Colpo interno del Lecce di Baroni, ormai alla terza vittoria di fila, che batte di "corto muso" la SPAL di Venturato e si issa in vetta alla classifica di B a 4 giornte dal termine del campionato.
Dopo lo sfavillante successo di Terni, i giallorossi incontrano l'ex capitano Mancosu nel fortino del "Via del Mare": una gara non semplice a dispetto di quanto gli addetti ai lavori avevano pronosticato. Ed infatti Venturato, sino a sabato bestia nera dei giallorossi, imbriglia la squadra di Baroni nonostante le numerose assenze che deve contare tra le fila della sua squadra: il pressing spallino impedisce al Lecce di sviluppare giocate pulite in verticale. Blin, migliore in campo a Terni, soffre molto il dinamismo di Pinato e Mancosu. Gargiulo è un pesce fuor d'acqua (e non da sabato). Nonostante tutto le occasioni migliori che arrivano sono di marca giallorossa, di cui una clamorosa con Di Mariano: ottima la prova dell'esterno, macchiata però da due errori grossolani sotto porta che avrebbero potuto pesare.
Nel secondo tempo mister Baroni, intelligentemente, cambia gli interni di centrocampo: Helgason e Bjorkengren garantiscono da subito più gamba e qualità di inserimento. L'islandese infatti, su filtrante di uno straordinario Massimo Coda, segna il goal che consente al Lecce di vincere e volare in testa a quattro giornate dal termine. Si tratta tra l'altro del primo goal islandese della gloriosa storia ultracentenaria giallorossa. Un goal dal peso specifico enorme, che permetterà ai salentini di poter gestire il finale di stagione con più serenità, magari cercando anche un pari nelle prossime quattro gare, senza l'assillo di doverle vincere tutte. Certo è che il vantaggio sulle inseguitrici è risicatissimo. La lotta si è ristretta a quattro squadre: Monza e Benevento fanno paura. Ma il Lecce ha tutto quello che gli serve per centrare l'obiettivo. Uomini, condizione, forza di volontà: fallire ora sarebbe un colpo durissimo.
Un'ultima considerazione la merita Marco Mancosu: non ci siamo lasciati bene caro Marco, ma certi amori lasciano il segno. E l'abbraccio sotto la Curva Nord ne è la testimonianza. Ad maiora Marco!
UP: Coda, Helgason, Di Mariano
DOWN: Gargiulo, Blin
Emanuele Spagnolo