso l’Oratorio “don Fortunato Pezzuto” alle ore 20.30 per vivere insieme a voi la nostra veglia R/S".
I Rover e le Scolte del Gruppo Scout Carmiano1
Il sindaco Erroi replica a #73041: "Attività in corso nell'interesse di tutti"
La replica del sindaco Erroi all'associazione #73041. "La nota inviata alla redazione di Vivicittá da "73041" merita risposta solo per rispetto verso i cittadini che devono essere correttamente informati. Il diserbo è ancora in corso, soprattutto nella parte più centrale del paese, ma presto sarà ultimato.
Tutta la minoranza (tranne 1) si dimette: «Intervenga il prefetto»
La minoranza consiliare di “Ritorniamo Insieme” conferma le dimissioni. E dopo l’addio polemico tra i banchi dell’assise di Giancarlo Mazzotta, Emanuela Bruno e Selene Vergari, seguito dalle lettere di dimissioni di Cosimo Petrelli e Salvatore Paolo, nell’ultimo consiglio comunale di lunedì scorso, convocato dalla maggioranza per la surroga dei consiglieri, sono arrivate nuove rinunce a ricoprire la carica. La decisione a catena sviluppata nell’ultimo periodo deriva dalla protesta portata avanti dall’opposizione rispetto al risultato elettorale del novembre 2021 a Carmiano, che a detta del gruppo “Ritorniamo Insieme” sarebbe stato condizionato dalla criminalità organizzata. A ribadire la decisione dell’opposizione è il responsabile politico Salvatore Mazzotta, convocato nell’ultimo Consiglio per la surroga ma che nelle prossime ore presenterà la sue dimissioni. «Ho provato a partecipare all’assise svolta lunedì scorso, ma al mio arrivo alle 16.35, appena mezz’ora dopo l’orario di convocazione, era tutto finito - ha spiegato Mazzotta - e non mi è stato dato modo di intervenire. Con questo atteggiamento ritengo che la maggioranza non voglia affrontare la questione, e che se anche si cerca il confronto civile in consiglio questo non viene consentito. Non resta quindi che confermare le dimissioni e le rinunce».
Mazzotta torna anche sul consiglio monotematico richiesto dalla minoranza per discutere sui presunti risvolti dell’operazione dei carabinieri “Stealth” sul voto amministrativo. «È stato uno sconforto. Considerato che l'assise era stata convocata esclusivamente per un'ampia e serena discussione in merito a quanto letto sui quotidiani locali ed afferenti proprio la partecipazione attiva di gruppi di potere extraconsiliari, è stata strabiliante invece la comparazione inventata dal capogruppo di maggioranza Curto, poiché un conto è stato il processo penale che vedeva coinvolto l'ex sindaco Mazzotta, altro è invece, quanto rimarcato dai giornali. Differenti risultano essere i lineamenti, le fattezze e la natura. Va altresì ricordato - ha ribadito Mazzotta - che il processo era stato incardinato con le infamanti imputazioni dell’aggravante del metodo mafioso. Si è poi assistito alla montagna che ha partorito il topolino. Questione, invece, differente i fatti narrati dalle testate giornalistiche, che vedono coinvolta l'intera attuale maggioranza, e che, inoltre, svilupperebbe gli effetti, ancora una volta, sull'intera comunità». Da qui la chiosa. «Vorremmo risposte nell’interesse di tutti. I mezzi giuridici per approfondire l’intera vicenda ci sono - conclude Mazzotta - e questo aiuterebbe a fare chiarezza. Sulla questione abbiamo anche interessato il prefetto di Lecce e auspichiamo un suo intervento». La maggioranza di governo del sindaco Erroi intanto avanza nel suo operato amministrativo e registra l’ingresso in assise di Daniele D’Agostino, unico ad aver accettato la surroga, ma che già nelle prime fasi dello scontro politico successivo al voto aveva rinunciato al ricorso elettorale.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia
Medaglie e successo per Alice Petrelli e la Fudokan Academy Rollo di Carmiano
Grande successo e incetta di medaglie per l'associazione Fudokan Academy del maestro Antonio Rollo di Carmiano al campionato assoluto italiano disputato lo scorso 2 e 3 giugno a Cervia. A brillare tra gli atleti salentini Alice Petrelli, cintura nera, campionessa internazionale e più volte vincitrice di tornei nazionali, che ha conquistato una medaglia d'oro e una d'argento. Performance importanti anche per Nicolò Caputo (cintura marrone) medaglia d argento, Michele Cagnazzo (cintura verde) medaglia d argento e medaglia d'oro per Stefano Vetrugno (cintura blu). Nella gare grande supporto è stato riservato a tutti gli atleti di coach Caputo e Petrelli.
Furto con spaccata: bottino da 300 euro
Furto all'interno del negozio casalinghi "L'angolo delle Idee" a Carmiano. Ad agire la notte scorsa tra via don Donato Franco e via porta pia, è stato un ladro solitario. Il furfante, apparentemente giovane, ha scagliato un grosso masso contro la porta a vetri del negozio per crearsi un varco per l'accesso. Una volta dentro il ladro si è diretto repentinamente verso la cassa, dove ha prelevato il denaro presente all'interno. Bottino che dovrebbe aggirarsi sulle 300 euro. Poi la fuga a piedi, facendo perdere le proprie tracce col favore del buio. Sul furto, denunciato stamattina dal proprietario dell'attività, indagano i carabinieri della locale stazione.
Scontro sulla Carmiano-Veglie: un ferito
Incidente stradale con due veicoli coinvolti questa mattina a Carmiano. L'impatto tra un Iveco e uno Scudo si è verificato attorno alle 7.30 all'incrocio tra via Veglie e strada comunale per Brindisi. Nello scontro un uomo è rimasto ferito, e dopo i soccorsi dei sanitari del 118, è stato trasferito in ospedale in codice giallo.
Sul luogo dell'incidente per i rilievi utili a stabilirne la dinamica sono intervenuti i carabinieri.